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SE LA RAI E’ COSTRETTA A SPEGNERE LE 60 CANDELINE IN POCHE MISERE PUNTATE DI DOMENICA IN E PORTA A PORTA
di Davide Maggio
04/02/2014 - 14:35

La Rai ha toppato clamorosamente nella formula adottata per festeggiare l’importante compleanno della tv pubblica. Sarebbe stato opportuno tacere piuttosto che annunciare un 2014 celebrativo, ma che di celebrativo ha avuto – sino ad ora – poco o nulla. E quel poco che ha avuto è stato talmente povero e banale da lasciare l’amaro in bocca.
L’occasione poteva esser ghiotta per mettere in piedi uno show con tutti i sacri crismi che ben avrebbe potuto contare (risparmiando) sull’imponente materiale offerto dalle teche Rai, opportunamente condito dai ‘nuovi ingredienti’ del servizio pubblico. Un’occasione per rivivere senza nauseabonde nostalgie il glorioso passato e sperare (perchè ormai di speranza si tratta) che alla povertà televisiva degli ultimi tempi possano seguire nuovi fasti che, tra altri 60 anni, possano essere ricordati al pari di quelli che vorremmo ricordare oggi.
Già, vorremmo. Perchè le 60 candeline la Rai ha dovuto spegnerle in una semplice puntata di Techetechetè, qualche misera puntata di Domenica In (che ben presto ha abbandonato il progetto celebrativo) e in due soporifere puntate di Porta a Porta. E se la prima puntata dello “speciale” di Bruno Vespa è già andata in onda, questa sera alle 23.20 su Rai 1 toccherà alla seconda.
Figurano nel parterre Milly Carlucci, Mara Venier, Simona Ventura, Angelo Guglielmi, Enrico Montesano, Nino Frassica, Gabriella Farinon, Paolo Limiti, Sabina Ciuffini, Giampiero Galeazzi, Gianni Bisiach.
Assente, per motivi ormai noti (sputi, in parole povere), Pippo Baudo. Ma a tal proposito, avreste preferito che Bruno Vespa mettesse da parte l’orgoglio aziendale o preferite la coerenza del giornalista di Rai 1?
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Federica dice:
Un programma celebrativo di Carlo Conti sarebbe stato perfetto,ormai solo lui è in grado di gestire al meglio queste occasioni,ma perchè non ci hanno pensato???????
aleimpe dice:
emanuele, Era troppo dispendioso farlo...
paolo dice:
è proprio vero. Miseria totale. Ci ricordano di continuo di pagare il canone per poi non essere più capaci di fare niente. Baudo resta e resterà sempre il migliore in assoluto. La RAI è ingrata nei suoi confronti. Dovrebbe dargli ancora le opportunità del caso. Stesso discorso vale per Carrà e soprattutto di Goggi. Va bene il rinnovamento ma questi resteranno sempre immortali. Forse alla RAI preoccupa questo e la dirigenza che c'è non è in grado di porsi in qualità come lo era ai tempi passati.
emanuele dice:
dovevano fare uno show di sabato sera con tutti gli artisti RAI..come fecero per i 50 anni!
rien dice:
E la Goggi?
Michele dice:
*in prima serata
Michele dice:
@alessandro Se gli ospiti sono questi, per la Carrà e Baudo è molto meglio non essere stati invitati... Nel 2004 per festeggiare i 50 anni della Rai fu fatto uno show celebrativo di dieci puntate con Baudo su Rai 3 in prima serate molto carino e ben confezionato (per le cose storiche e/o celebrative Baudo è bravissimo) ed il 6 gennaio ci fu un varietà mastodontico a reti unificate, in cui intervennero davvero tutti i personaggi più importanti della Rai (artisti, tecnici, autori e dirigenti, quelli che di tv ne capivano eccome). Dieci anni dopo cosa hanno fatto per i 60 anni? Due misere puntate di Porta a porta in seconda serata con dei personaggi di second'ordine oppure che non sono più alla Rai da anni (Ventura, Bonolis), tre misere puntate di Domenica In (dagli ascolti disastrosi) ed il 6 gennaio una mortuaria puntata di Techetechetè con i soliti spezzoni visti e rivisti mille volte d'estate... uno squallore che dimostra più di mille parole e mille articoli di giornale la MISERIA TOTALE della RAI attuale... ha ragione l'articolo sarebbe stato meglio non festeggiare a questo punto.
alessandro dice:
ribadisco lo stesso dubbui che ho espresso l' altra volta . la carrà nn meritava di essere invitata?
cristina dice:
la rai ormai è triste da tanto tempo, stesso dicasi per mediaset!!!
Marco89 dice:
Più volte ho scritto che Vespa non mi piace, che non lo stimo, che non mi aggrada il suo modo di fare e che preferireri vedere meno volte in tv il suo salotto: ma in questo caso ha dimostrato coerenza e ha fatto bene a non chiamare Baudo mettendo da parte i convenevoli del caso e le ipocrisie di turno. Alla fine il programma è suo, se proprio la Rai teneva a Baudo poteva farlo intervenire in altro modo. La polemica in questo caso è inutile. Concordo Davide per l' articolo: senza considerare la puntata di Techetechetè trasmessa in prima serata. Sandra e Raimondo si saranno visti un minuto, hanno trasmesso dei filmati di gente che sicuramente non è stata simbolo Rai e secondo un criterio già traballante di suo. I veri pilastri della Rai non si sono celebrati ma come giustamente fatto notare, andava evitata qualunque forma di proclamo perchè è stato tutto molto triste.