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LA VITA IN DIRETTA: ALDA D’EUSANIO E QUEL COMMENTO INDELICATO SULLA VITA DOPO IL COMA
di Stefania Stefanelli
08/11/2013 - 12:13

Si infiamma il salotto de La Vita in Diretta, il programma pomeridiano di Rai 1 che quest’anno è tornato rivoluzionato e, dopo una partenza non rosea in quanto a riscontri auditel, sta pian piano aggiustando il tiro cercando di riguadagnare terreno. Paola Perego e Franco Di Mare stanno ricreando il clima di confronto e discussione con gli ospiti caro al format, e tra gli ospiti più gettonati di questa stagione ci sono Alba Parietti, Paolo Limiti e Alda D’Eusanio, presenti sempre più spesso.
La Vita in Diretta: Alda D’Eusanio al centro della polemica
Proprio quest’ultima si è resa protagonista di un episodio spiacevole che ha imbarazzato i conduttori e che ha tenuto banco questa settimana. Tutto è iniziato lunedì 4 novembre 2013 quando, nell’ambito di un discorso sull’importanza della fede nella guarigione, Di Mare si è collegato con Lucrezia, una madre il cui figlio rimase coinvolto in un incidente e si è risvegliato dal coma dopo dieci anni. Max Tresoldi, pur con conseguenze invalidanti, ormai è perfettamente cosciente e comunica con i suoi cari, scherza e ragiona, pur avendo bisogno di continua assistenza. La D’Eusanio, che ha a sua volta subito un grave incidente nel 2012, dopo il collegamento ha dichiarato:
“Rivolgo un appello pubblico a mia madre: mamma, se dovesse accadermi quello che è accaduto a Max, ti prego, non fare come la mamma di Max. Quella non è vita. Scusatemi, dirò una cosa controproducente, come volete, ma tornare in vita senza poter essere più libero, indipendente, soffrire, avere quello sguardo vuoto… mi dispiace, no. “
Il padrone di casa si è dissociato dal pensiero e poi, al momento dei saluti finali, insieme alla Perego è tornato sull’argomento perché Lucrezia ha voluto riaprire il collegamento e chiarire la sua posizione dicendo che non è stata lei a forzare la natura e riportare in vita il figlio, ma che lui è sempre stato vivo. Tutto ciò mentre cercava di frenare il ragazzo che scalpitava sulla sua sedia a rotelle, visibilmente ferito, facendo il segno del pollice verso nei confronti di quanto ascoltato dalla D’Eusanio.
Ieri – 7 novembre 2013 – Lucrezia è stata ospite in studio a La Vita in Diretta tornando sull’argomento, sentendo il bisogno di esprimere ancora il proprio dissenso anche se la D’Eusanio non era presente. Ha raccontato che il figlio ha risentito moltissimo dell’accaduto, tanto da non essere pronto a ricollegarsi con il programma secondo il suo terapista, ha letto una lettera scritta da lui e ha nuovamente ricevuto le scuse in diretta da Di Mare, che già si era espresso sull’Avvenire dicendo che “quando (la D’Eusanio, ndDM) ha parlato per me è stato uno schiaffo in piena faccia“.
La D’Eusanio si è sfogata con l’Adnkronos affermando che “Non è assolutamente vero tutto quello che dicono: io non ho attaccato nessuno e insultato nessuno[…] Mi hanno dipinto come una strega. Se vogliono un capro espiatorio, facciano pure. Su di me hanno sempre scaricato le colpe di tutto il mondo. Invito la Rai a studiare bene come sono andate le cose“.
Per il futuro la D’Eusanio dovrebbe forse usare maggiore tatto: pur essendo ovvio che tutti hanno il diritto di avere le proprie opinioni e anche di esprimerle, certi commenti crudi vanificano gli sforzi di chi cerca in tutti i modi di sopravvivere ad una vita che non è quella che aveva sognato per sé o per un suo caro. Ma poi, riguardo al futuro… rivedremo mai la D’Eusanio nuovamente ospite del programma?
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giacomo bartoluccio dice:
E' un paese perbenista e bacchettone, non trovo il commento della D'Eusanio fuori luogo, anzi è condivisibile. Siamo pervasi da questo perbenismo cattolico di facciata, quanti di noi condividono quanto detto dalla giornalista, ma nessuno ha il coraggio di ammetterlo? Tanti. Che vita è, quella vissuta da quel poveretto? Chi dice che è contento di vivere in quello stato? Anche questo, caro davide maggio è abbastanza presuntuoso affermarlo. La D'usanio ha fatto il suo laico testamento biologico in diretta, affermando che nella stessa situazione vorrebbe essere lasciata morire. Avrà il diritto di farlo? Secondo me si
Marco Leardi dice:
Trovo che le dichiarazioni della D'Eusanio siano state vergognose e offensive.. non tanto nei confronti di Max, che le ha superate con la sua voglia di vivere, quanto nei confronti di quei telespettatori che avessero parenti o amici in condizioni simili. Con che coraggio si dice a queste persone che quella "non è vita"?
livia guglielmi dice:
Nina : Si presume che gli opinionisti abbiano delle opinioni e se non ci si è messi d'accordo prima ( e non è auspicabile ) le esprimeranno. La D' Eusanio credo sia sensibile all'argomento ed era controindicata più di altri. Il ragazzo non era preparato ad un intervento del genere ma non era escluso che non ce ne fossero. La D' Eusanio è stata inopportuna, l'ho premesso, ma evidentemente parlava di se stessa e non intendeva mancare di rispetto al ragazzo. Quel caso si è risolto felicemente ( sia pure con evidenti difficoltà ancora da affrontare ) ma per arrivare a quel punto c'è voluta un'indicibile forza d'animo da parte dei familiari, dieci anni sono tanti. Per una caso felice, ce ne sono un numero smisurato senza speranza, probabilmente la D' Eusanio si riferiva a quelli e li riteneva un accanimento terapeutico, non voleva, credo, rovinare la festa a nessuno.
Peppe93 dice:
La D'Eusanio ha sbagliato, punto. Deve stare più attenta a quello che dice
Nina dice:
Cosa vuol dire "la presenza del ragazzo è incompatibile con il salottino"?
rara dice:
Non ha biasimato la famiglia. Ha detto "nel caso mio non lo vorrei". E concordo con lei..ho una madre invalida: emiplegica e afasica a causa si un'ischemia cerebrale che potrebbe colpire anche me -causata da un problema genetico privo di cura ad oggi- da un momento all'altro. Potrei trovarmici. E non vorrei essere in quel ragazzo. IO non lo vorrei! Ma ammiro molto lui e la famiglia!! Se è lì a fare l'opinionista, può dire quello che pensa giusto. Ripeto, non ha condanato nessuno! ha rivolto un pensiero alla SUA famiglia dando il SUO parere sulla SUA vita. Se la sensibilità dei conduttori è di matrice fortemente cristiana (Di Mare, in particolare) non è detto che tutto il pubblico abbia le stesse idee, nè gli ospiti. La libertà che tutti vogliono e sbandierano è anche quella di scegliere che vita fare..
livia guglielmi dice:
Era stata invitata come opinionista ed ha espresso la sua opinione. Sul dire e pensare, pensare e dire, si potrebbero realizzare compendi, perchè chi afferma può ritenere di aver ragionato adeguatamente prima di aprir bocca, il suo interlocutore percepire il contrario; ci sarebbe da far notte. :) Il buonismo non deve essere confuso con il pietismo, in certi programmi c'è l'uno e l'altro ed io non vorrei mai provare sulla mia pelle nè il primo, nè il secondo. Meglio un' opinione indelicata ma vera che una falsa partecipazione emotiva. Io ritengo che la presenza del ragazzo fosse incompatibile con il salottino delle opinioni: bisognava festeggiare e sostituire la D' Eusanio con i palloncini.
tania dice:
Premettendo che Alda doveva esprimersi in maniera diversa,concordo sul fatto che ognuno debba decidere sul fine vita.Si all'eutanasia legalizzata
Marco89 dice:
@ Dremione: posso capire il tuo commento però mi sfugge cosa c' entri il bigottismo in questo discorso. Te lo dice uno che è conscio di quanto bigottismo e moralismo sia presente in forma ipocrita e velata nel nostro paese; il tuo discorso vale in linea generale, in tanti si lavano la bocca sostenendo che è vita comunque perchè non vivono questa situazione e si permettono di giudicare, io so cosa vuol dire e per questo ti rispondo. In questa circostanza però, come dice Davide, si aveva di fronte una famiglia felice che raccontava la propria storia ed aveva il pieno diritto di vivere questo stato d' animo. E' stato il frangente ad essere completamente fuori luogo, lanciare messaggi in maniera non propriamente contestualizzata fa ottenere il risultato contrario. Ne è uscita una situazione indelicata che per me col bigottismo non ha niente a che vedere.
SUSY87 dice:
Mi permetto di commentare avendo purtroppo visto personalmente molti centri di riabilitazione per pazienti reduci da periodi di coma a seguito di ictus ed emorragia cerebrale. Vi assicuro che tutti lottano ogni giorno e con tutte le loro forze per continuare a vivere. Tutti. E' facile parlare da sani. Quel ragazzo comunica, capisce ed esprime in ogni modo la sua voglia di vivere. Il commento era offensivo soprattutto per questo, non puoi dirgli quella non è vita, il suo sguardo vuoto mi fa paura. E' offensivo, oltre che fuoriluogo. Infine una domanda: qual è il confine oltre il quale la vita non è degna di essere vissuta? Quel ragazzo non è un vegetale, la sua vita non è degna perché non parla e non cammina? Ecco pensate a chi è in quella condizione ed era davanti alla tv e datevi e datemi una risposta.