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DOPO LA MONOPOLIZZAZIONE COSTANZIANA, A MEDIASET E’ RICCI A FARLA DA PADRONE…

di Davide Maggio

13/11/2006 - 23:27

DOPO LA MONOPOLIZZAZIONE COSTANZIANA, A MEDIASET E’ RICCI A FARLA DA PADRONE…

… e CULTURA MODERNA va in PRIMA SERATA


Maurizio Costanzo @ Davide Maggio .itNegli ultimi anni abbiamo assistito ad una graduale monopolizzazione delle emittenti del biscione che ha modificato in maniera significativa il palinsesto delle emittenti di Cologno Monzese.

Parlo, naturalmente, della penetrazione sempre più profonda di Maurizio Costanzo, Maria De Filippi e la loro Fascino PGT principalmente nelle programmazioni di Canale5.

Il risultato è stato (vi dirò poi per quale motivo parlo al passato) sotto gli occhi di tutti : si inziava la mattina del lunedi con Tutte le Mattine e si finiva la sera della domenica alle 20 con il termine di quella che è stata e continua ad essere, oggi più di prima, l’icona del trash nostrano. Una settimana televisiva piena zeppa di Costanzo, Signora e il loro staff di fedelissimi.

Una presenza eccessiva che è riuscita addirittura a spostare il baricentro delle produzioni Mediaset dalla imponente sede di Cologno Monzese a Roma dove Mediaset, avendo un centro di produzione di dimensioni davvero modeste (P.zza SS. Giovanni e Paolo), è “costretta” a prendere in “prestito” studi televisivi in quel di Cinecittà (che, nemmeno a farlo apposta, vede coinvolto in prima linea Maurizio Costanzo).

Non è finita qui.

L’ascesa di Lucio Presta a manager di punta per il reperimento di risorse artistiche e l’alleanza stretta da quest’ultimo proprio con Costanzo hanno fatto si che lo spostamento in quel di Roma (assieme all’inarrestabile potere costanziano) si rafforzasse ancor di più. Quasi tutti gli artisti del successore di Lele Mora, infatti, lavorano e risiedono nella capitale (giusto per citarne alcuni, Paolo Bonolis e Paola Perego).

Sembra però che ci sia quest’anno (e finalmente) un’inversione di rotta.

L’uscita di scena di MCS dal contenitore domenicale dell’ammiraglia di casa Mediaset ha rappresentato, a mio avviso, il primo di una serie di atti che hanno segnato un dietrofront dell’anchorman più famoso d’Italia quasi desideroso di un ritorno al “vecchio stile” in cui s’occupava di tematiche di scottante attualità senza macchiare e farcire i propri programmi con quel trash del quale, negli ultimi tempi, non riusciva proprio a fare a meno.

Non solo…

I risultati poco esaltanti incassati da Mediaset nel periodo di garanzia di questa nuova stagione televisiva hanno fatto si che i pochi programmi di successo realizzati siano stati elevati a esempi di altissima televisione pur non essendolo, in realtà, nemmeno un po’.

Antonio Ricci @ Davide Maggio .itParlo di Striscia la Notizia, di Cultura Moderna e di Paperissima.

Sarà un caso, fortuna o sarà bravura, ma tutti e tre i programmi citati fanno capo a colui che s’appresta a divenire il nuovo “gestore” dei palinsesti berlusconiani : Antonio Ricci.

Vi sono sincero. Il tipo di televisione che fa Antonio Ricci non mi piace. Ci si trova di fronte ad una frivolezza che se può risultare stimolante, gradevole e divertente nella mezz’ora quotidiana di Striscia la Notizia (meritevole, per quanto mi riguarda, dei successi sinora riscossi) rischia di diventare monotona e piatta se propinata per 2 ore e mezza di fila come nel caso di Paperissima.

Ma la dura legge dell’auditel non fa sconti a nessuno e dà potere a chi porta a casa il maggior numero di telespettatori senza curarsi dei perchè e dei per come quel risultato e’ stato raggiunto.

E cosi’, in un periodo di magra, gli ascolti di Striscia, Paperissima e Cultura Moderna forniscono ad Antonio Ricci quell’autorevolezza necessaria per poter influire (sulla scia Costanzian-Defilippiana) sui palinsesti delle più grandi tv commerciali italiane.

Già tempo fa, qualcuno l’aveva definito come Signore delle Marionette ma, a quanto pare, il teatrino (delle marionette) si sta ingrandendo a dismisura.

C’e’ infatti una novità non trascurabile.

Cultura Moderna starebbe per approdare alla prima serata!

Da gennaio, pare che dovremmo imbatterci in una versione prolungata (circa 2 ore) del programma condotto da Teo Mammucari. Dovrebbero essere infatti realizzate alcune puntate che, per alcune settimane, dovrebbero sondare il gradimento del pubblico.

E’ proprio così disgustosamente inaccettabile mettere in cantiere la produzione di un bel varietà vecchio stile?!?

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17 commenti su "DOPO LA MONOPOLIZZAZIONE COSTANZIANA, A MEDIASET E’ RICCI A FARLA DA PADRONE…"

  1. ALE'!!!Togliamo Steve LaChance da Amici e rimettiamolo a ballare con Galyn Gorg, insieme con Lorella e la Heather! Altro che la Gregoraci e la Saraquellalì! PETIZIONE SUBITO!

  2. @ leetah : già... proprio così. Non parlerei però di rendita ma di una cattiva evoluzione di questi che, nel bene o nel male, sono dei geni televisivi. Capisco il "dio auditel" ma allo stesso tempo non giustifico i mezzi utilizzati per raggiungere ascolti da record. Ci sono altre vie...

  3. Gli ascolti di Cultura Moderna non mi sembrano così bassi, tutto sommato ma che possa reggere una prima serata mi sembra assurdo. Ho letto che l'idea è di Donelli e che stanno cercando una formula adeguata per allungare il brodo a 2 ore. Follia! Sono proprio alla frutta a Mediaset, soprattutto a livello creativo-autoriale. Se funzionasse il ritorno di uno show tipo fantastico sarebbe...fantastico! Il problema è che ora vanno per la maggiore questi oneman show piuttosto pecorecci a mio avviso. Tipo il prossimo progetto della Ventura.

  4. Antonio Ricci ha inventato delle belle cose negli anni ‘‘80.Così come la De Filippi ha fatto un bel programma (Amici) nei primi anni ‘‘90.Ma perché queste ""geniali"" menti della tv italiana devono vivere di rendita?

  5. @ Anonimo : se ci state e mi seguite, una petizione potremmo farla sul serio!

  6. iò sarò il primo a firmare la petizione... ma dove sono finite le lorella cuccarini, i manuel gli steve la chance (vecchio stampo), le heter parisi di una volta? Non se ne può più di queste sedicenti intrattenitrici televisivie tutte tette rifatte e labbra gonfiate. L'epoca del cervello in letargo... mostrate talento ma soprattutto intelletto...

  7. @ France : esatto! un gran bel varietà tipo Fantastico. E C C E Z I O N A L E! Faremo una petizione :-)

  8. Ho capito..continuerò ad esser fedele solo ai miei telefilm, finché durano....Son d'accordo con te...un bel varietà tipo Fantastico ai tempi d'oro ci vorrebbe...

  9. @ Mary : sempre pungente! Brava :-)@ Fox : così si dice. Non a caso ho usato il condizionale. Fosse per me non la manderei in onda nemmeno la domenica anche se è sicuramente preferibile ad altri programmi :-)

  10. Ricci? La sua mistificazione del concetto di satira è imbarazzante. Il niente è semoplicemente esaltato dalla bravura di alcuni conduttori, freschi e gioviali,come Teo Mammuccari.