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FESTIVAL DI SANREMO 2017: IL DILETTA LEOTTA GATE

Stefania Stefanelli

di Stefania Stefanelli

08/02/2017 - 02:38

FESTIVAL DI SANREMO 2017: IL DILETTA LEOTTA GATE

Diletta Leotta (Credits: Ufficio Stampa Rai-iwan)
Diletta Leotta (Credits: Ufficio Stampa Rai-iwan)

Invitare Diletta Leotta al Festival di Sanremo 2017 era legittimo, vista l’indiscutibile avvenenza del volto Sky e il picco di popolarità raggiunto di recente, dopo l’hackeraggio che ha portato alla diffusione in rete di alcune sue foto intime. Ed era una mossa nello stile di quest’edizione del Festival, in cui il conduttore Carlo Conti si è circondato di tutto ciò che di più interessante ci fosse in tv, soprattutto se fuori da quella pubblica che lui stesso rappresenta. Ma l’arrivo della Leotta nella serata d’apertura è stato più stonato di alcune performance sentite all’Ariston, e la polemica è scattata immantinente.

Festival di Sanremo 2017: Diletta Leotta testimonial contro il bullismo

La venticinquenne siciliana non è arrivata, infatti, come valletta o semplice ospite, ma come una sorta di testimonial nella giornata contro il bullismo ed il cyberbullismo, proprio in virtù di quanto avvenuto mesi fa. Carlo Conti ha parlato esplicitamente con lei della sua disavventura invitandola a dare un consiglio a chi doveva combattere contro la violazione della propria privacy e lei ha dato il suo contributo, spingendo a denunciare certi soprusi.

In un clima di grande rigore sull’argomento e di assoluta serietà nell’affrontare certi temi spinosi – durante la puntata erano già intervenuti i giovani fondatori del movimento anti bullismo MaBasta! – l’approccio della Leotta non è sembrato granché credibile, visto l’abito succinto e lo spacco vertiginoso con cui la giornalista ha giocato per tutto il tempo, ricordando più Belen alle prese con la farfallina che una vittima desiderosa di conservare e custodire la privacy violata.

Festival di Sanremo 2017: Caterina Balivo contro Diletta Leotta

E di questo stridio di intenti si è accorta subito la rete, inondata da tweet polemici sul ruolo ricoperto dalla Leotta in quel frangente. Ma se la modella Elisa D’Ospina si è limitata a cinguettare “mi fai la morale facendo intravedere la patata”, a spostare la questione su un piano più sdruccioloso è stata Caterina Balivo, che ha tuonato:

“Non puoi parlare della violazione della #privacy con quel vestito e con la mano che cerca di allargare lo spacco della gonna”

attirandosi le ire funeste di quanti rivendicavano la giusta libertà di vestirsi come si vuole senza dover per questo meritare qualsivoglia conseguenza.

In un tale clima di confusione e recriminazioni non poteva mancare la stoccata di Paola Ferrari, che nei giorni scorsi si era schierata contro l’ospitata della Leotta e che questa sera ha sentito l’esigenza di pubblicare una sua foto amarcord scrivendo che è “facile essere belle (e vere) a 20 anni. Il bello viene dopo ragazze…”. E, come se non bastasse, ci si è messa anche Marinella Venegoni, che ha sentenziato: “Secondo me una giornalista fa male a sé e alle colleghe ad andare a Sanremo vestita come Diletta Leotta”.

Insomma, era meglio se la Leotta restava a casa. O forse no: nel bene e nel male, purché se ne parli (ma un outifit più consono al suo ruolo forzato sarebbe stato d’uopo).

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22 commenti su "FESTIVAL DI SANREMO 2017: IL DILETTA LEOTTA GATE"

  1. un sincero #dealwithit a tutti i falsi moralisti.

  2. Ciao Nina, la cosa più triste è che le cattiverie gratuite provengano soprattutto da altre donne. non che non sarebbero altrettanto tristi e di dubbio gusto se arrivassero da uomini, ci mancherebbe, però donne che danno della poco di buono ad un'altra donna perchè fa vedere le gambe... La Ferrari pessima.

  3. Ma poi vi ricordate quando la Cortellesi fece quel monologo contro la violenza sulle donne prendendo di mira la Ferrari? Lei ci rimase molto male, e adesso si comporta così? Bohh..... la coerenza!

  4. Ciao Giuseppe, bravissimo come sempre.

  5. Qual è il problema se vuole far vedere le gambe? Diletta Leotta fa leva anche sulla sua bellezza per fare carriera, e quindi? Il male dov'è? Ammesso che sia esibizionista è giustificato il fatto che sia stata hackerata e che poi non può portare la sua testimonianza vestita come le pare con gli atteggiamenti che vuole? Ma il problema non è neanche il fatto che sia stata hackerata, è un problema secondario, il vero problema è che un paio di zizze al vento creino ancora scalpore, la Leotta si fotografa con le zizze da fuori, e allora?

  6. Ma che paese bigotto siamo diventato? Pazzesco.

  7. controcorrente dice:

    come al solito il 90% della gente non riesce proprio a capire.. io capisco invece perche' il nostro paese sia messo cosi' male.. con tutte queste intelligenze in giro.. qua non si parlava di VESTITO.. si parlava di ATTEGGIAMENTI.. il modo con cui giocava con il vestito e cercava di aprire il piu possibile lo spacco per far vedere le gambe... Stefania Stefanelli in questo post e' stata eccelsa..in una sola frase ha centrato il punto.. piu' che sembrare li' a parlare di bullismo e privacy... e' sembrata una z..la.. scusate sbagliavo.. e' sembrata una Belen alle prese con la farfallina !!!

  8. Avrebbe dovuto indossare il burqa per parlare di violazione della privacy? Che gente misera. Diletta Leotta è giovane e bella, deve vestirsi come le pare, ma c'è gente che ancora giudica altra gente da come si veste?

  9. Concentriamoci sul messaggio, please, non sul vestito.

  10. Certe donne,morse dall'invidia che gli corrode il fegato, sono come la sinistra del pd pronta sempre a farsi harakiri da soli.. Forse i due bei cervelli pensanti della Rai immaginavano che sarebbe salita sul palco con il burka!! Peccato che loro non hanno più 25 anni...e si vede!