26
febbraio

PROJECT RUNWAY ITALIA – CONCORRENTI

concorrenti project runway

Ildo Damiano e i concorrenti di project runway

Sono stati oltre 3.000 gli stilisti, più o meno esperti, che hanno partecipato alle selezioni, ma soltanto 12 hanno adesso l’opportunità di prendere parte alla prima edizione italiana di Project Runway, al via questa sera alle 21 su Fox Life (qui le anticipazioni sulla premiere). Conosciamoli meglio.

Concorrenti Project Runway – Foto

Concorrenti Project Runway

Deborah Roberta Casolaro

Deborah Roberta Casolaro è di Foggia e vive con i genitori. Si definisce la personal shopper della famiglia, fidanzato compreso. Conosce la moda e le tendenze mentre i suoi familiari non sanno neppure abbinare i colori. La sua passione per la moda nasce grazie alla nonna che da piccola le ha insegnato ad attaccare i bottoni e, via via, a eseguire lavori più complicati. L’unica della famiglia per la quale ha realizzato abiti è la sorella. Per lei la moda è personalità, creatività e gioia di trasformare un’intuizione in qualcosa di concreto.

Donas Benzoni

Donas nasce a Clusone, un paese della provincia bergamasca. La madre Margherita e il padre Mario l’hanno sempre sostenuta nelle sue scelte, anche in quella di intraprendere una carriera nel mondo della moda. Nonostante il suo carattere molto forte e determinato è una persona molto sensibile. Non crea mai abiti a caso, li pensa guardando allo stile e alla personalità di chi li dovrà indossare. Trova l’ispirazione nel 2007 durante un mostra di Vivienne Westwood. Per lei la moda non è classificabile, serve a far star bene con se stessi.

Elena detta Eli Guerrieri

Elena Guerrieri è casalinga e ha tre figlie che la impegnano molto: Daniela, Flavia e Livia. L’oggetto che più la rappresenta è la macchina da cucire di fine ottocento che apparteneva a sua nonna che le ha trasmesso la passione per il taglio e cucito. Il suo unico rimpianto è quello di non aver creduto fin da subito in se stessa per trasformare la sua passione in un’attività professionale. Ritiene di avere una classe e una creatività non ostentate. La sua sobrietà è in contrasto con la moda “urlata” attuale. Si definisce una persona molto creativa, con spiccate capacità manuali e gusto.

Elena Pignata

Nasce a Bra, in provincia di Cuneo. La passione per la moda inizia a farsi strada in terza media, quando capisce di voler diventare una stilista. La sua famiglia non l’ha mai ostacolata, al contrario, l’ha sostenuta anche economicamente. I suoi punti di forza sono: la velocità di realizzazione e il saper lavorare sotto stress. Il tratto distintivo dei suoi modelli è la vestibilità. Per lei la moda è frivola: si può giocare con i tessuti e le fantasie e creare look sempre diversi e originali.

Giorgia Fiore

Ultima di tre sorelle, Giorgia arriva a dieci anni di distanza dalla secondogenita. Per lei, il papà, avrebbe voluto un percorso di studi classico, un mestiere che “rende orgogliosi e tranquilli i genitori”, e per questo motivo la iscrive ad ingegneria ma, poco dopo, capisce che quella non è la sua strada e la lascia iscrivere a un istituto di moda. Giorgia ha deciso che la moda sarebbe diventata la sua professione quando, in un negozio di tessuti, è rimasta incantata dalle stoffe esposte. Per lei la moda è uno strumento per comunicare quello che ha dentro, un mezzo per trasmettere idee, sensazioni e emozioni.

Jacopo Teodori

Jacopo Teodori vive a Roma con i suoi genitori. Ama l’arte in tutte le sue forme, ha frequentato corsi di recitazione, ha studiato batteria e canto lirico e è anche un rapper autodidatta. Vorrebbe che la moda fosse principalmente funzionale senza perdere quell’aspetto estroso che la caratterizza. Per lui ci deve essere attenzione a ogni singolo dettaglio, bottoni compresi. Vuole “dimostrare” che non tutti gli stilisti sono gay.

Marco Taranto

La famiglia di Marco Taranto è composta dai nonni Rosa e Salvatore che lo hanno cresciuto fin dall’età di tre anni. Rosa era la sarta del paese e proprio grazie a lei Marco inizia ad appassionarsi alla moda: spesso, infatti, la spiava mentre lavorava. Marco è assistente docente della Scuola di Moda Koefia di Roma, luogo che ama perché riesce a stare a contatto con altra gente traendo così grande ispirazione. La moda per lui è l’unico modo per sfogare quello che ha dentro, per comunicare e per sentirsi vivo.

Matteo Thiella

Primogenito di mamma Loretta e papà Giordano. L’amore per la moda gli deriva dalla madre: ex modella e rappresentante di abbigliamento che aveva un laboratorio in cui realizzava una sua linea e faceva capi conto terzi. È cresciuto in mezzo ai vestiti. Per lui la moda è creazione e dimensione umana di comunicazione, identità e gioco. Il processo creativo e il disegno sono la parte del suo lavoro che ama maggiormente, anche se il cucito è quella che realizza meglio. Crea capi unici cuciti a mano.

Milan Stamenovic

Milan è nato Knjazevac, in Serbia, nell’estremo est del paese, al confine con la Bulgaria. La madre è stata responsabile di produzione del più grande calzaturificio dei Balcani. Attualmente Milan vive a Firenze dove si è trasferito 3 anni fa per studiare arte. La sua passione per la moda nasce dall’amore per l’arte in generale e dalla voglia di creare qualcosa che lo rappresenti. La moda per lui è come le bollicine dello champagne. Il suo motto è: “Se segui la tendenza non puoi crearla”.

Rocco Galluccio

Nasce e cresce a Caserta per trasferirsi poi a Milano. Non può concepire una vita senza la moda, è sempre stata parte di lui, una passione radicata che non svanisce neppure davanti alle difficoltà del mercato. Il suo modello di vita è Gianni Versace. Ha una raccolta corposa di testi che ripercorrono la sua vita e il suo iter lavorativo. La famiglia non lo ha mai ostacolato nel suo obiettivo, anzi è proprio da loro che ha acquisito questa passione. Il carattere distintivo dei suoi abiti è l’estrema femminilità: le donne con i suoi capi si sentono belle e forti e sanno di poter sedurre. La moda per lui è complicata, superficiale, essenziale.

Salvo Presti

Salvo originario di Acireale in provincia di Catania ha un carattere molto esuberante. È una persona buona, permalosa e suscettibile. Fin da bambino nutre una grande passione per la moda: cresce in una famiglia di sarti e vive la sua gioventù tra ago, filo e stoffe. Da bambino si divertiva a creare abiti per bambole. L’episodio che gli ha fatto capire che il mondo della moda sarebbe stato il suo futuro è stato quando, durante la sfilata di Versace, Naomi Campbell scese da una scalinata e si commosse. Salvo vuole vestire una donna con tutte le sue forme, non gli interessa vestire una modella. Vuole essere ricordato per la sua simpatia, per il baffo e per il suo essere autoironico.

Silvia Burigana

Silvia Burigana nasce a Roma dove vive con i genitori e la sorella. Ha un carattere forte. È determinata, sa cosa vuole e fa di tutto per ottenerlo. Ha sempre combattuto per la sua passione: la moda, anche se, soprattutto all’inizio, suo padre l’ha osteggiata. Avrebbe voluto, infatti, che intraprendesse la carriera di avvocato ma si è dovuto arrendere alla testardaggine della figlia che voleva fare altro. Realizza capi particolari studiando le geometrie dei tessuti, sovrapponendo stoffe di materiali differenti. Crea abiti per sua madre, le sue amiche e la sorella. La moda per lei è la rappresentazione della società e del momento in cui si sta vivendo.



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