Spetta a Vittoria Puccini inaugurare la stagione delle miniserie Rai. Questa sera – 13 ottobre 2013 – e domani in prima serata su Rai1 andrà in onda Altri Tempi, fiction in due puntate che vedrà l’attrice rivestire i panni di Maddalena, una prostituta che deve fare la dolorosa scelta di rinunciare a sua figlia. Nella miniserie diretta da Marco Turco – che con la Puccini aveva già lavorato nella fiction su Franco Basaglia dal titolo C’era una volta la città dei matti – al centro della storia troviamo le case chiuse e la battaglia della senatrice Merlin raccontata attraverso la storia della protagonista che, da giovane ragazza in difficoltà, diventerà l’affascinante e seducente Ninfa, maitresse del bordello più prestigioso della città.
Nella casa di tolleranza esercitano anche Duchessa, interpretata da Stefania Rocca, e altre donne di vita come Camilla, Viola, Edda, Agata, Betty, cui danno il volto rispettivamente Marina Rocco, Elena Radonicich, Camilla Semino Favro, Viviana Altieri e Marta Iagatti. Completano il cast Francesco Scianna, Thomas Trabacchi, Fausto Russo Alesi, Mattia Sbragia, Giselda Volodi e Bebo Storti.
Nella miniserie, prodotta dalla 11 Marzo Film per Rai Fiction, tutto ruota intorno a una lettera di Maddalena – letta dalla figlia Adele (Valentina Corti) – rivelatrice di tanti segreti e confessioni inviata alla senatrice Merlin, interpretata da Benedetta Buccellato, coraggiosa donna che sola contro tutti ingaggiò, tra mille contrasti nell’Italia degli anni ‘50, una difficile battaglia che portò alla chiusura dei bordelli.
Altri Tempi trama
Torino, anni Cinquanta. Maddalena (Vittoria Puccini) viene trovata senza vita ai piedi di una scala in una specie di albergo; il caso viene archiviato troppo frettolosamente come un incidente: ubriaca è caduta dalle scale. Adele, si scopre di essere l’erede di Maddalena, e trova una lettera scritta alla senatrice Merlin che, tra segreti e confessioni, ripercorre la vita della donna. Vent’anni prima, rimasta orfana e senza mezzi, Maddalena era finita nelle grinfie di un avvocato che aveva abusato di lei, l’aveva messa incinta e abbandonata. Nasce una bimba. Maddalena non trova nessun mezzo per sostentarla e finisce suo malgrado in un bordello. Ormai è bollata a vita e non può fare altro che prostituirsi. Per dare un futuro alla figlia fa la dolorosa scelta di darla in adozione. E’ un punto di non ritorno: la sua vita cambia per sempre e da donna fragile che finora ha solo subito, decide di reagire e di diventare la migliore delle prostitute. E ad insegnarle tutti i segreti del “mestiere” ci penserà Duchessa, una prostituta d’esperienza che con lei lavora al Raffaello, il bordello esclusivo della città. Maddalena – in arte Ninfa – ha molto successo e ben presto riesce a diventare lei la proprietaria e maitresse del Raffaello. E a lavorarci chiama le migliori ragazze. Un bordello esemplare, tanto da essere proposto alla senatrice Merlin come modello, nel tentativo di convincerla a non proseguire con il suo progetto di legge di chiusura delle case di tolleranza. L’incontro per Maddalena è molto importante. E la perdita di una delle sue ragazze suicida per amore fa crollare tutte le certezze su ciò che aveva tanto faticosamente costruito. La maitresse realizza che quella vita, per lei e le altre, non è veramente vita, ma una rinuncia a tutto: amori, diritti, famiglia. Tanto che sarà Maddalena stessa ad offrire il suo aiuto alla Merlin per la chiusura dei bordelli. Una scelta densa di tragiche conseguenze che però non la libererà dal passato.
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