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agosto

MISSION, ROBERTO FICO: NON ADEGUATO IL LINGUAGGIO DEL REALITY, PSEUDO VIP COME PROTAGONISTI

Roberto Fico

Non è difficile pensare che una docufiction o un’inchiesta approfondita siano generi televisivi molto più adatti e opportuni“. Roberto Fico, Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, ha già le idee chiare su Mission, il reality ‘umanitario’ finito in questi giorni al centro della polemica con l’accusa di spettacolarizzare il dolore dei migranti. Ieri l’esponente grillino a capo dell’organo di garanzia ha presentato ai vertici Rai un’interrogazione sull’argomento, chiedendo loro di visionare in anteprima la puntata zero dello show. Oggi, invece, il suo punto di vista ha trovato spazio sulle colonne del quotidiano Il Messaggero, con giudizi abbastanza netti.

Fico, in particolare, ha dichiarato di essersi fatto un’idea “non certo positiva su Mission, stando ovviamente a quello che egli ha potuto leggere e sentire fino a questo momento. Al riguardo, il Presidente della Vigilanza ha spiegato:

Il linguaggio del reality non mi pare certo quello adeguato a rappresentare una realtà come quella dei campi profughi. Inserire come protagonisti degli pseudo vip mi sembra poi rispondere a una logica da tv commerciale, non certo da servizio pubblico. Peccato perché è una realtà che certo merita di essere trattata dalla Rai“.

Più chiaro di così… Come detto, il parlamentare grillino è in attesa di un riscontro più approfondito da parte dei vertici Rai e forse, da parte sua, sarebbe stato meglio raccogliere maggiori elementi prima di sparare giudizi che potrebbero apparire quantomeno incauti. Del resto, lo stesso Fico ha ammesso, non senza polemica, di essere entrato a conoscenza di Mission solo di recente, il che fa supporre però che malgrado la sua posizione l’onorevole presti poca attenzione alle pagine degli spettacoli dei quotidiani o ai siti internet specializzati che da mesi parlano del programma.

“Più in generale - ha affermato - solo due giorni fa, in pieno agosto, abbiamo ricevuto da Viale Mazzini la documentazione sui palinsesti Rai del prossimo autunno-inverno. L’avevamo richiesta da tempo, si tratta di una materia sulla quale la Vigilanza ha il diritto-dovere di pronunciarsi”.

In merito all’operato della governance Rai, il deputato ha chiesto ai piani alti dell’azienda “più trasparenza”, dal momento che gli sarebbero giunte molte voci critiche in materia di appalti. “Ho chiesto gli elenchi dettagliati di tutte le spese Rai e mi è stato opposto il segreto industriale” ha detto Fico, senza però entrare nel merito dei fatti. Anche in questo caso: perché lasciarsi scappare frasi a metà? Mica è facile fare il Presidente della Vigilanza Rai: quasi una Mission… impossible.

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9 Commenti dei lettori »

1. adriano ha scritto:

8 agosto 2013 alle 11:49

Ha ragione! Non mi pare ci sia qualcosa di anomalo se come presidente della commissione di vigilanza voglia conoscere i reali dati economici dell’azienda (non capisco piuttosto il segreto aziendale nei confronti della commissione di vigilanza), e voglia visionare un programma prima che vada in onda…



2. raffa ha scritto:

8 agosto 2013 alle 12:01

lo sport dell’estate è dare addosso a “mission”e ai suoi partecipanti,questo atteggiamento mi sa tanto di snobismo radical-chic.io sono del parere che prima bisogna vedere e poi giudicare



3. adriano ha scritto:

8 agosto 2013 alle 13:13

Non sono mai stato radical chic, però a me fa ribrezzo l’idea di vedere i soliti 4 vip in decaduta alla ricerca del successo perduto, fare la passerella (magari litigandosi per minchiate) nei campi profughi dell’UNHCR, davanti ai cooperanti e i profughi.

Ma fare una cosa nello stile di Buongiorno Afghanistan (il docu reality di Caressa andato in onda di Sky uno, che voleva descrivere con semplicità come lavorano i militari italiani in Afghanistan e l’impatto dell’esercito sulla popolazione) no, eh?
Meglio portare i soliti 4 vippettini che poi potranno godere del gettone per fare le ospitate a Domenica in o la vita in diretta, dove potranno raccontare con le lacrime cariche d’audience la loro esperienza.



4. raffa ha scritto:

8 agosto 2013 alle 14:39

ma chi ti ha detto che litigheranno?l’hai già visto?



5. lele ha scritto:

8 agosto 2013 alle 19:41

@Adriano
È anomalo eccome che la vigilanza chieda di visionare preventivamente un programma.

La questione appalti poi non esiste: la vigilanza ha ricevuto copia dell’albo fornitori, tra l’altro già consultabile online da tempo.



6. Gabriele90 ha scritto:

9 agosto 2013 alle 11:17

Secondo me l’intento era di fare un programma stile Pechino express. Quindi i concorrenti in contatto con le dure realtà. Non per questo deve essere per forza trash. Se fatto con garbo può essere un ottimo programma anche educativo.



7. Adriano ha scritto:

9 agosto 2013 alle 12:20

raffa: i reality e tutti i suoi sottoprodotti, in Italia vanno in onda dal 2000 (12 anni se escludiamo il 2013).
Indicami un solo reality (vip, nip, e comuni) dove non hai visto i concorrenti litigare e ritiro tutto ciò che ho scritto.

@lele: E’ gia successo in passato. Si chiama commissione di vigilanza per un motivo. Comunque perchè sono portato a pensare che se mandano in onda una schifezza poi si va addosso alla commissione perchè a tempo debito non è intervenuta???



8. carlo grossi ha scritto:

12 agosto 2013 alle 12:02

E’ semplicemente vergognoso che Rai e pseudo vips decaduti sfruttino le sofferenze di povera gente, nessuno di quelli che giustificano tale sciagurata scelta della Rai, pagata coi canoni nostri, ha la minima idea della sofferenza e delle privazioni subite e sopportate stoicamente da tanti africani. Chi è favorevole a tale vergognosa spettacolarizzazione di lacrime asciutte farebbe bene a farsi un giro in qualche campo profughi, poi vedremmo se mantiene la stessa opinione.



9. Davide Maggio ha scritto:

12 agosto 2013 alle 12:03

carlo grossi: io sono tendenzialmente favorevole pur dovendo – per giudicare – vedere la prima puntata. Perchè una cosa non tollero, il parlare per partito preso senza sapere una beneamata cippa.



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