Una serenata al camorrista in diretta tv. A denunciarla è Roberto Saviano, con parole esplicite e severe che non passeranno sotto silenzio. In un post su Facebook, lo scrittore antimafia ha svelato la presenza di Gaetano Marino, ritenuto uno dei boss degli Scissionisti, in una trasmissione di Rai2. L’esponente del clan malavitoso era seduto in platea per assistere all’esibizione della figlia nel corso del programma ’Canzoni e Sfide’, condotto nel 2010 da Lorena Bianchetti.
La piccola Mary Marino venne chiamata sul palco a chiudere lo show di Capodanno con una canzone strappalacrime dedicata proprio a suo padre. “Tu sei il padre più bello del mondo che non cambierei“, cantava l’incolpevole Mary. E al termine della performance, la Bianchetti le si avvicinava e la invitava da dare un bacino a suo papà, accomodato lì. In prima fila.
Roberto Saviano, che alla sua denuncia allega pure un filmato tratto da youtube, scrive:
“Ecco Gaetano Marino (ripreso senza inquadrare le mani di legno) che dà un bacio a sua figlia. Incredibile. Mi domando, perché questo omaggio? Perché il Politeama di Catanzaro ha tenuto Gaetano Marino come ospite d’onore in prima fila. Perché la RAI ha messo in scena questa celebrazione?“
Lo scoop di Robertino, in realtà, è roba vecchia. Come riporta Libero, infatti, il primo a raccontare l’episodio fu il Giornale di Napoli del 4 gennaio 2011. Ma su Facebook l’autore di Gomorra si indigna solo ora e sottolinea la presenza del presunto boss che “si nascondeva per sfuggire alla vendetta dei killer rivali che lo cercavano”. Poi rincara la dose e accusa:
“Il mondo degli appalti che riguardano lo spettacolo è da sempre infiltrato. Catering, palchi, concerti, teatri. Maurizio Prestieri, boss del Rione Monterosa e ora collaboratore di giustizia, conosce sin nel dettaglio questi meccanismi. Prima o poi si riuscirà a svelare i legami tra mafie, televisioni, musica e spettacolo“.
Parole forti, pesanti come macigni se si pensa che la riflessione di Saviano sia partita da un episodio accaduto sulle frequenze Rai, e non su una piccola emittente dell’entroterra campano.
Da parte sua, la tv si Stato si è difesa tramite le parole dell’ex direttore di Rai2 Massimo Liofredi:
“Quella trasmissione fu il frutto di una acquisizione di diritti da un produttore esterno di un progetto già andato in onda negli anni precedenti” ha detto.
Qualcuno si domanderà se Saviano abbia aspettato di passare a La7 prima di sparare la sua denuncia anti-camorra sulla Rai. Sarebbe interessante capirlo. Intanto, però, il sasso nello stagno è stato lanciato. E se ne discuterà ancora.
1. leo ha scritto:
11 febbraio 2012 alle 13:33