Ogni volta è uno schiaffo in pieno viso, una pugnalata al cuore. Mentre Michele Misseri piagnucola in tv, Concetta Serrano soffre in silenzio: non ha più lacrime da versare. Il dolore per la brutale scomparsa di sua figlia si rinnova ogni giorno, davanti al piccolo schermo che trasmette lo show della cronaca nera in diretta. Così, per la mamma della piccola Sarah Scazzi, le apparizioni televisive di “zio Michele” diventano una tortura all’anima, una profanazione dei sentimenti. E’ come se la sua bambina venisse gettata di nuovo in un pozzo, per sempre.
Questo insopportabile tormento si legge nitido tra le righe della lettera che la signora Serrano ha indirizzato all’inviata di Quarto Grado Filomena Rorro. Dalla missiva emergono la rabbia e lo sdegno di mamma Concetta nei confronti di suo cognato Michele Misseri, il quale sta compiendo un grand tour televisivo per dichiarare la sua colpevolezza.
“Sono arrabbiata ed indignata da quest’uomo: manca di dignità – prima verso se stesso - e le lacrime che versa, quando menziona anche solo il nome di Sarah, sono piene di falsità… come quelle che è stato abituato a vedere nella propria famiglia…” scrive la signora Scazzi.
Poi giudica “vergognoso” il fatto che si continui a chiamare Michele con l’appellativo affettuoso di “zio”, come “se si stesse parlando dell’omino pio, del Fatebenefratelli“. Un’accusa che invita a riflettere, anche se va detto che a volte la definizione della parentela è stata usata per richiamare l’ambito familiare nel quale si è consumato il delitto di Avetrana.
“Ci rendiamo conto che una bambina di 15 anni che avrebbe dovuto vivere la vita con gioia e spensieratezza è stata soppressa da quest’uomo abominevole, che ha anche il coraggio di farsi intervistare in uno studio televisivo?” prosegue Concetta, nella convinzione che l’assassino sia stato Michele (ma gli inquirenti la pensano diversamente, ndDM).
Il riferimento televisivo della signora Scazzi, con ogni probabilità, è alla trasmissione Matrix che giovedì scorso ha ospitato Misseri per la prima volta in uno studio tv. Per l’occasione, abbiamo assistito al macabro show dell’Orco ammaestrato. E proprio a proposito dell’atteggiamento tenuto da Michele davanti agli obiettivi, la mamma di Sarah ha concluso:
“Ostenta in giro con orgoglio l’atteggiamento di un divo di Hollywood, come se avesse commesso un’azione vanagloriosa invece di chiudersi in casa e soffrire di rimorsi perché in tutto questo tempo lui e la sua famiglia hanno soltanto dimostrato presunzione e falsità, infischiandosene del male che hanno fatto alla povera Sarah”
Un grido sofferente, che i tenutari (e gli spettatori) del circo mediatico dovrebbero ascoltare con una mano sul cuore.
1. euforione ha scritto:
26 novembre 2011 alle 09:15