10 a Ornella Vanoni. L’interprete de L’Appuntamento è la giurata perfetta di un talent show con quella aria da quichecistoafare questichedicono di chi ormai può permettersi di tutto.
9 a MasterChef. Il talent di Cielo, dopo un avvio sottotono, ha raggiunto ascolti all’altezza della sua elevata fattura (1,12% di share con 281mila telespettatori nella puntata di mercoledi 5 ottobre; MasterChef Magazine, nella giornata di venerdì 7 ottobre, ha invece toccato lo 0,57%).
8 a Salvo Sottile sempre al posto e al momento giusto.
7 a Luciana Littizzetto. Mentre a Che Tempo Che Fa si fa notare per l’assenza (momentanea, dovuta ad un impegno cinematografico), Lucianina imperversa in simpatici spot di una catena (rossa) di supermercati.
6 al pilot di My name is (forse) su Canale 5 (per maggiori info clicca qui). L’idea di un “Re per una Notte” in versione “got talent” per ora non entusiasma. Vedremo se Maria de Filippi saprà accendere gli animi.
5 a Tessa Gelisio. Lo diciamo subito: Tessa non è Benedetta Parodi. Vuoi per la difficoltà di raccogliere in poco tempo un’eredità così ingombrante, vuoi per inesperienza, ma sta di fatto che Tessa è lontana anni luce della signora Caressa apparendo poco spontanea e ’studiata a tavolino’.
4 alla sintassi usata da Alessio Vinci a Matrix. See you at school.
3 a Pamela Prati. L’ultima delle soubrette a Tv Sorrisi e Canzoni si lancia in dichiarazioni ardite: “Al 100% italiana mi vedo come l’icona dell’unità d’Italia“ o “è risaputo che le mie sono state le sigle più belle degli ultimi varietà“ per concludere con la minaccia di partecipare a Sanremo con un brano di d’Alessio: “Vuoi che non mi accettino?” sostiene convinta. Se lo dice lei.
2 all’audio di Star Academy. Possibile che in un programma dove conta solo la musica l’audio sia da sagra della melanzana?
1 a Baila. Come si dice? Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.
0 alla richiesta di almeno 10 euro di Michele Santoro. Non si comprendono i motivi per cui, non assumendosi il rischio imprenditoriale, colui che ha sempre descritto il Paese in condizioni di crisi nera chiede almeno 10 euro agli italiani per un programma televisivo . Inoltre se di una specie di azionariato popolare si tratta verranno corrisposti utili? E quale saranno i compensi dell’alfiere Michele (chi paga vuole sapere)?. Bah.
1. Nicola ha scritto:
11 ottobre 2011 alle 11:41