25
giugno

AMARCORD, LA TV CHE APRIVA PER FERIE: GIOCHI SENZA FRONTIERE

Giochi Senza Frontiere

Attention, trois, deux, un… Continua il nostro viaggio attraverso le storiche trasmissioni televisive andate in onda, nel corso degli anni, durante la stagione estiva. Questa volta vogliamo ricordare uno dei programmi più famosi della televisione italiana, Giochi senza frontiere. Andato in onda per la prima volta su quello che, all’epoca, si chiamava Secondo Programma della Tv di Stato (oggi Raidue) il 26 maggio del 1965, il programma consisteva in una serie di prove fisiche che le nazioni dell’allora non ancora nata Unione Europea dovevano affrontare per guadagnare punti.

Prodotto dalla EBU (European Broadcasting Union) il gioco derivava dalla trasmissione francese Intervilles la cui idea originaria partiva da un format tutto italiano, Campanile Sera, noto programma televisivo degli anni ’50 condotto da Enzo Tortora. Non a caso fu proprio l’indimenticato conduttore di Portobello a condurre le prime edizioni del programma, insieme a Giulio Marchetti e, dal 1967, a Renata Mauro. Gli anni ‘70 vedono alla guida dei giochi la coppia Marchetti-Rosanna Vaudetti, con la famosa annunciatrice Rai che, a partire dal 1978 lascia il posto ad un’altra celebre presenza femminile, Milly Carlucci. Nello stesso anno debutta alla conduzione di Giochi senza frontiere colui che, senza dubbio, detiene il record di presenze alla guida della competizione, Ettore Andenna.

Il presentatore milanese, infatti, ha condotto ben 12 edizioni della competizione (se si considerano anche quelle invernali) per un totale di 103 puntate nel corso delle quali è diventato un vero e proprio simbolo dei giochi assieme ad un’altra coppia storica, quella formata dagli arbitri Guido Pancaldi e Gennaro Olivieri, in carica fino alla fine degli anni 80, periodo in cui vennero sostituiti dal direttore di gara belga Dennis Pettiaux. Nella prima edizione del programma parteciparono solo 4 nazioni, tra cui l’Italia (l’unica presente in tutte le edizioni del programma), impegnate a sfidarsi in una sorta di olimpiadi ristrette con prove suggestive e coreografiche, complice la struttura itinerante dello show che, in ogni puntata, andava in onda dalle più importanti piazze europee (nelle ultime quattro edizioni si è optato per una sede fissa). Trasmesso ininterrottamente dal 1965 al 1982, anno in cui fu sospeso per problemi di costi produttivi, il programma riprese il suo ciclo nel 1988, questa volta su Raiuno, con la conduzione di Claudio Lippi che nel 1991 passò il testimone di nuovo ad Andenna.

La trasmissione televisiva, in onda in tutta Europa in contemporanea dalle più grandi reti del nostro continente, tra cui l’inglese BBC e la spagnola TVE, raggiungeva un ascolto medio di oltre 100milioni di telespettatori, di cui 17 solo in Italia nelle edizioni a cavallo tra gli anni 70 ed 80. Cifre record, soprattutto se si tiene in considerazione che la gara veniva trasmessa durante il periodo estivo. Insomma, Giochi senza frontiere fu un vero e proprio fenomeno sociale oltre che televisivo, che, a detta di molti, contribuì non poco, a formare nei cittadini dell’Unione una coscienza europeista non ancora suggellata dalla nascita della moneta unica. Il successo fu tale che vennero ideati, a partire dalla seconda metà degli anni 70, delle edizioni invernali dello show (ribattezzato per l’occasione Questa pazza pazza neve) a cui si aggiunse, in alcuni anni, quella natalizia denominata Giochi sotto l’albero.

Dopo la chiusura definitiva avvenuta nel 1999 si è più volte ipotizzato di riportare lo show in tv. Il tentativo più recente risale a quattro anni fa, quando la EBU comunicò l’intenzione di riprendere a trasmettere i giochi dopo un’assenza di sette anni ed anche la Rai sembrava interessata al progetto, che sarebbe stato trasmesso da Raitre. Tuttavia, sembra più per problemi economici che organizzativi, per il momento questo grande ritorno non c’è ancora stato, con buona pace del numeroso pubblico di nostalgici che, ancora oggi, reclama a gran voce quelle atmosfere ludiche e senza tempo a cui i Giochi in tutti quegli anni ci avevano abituato.

Di seguito un video della celebre sigla:



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19 Commenti dei lettori »

1. alfio ha scritto:

25 giugno 2010 alle 16:03

era proprio un bel programma…..perkè non lo rifanno???



2. sirgeorgebest83 ha scritto:

25 giugno 2010 alle 16:13

questo era un gran programma…..altro che le merdate che fanno adesso



3. batspa ha scritto:

25 giugno 2010 alle 17:01

preferivo bellezze al bagno



4. Federica ha scritto:

25 giugno 2010 alle 17:04

Oooh !!! Quanti bei ricordi !!! I venerdì sera, d’estate, in montagna e l’unico canale che prendevo trasmetteva jsf !!! Trop bien !!!



5. lele ha scritto:

25 giugno 2010 alle 17:06

programma fantastico, ma adesso non è più proponibile un programma del genere per costi proibitivi e per il profondo cambiamento della televisione che preferisce prodotti brevi e di qualità minore



6. Daniele Camnasio ha scritto:

25 giugno 2010 alle 17:14

scusa xche costi proibitivi? se lo hanno fatto 30 anni fa, quando giravano meno soldi xhce nn si puo rifare ora?



7. Zoro! ha scritto:

25 giugno 2010 alle 17:16

quando lo chiusero io avevo 9 anni, quindi non lo ricordo per niente, ma sembra da quello che leggo e dall’immagine che vedo che era un bellissimo programma, perchè a me sti tipo di programmi dove ci sono i giochi piacciono da matti, magari lo riproponessero!



8. lele ha scritto:

25 giugno 2010 alle 17:33

con la crisi che ha colpito molti paesi europei per adesso non credo sia possibile portare avanti un progetto del genere



9. lauritas ha scritto:

25 giugno 2010 alle 17:38

Era bellissimo…quante sere che perdevo incollata alla tv a guardare questo programma!



10. Rosario Giugliano ha scritto:

25 giugno 2010 alle 17:45

@batspa
presto sarai accontentato
è in preparazione anche un post amarcord su bellezze al bagno



11. Pape Satan ha scritto:

25 giugno 2010 alle 18:08

Programma simpatico.
Musica accattivante che ricorda i bei tempi.

Ma nel 2010 si aspira ad altro.



12. Franco2 ha scritto:

25 giugno 2010 alle 18:51

Ridatecelo!
È stato il programma più bello, leggero e divertente del periodo estivo.
Se ci fosse un terzo periodo di garanzia nel periodo estivo, sono sicuro che i soldi per rifarlo uscirebbero fuori. Invece, così com’è ora, si spende tutto per l’inverno e d’estate la tv chiude per vacanza. :(



13. osservatore ha scritto:

25 giugno 2010 alle 19:42

Impazzivo letteralmente per questo programma! Ho la pelle d’oca solo a ricordare quelle sere d’estate… nonostante avessi solo circa sei anni nei primi anni novanta, questo programma mi affascinò da subito, e non mi sono perso una puntata fino all’ultima edizione. Se non mi sbaglio le ultime due furono condotte da Mauro Serio.



14. SaraLurker ha scritto:

25 giugno 2010 alle 23:12

Io ho seguito solo le ultime edizioni, ma mi dicono in famiglia che negli anni ‘70 il programma fosse ancora più bello.

Cmq datato o no nel panorama televisivo odierno ci sarebbe bisogno di programmi come questo.



15. Andrea ha scritto:

26 giugno 2010 alle 09:37

Rivoglio i Giochi Senza Frontiere e Il Grande Gioco dell’Oca sulla Rai il prima possibile!!!



16. Paolidyou ha scritto:

27 giugno 2010 alle 00:44

GSF era bello io ricordo solo le ultime edizioni , quando in tv l’aria stava gia’ cambiando.
I soldi per fare qualcosa li trovano, quindi non vedo xche’ non possano tornare i Giochi in tv ..
Anche se ricordo che negli anni 80 preferivo Bellezze al bagno.



17. gialappa ha scritto:

27 giugno 2010 alle 14:45

Era un programma molto interessante e speriamo che ritorni



18. alessandro atti ha scritto:

27 giugno 2011 alle 20:08

negli ultimi 3 anni giochi senza frontiere passo da sede itinerante a sede fissa (torino .budapest , trento).
vi segnalo questo sito http://www.giochisenzafrontiere.net/home.htm
dove è attiva anche una petizione che conta piu di 4000 firme



19. Manuela Lovo ha scritto:

27 giugno 2019 alle 22:10

Io ho partecipato con Abano Terme nel 1978… e siamo stati Campioni Europei!!! Dopo 41 anni ancora la considero una delle meravigliose esperienze della mia vita. W lo sport che unisce i popoli



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