C’era da scommetterci che prima o poi sarebbe rientrato in scena alla grande ad Amici, sembrava quasi sofferente seduto vicino a Grazia Di Michele senza poter dimostrare praticamente ancora una volta cosa sia capace di fare. Parliamo di Luca Jurman, il professore della svolta, che stavolta subentra a gioco iniziato però prendendosi una bella gatta da pelare che non ha sicuramente le potenzialità di Marco Carta e Alessandra Amoroso.
Enrico Nigiotti, che ha cambiato più professori di una classe del liceo con esercito di professoresse in maternità, rappresenta una gran bella scommessa, tanto che lui stesso è arrivato ad ammettere di essere un cantautore impreciso…diciamola così ma il superpigotto, per quanto abbia qualcosa di particolare nel suo approccio alla musica, note ne tortura parecchie e ci vorranno bende, cerotti, diete e flessioni per portarlo sulla giusta via che vorrebbe la sua ormai acerrima nemica Grazia, che nel frattempo, manco a dirlo, gli ha assegnato un brano molto eloquente in vista del prossimo serale, una canzona abbastanza insidiosetta come Via di Baglioni.
Nonostante Enrico sia uno degli allievi più ribelli della storia del programma, poco incline ad assecondare messinscena, a molti questa decisione improvvisa di cambiare guida per mettere a tacere le critiche della Di Michele puzza di suggerimento del deus ex machina De Filippi per arricchire il confronto musicale e riportare al centro della discussione un grande professionista come Jurman che il pubblico apprezza in maniera evidente. Sempre più ritorno al passato insomma a quella formula magica che ha fatto spiccare il volo al talent.
Dopo il salto il nuovo meccanismo delle sfide:
Anche questa settimana torna la doppia sfida con doppia nomination e ballottaggio finale. Visto l’indubbio miglioramento del ritmo dell’ultimo serale la produzione ha perfezionato il meccanismo stabilendo tutte le nuove regole, che presumibilmente stabiliranno le eliminazioni da qui alla fine. Quello che si è venuto a creare è un sistema a metà tra la gara a squadre e il confronto a due.
In ogni puntata due sfide. Al termine di ognuna i vincenti indicano due nomi dei ‘nemici’ di gioco, e spetta ai compagni di squadra decidere chi dei due mandare alla sfida di ballottaggio finale. La classifica per adesso salva solo i primi tre, mentre i professori sono i giudici supremi a cui spetta il verdetto su chi può rimanere nella scuola tra gli allievi approdati al confronto finale. Molto simile ad X Factor insomma, con le due manche e la sentenza finale affidata ai giudici: il pubblico ha il suo peso ma è meno determinante di quanto si voglia far apparire.
Qualunque meccanismo ha due risvolti, ma il dato di fatto è che non si può lasciare tutto solo alle bizze del televoto, garanzia democratica ma spesso variabile impazzita che penalizzerebbe la meritocrazia e/o lo spettacolo.
1. Mari 611 ha scritto:
11 febbraio 2010 alle 15:59