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Io Canto stavolta copia se stesso

Daniele Lombardi

di Daniele Lombardi

21/05/2024 - 12:16

Io Canto stavolta copia se stesso

2.5 /5

Prendi un format andato bene e spremilo al massimo (e in fretta). Questo sembra essere il filo conduttore della televisione italiana degli ultimi anni. Il più recente esempio è Io Canto Family, in onda da ieri sera su Canale 5 con la conduzione di Michelle Hunziker. Dopo essere tornato lo scorso novembre dopo dieci anni di assenza, con il titolo Io Canto Generation, lo storico talent di Gerry Scotti ha ottenuto buoni ascolti. Risultati che hanno portato Mediaset a puntare ancora sul programma, che forse non era ancora pronto.

Questa ‘nuova’ edizione di Io Canto mette in gioco coppie composte da parenti: un adulto e un ragazzino/a, uniti dal loro talento e della passione per la musica. Quella che dovrebbe essere una novità, però, non viene percepita come tale, al di là del fatto che sugli schermi di Rai1 qualche settimana fa sia andato in onda The Voice Generations che aveva un concept simile. E’ tutto identico alla versione Generation e il parente (il nonno, la mamma o il papà, in questo caso) appare come un’aggiunta, come se non fosse davvero in gara. Il format in autunno si è dovuto fare nuovamente strada nel panorama televisivo in virtù di un’assenza duratura. Dopo soli cinque mesi, Io Canto Family è sbarcato sulla scia del successo dell’originale e si vede. Le idee sono poche, anzi una sola: affiancare alle giovani promesse della musica i loro parenti. Aspettare del tempo, avrebbe permesso al format di riconsolidarsi e trovare nuove idee sulla base dell’esperienza e del confronto con le esigenze del pubblico attuale (che è cambiato rispetto a quello di dieci anni fa) per poterle sperimentare in eventuali nuove forme.

La natura di spin off non implica che deve rimanere tutto identico rispetto al programma padre. Sembra ci sia poco coraggio di osare. Si sa che, se un format va bene, è rischioso cambiare ma alla fine qualche piccola miglioria si poteva anche azzardare. Oltre alle dinamiche, un fattore che sicuramente non ha aiutato è il cast, rimasto quasi identico. A cambiare solamente la conduzione, passata da Gerry Scotti a Michelle Hunziker che a sua volta ha lasciato il posto in giuria a Fabio Rovazzi (a fuoco nonostante la prima esperienza in questo ruolo), che si aggiunge quindi ai confermati Claudio Amendola, Al Bano e Orietta Berti. Per quanto riguarda i coach invece, sono rimasti Fausto Leali, Cristina Scuccia, Benedetta Caretta, Mietta, Anna Tatangelo e Iva Zanicchi.

Non intendiamo fosse necessario stravolgere il format, sia chiaro. Qualche novità però sarebbe stata gradita e soprattutto avrebbe permesso a Io Canto Family di staccarsi dal format originale. Le possibili variazioni sarebbero potute partire dal cast: un’idea poteva essere scegliere come coach delle coppie di parenti vip (cantanti e non). E’ doveroso, però, spezzare una lancia in favore del lavoro di casting. Durante la prima puntata infatti, il pubblico ha assistito ad esibizioni di livello. La serata è scorrevole e piacevole ma manca quel mordente che permetterebbe a Io Canto Family di connotarsi e crescere.

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