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L’eterno ritorno di questo Grande Fratello
di Mattia Buonocore
01/03/2024 - 11:33
2 /5
L‘allungamento di un programma non è sempre un male o comunque porta con sè lati positivi e negativi. Quando si parla di fiction o di talent e reality può rivelarsi, nei limiti, addirittura auspicabile. Nel caso di Grande Fratello, edizione 2023/2024, possiamo lasciare scampo a qualsiasi interpretazione e dare per assodato che l’allungamento non ha portato a niente di buono. Anzi ha solo amplificato i difetti di questa edizione.
Dopo 40 prime time, i temi forti sono ancora quelli delle prime puntate. Un eterno ritorno non spezzato dai nuovi ingressi – anche quelli azzeccati sono stati mandati via subito – e nemmeno dalle dinamiche mutevoli della convivenza. L’edizione ha avuto due poli. Il primo e più vigoroso gravita attorno a Beatrice Luzzi, grande protagonista e personaggio da annuale della storia dei reality che, sin dall’inizio, ha tenuto in piedi la baracca percorrendo sia la “linea litigi” che quella della storia d’amore. E, cosa non scontata, ha galvanizzato anche il pubblico sui social, oltreché Alfonso Signorini.
L’altro polo, sviluppatosi in corsa, è quello, importato da Temptation Island, di Mirko-Perla che fa storcere i puristi del Grande Fratello ma – va detto – in un primo momento ha funzionato. Ora va ancora avanti in maniera forzata e stiracchiata. Per il resto, di quest’edizione ricorderemo poco altro. L’andare dei giorni non ha fatto nascere nuove amori o tanto meno è servito ad acuire contrasti così che il doppio prime time si è trascinato stanco e non certo aiutato da guizzi autorali. Continuiamo a non capire perché non si punti mai abbastanza sulle dinamiche di gioco. Tutto ricalca più o meno lo stesso copione.
Emblematica la frase di Beatrice Luzzi pronunciata qualche puntata fa: “Ma siamo a settembre?“.
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