Non Sono Una Signora va finalmente in onda. Anzi, Non Sono Una Signora va in onda. Il “finalmente” viene meno quando il sentore di un Cantante Mascherato dei poveri è realtà. Già il programma di Milly Carlucci non ha entusiasmato per resa e attrattiva (e ascolti di conseguenza), esserne la “versione drag”, per quanto possa incuriosire il mondo spettacolare e “sbrilluccicoso” delle Drag Queen, non ha aggiunto nulla. Ciò che vi scrivevamo tempo fa, a proposito dello slittamento dovuto alla debole fattura del programma, è diventato lampante dopo appena pochi minuti di trasmissione. Solo un energico lavoro di “montaggio e smontaggio” ha scongiurato la catastrofe. I più attenti avranno notato una Parietti in tailleur nero per buona parte della puntata, poi in verde.
Adattamento italiano del format Make Up Your Mind, in ogni puntata si sfidano cinque personaggi noti, resi irriconoscibili da un team di esperti in make-up e styling e trasformati in Drag Queen. E’ una gara ad eliminazione diretta: manche dopo manche, vengono smascherati quattro concorrenti fino a proclamare la Drag vincitrice di puntata, che – mantenendo nascosta la sua identità – stacca di diritto il pass per la finale.
La gara è anche interessante poiché il mondo drag viene portato in scena nella sua essenza: dalla catwalk, una sfilata in passerella con accompagnamento musicale, al ballo in stile vogueing, che consiste nell’imitare le pose plastiche dei modelli che appaiono nelle sfilate, simboleggiate dalle copertine del noto magazine Vogue (da cui la danza prende il nome), fino alla sfida di canto in lipsync. E se si aggiunge che a giudicare i concorrenti sono state chiamate tre vere Drag, quindi esperte (Elecktra Bionic, vincitrice della prima edizione di Drag Race Italia e specialista in beauty queen e performances; Vanessa Van Cartier, Drag italo-belga vincitrice del titolo di Miss Continental, star di Make Up Your Mind Olanda ed esperta di lipsync; e Maruska Starr, cantante Drag Queen da oltre 10 anni), il tentativo di rendere giustizia ad un mondo che va oltre l’apparente “carnevalata” c’è.
Il problema maggiore dello show di Rai 2 è tutto il resto, che dovrebbe aggiungere brio e “smuovere” una baracca che, anziché scivolare sul velluto e qualche paillettes, si trascina con fatica, complice una conduzione fiacca di Alba Parietti, negli ultimi anni abituata ad altre vesti televisive. E poi, proprio come al Cantante Mascherato di Rai 1, il pool investigativo – da una parte Filippo Magnini e Mara Maionchi, dall’altra Cristina D’Avena e Sabrina Salerno – è un’accozzaglia di voci che sparano nel mucchio identità più o meno credibili (la cantante dei Puffi ha azzardato persino il nome di Cristiano Ronaldo tra i possibili concorrenti mascherati). L’obiettivo di mettersi in gioco al di là di ogni schema o pregiudizio giustifica l’idea (altrui) del format, ma la resa (nostrana) assai deludente è presto smascherata.
Non Sono Una Signora: le Drag della prima puntata
Eva Lungheria > Rocco Siffredi
Varenne Soleil > Patrizio Rispo
Gigliola Yard > Lorenzo Amoruso
Laisla Rodriga > Sergio Muniz
She Funk > In finale
1. Lorenzo78 ha scritto:
30 giugno 2023 alle 13:26