17
maggio

4 Hotel: Bruno Barbieri riparte da Marrakech

Bruno Barbieri

Bruno Barbieri

Gli albergatori iniziano a preparare il guanto di sfida e sono pronti a rimettersi in gioco per affrontare le nuove sfide di 4 Hotel, che riparte con otto episodi inediti dal 18 maggio ogni giovedì in prima serata su Sky Uno. Bruno Barbieri torna protagonista della gara che mette in competizione gli hotel, alla ricerca del senso per l’ospitalità che fa sì che le strutture rappresentino il più importante biglietto da visita per chiunque debba o voglia viaggiare.

Dopo tante puntate per portare una parvenza di novità, questa edizione per la prima volta oltrepassa i confini italiani arrivando a Marrakech, punto di partenza della sua rotta, e a Malta, alla scoperta di come lo stile italiano dell’hôtellerie si sia mischiato alle tradizioni locali. In Italia, Bruno riprenderà il suo viaggio da Nord a Sud spostandosi da Firenze fino alle strutture pet-friendly dell’Emilia-Romagna, da Trieste all’Umbria, da Milano alla Carnia, alla ricerca delle nuove idee del settore e di nuove forme di ospitalità.

I concorrenti trascorreranno un giorno e una notte nei reciproci alberghi. Fatto il check-in, per ciascun hotel lo Chef stellato sperimenterà in prima persona l’accoglienza, lo stile, la pulizia, i servizi degli hotel e più in generale l’ospitalità di ciascun albergatore. A colazione, dopo il check-out, i concorrenti si giudicheranno l’un l’altro dando un voto da 0 a 10 su 5 categorie: locationcameracolazioneservizi, prezzo. Voterà anche Bruno che, con i suoi voti, alla fine di ciascun episodio potrà confermare o rivoluzionare il verdetto risultante dai voti dei 4 protagonisti di puntata. Uno solo degli albergatori concorrenti si aggiudicherà così un contributo economico da reinvestire nella propria azienda.

Nel corso del primo episodio, l’esperto di hôtellerie volerà a Marrakech: da sempre centro culturale, religioso e commerciale del Magreb, è una città piena di colori, profumi e spezie. Negli ultimi anni sono migliaia i turisti che l’hanno visitata, ormai è una delle mete più ambite dai viaggiatori di tutto il mondo. Che spesso, per vivere appieno l’atmosfera locale, per trascorrere la notte scelgono antiche abitazioni marocchine, i riad: un tempo luoghi nascosti e inaccessibili nel cuore della Medina, oggi i riad sono stati trasformati in vere e proprie oasi dell’ospitalità, ricchi di meravigliosi giardini interni, fontane, piscine, hammam e terrazze sulla città.

Protagonisti dell’episodio ci sono 4 albergatori italiani che a Marrakech hanno dato una svolta alle proprie vite e trasformato 4 riad in hotel “da mille e una notte”:

  • Lorena, che insieme al marito è proprietaria di Riad Golfame. Ex agente di viaggi e con una forte passione per l’Africa in generale, conosce Marrakech come le sue tasche. Anni fa, dopo un viaggio per giocare a golf, al rientro in Italia il marito le propose di acquistare un riad proprio lì: Lorena, che non si tira mai indietro su nulla, appoggiò la sua idea; d’altronde, avendo passato «una vita a vendere riad» ai clienti ne è diventata una vera esperta, ne conosce i punti forti e quelli deboli. Per lei sono fondamentali il racconto e il rispetto di usi e costumi ma anche la pulizia. Riad Golfame si trova nella zona nord della Medina, è un piccolo gioiello di 5 camere in cui si respirano atmosfere marocchine e orientali; diviso in due strutture con due cortili separati, in uno è presente una grande piscina. I toni dell’arredamento sono piuttosto scuri: prevalgono il legno scuro e il grigio, ma anche sfumature dorate e argentate. Il nome del riad richiama proprio la passione del marito per il golf.
  • Cinzia, che insieme all’amica Lorella gestisce il Riad Les Ammonites. Il riad è nato da una storia di grande amicizia: nel 2005, dopo un viaggio a Marrakech, Cinzia e suo marito tornano in Italia con il sogno di acquistare un riad; condivide l’idea con Lorella e le due subito si lanciano in quest’avventura. Dopo aver lavorato per 30 anni nel mondo dei tour operator, quindi, si è licenziata per dedicarsi esclusivamente al suo riad per il quale nutre un amore incondizionato. Il Riad Les Ammonites ha 6 camere e una spa e si trova nel cuore della Medina. Quello che si vuole trasmettere è l’idea di una vera casa dove gli ospiti possono rilassarsi e vivere un’autentica esperienza marocchina ma con un tocco di italianità. Ci sono molti riferimenti agli ammoniti, molluschi ormai estinti (anche la piscina è a forma di ammonite). Ogni camera è diversa dalle altre e ogni mobile è costruito da artigiani locali.
  • Giorgio, proprietario del Riad K, elegante residenza marocchina di 5 suites che sorge a pochi passi dalla Piazza delle Spezie, uno dei luoghi più famosi della Medina. Ha viaggiato ovunque ma l’unico luogo in cui è sempre tornato più volte è il Marocco: da qui arriva, nel 2016, l’idea di acquistare una vecchia residenza marocchina e trasformarla in una «maison d’hotes». Ama il design e all’interno del suo riad ha messo tutte le conoscenze sul tema, creando uno stile che è un mix di italiano e marocchino tanto da definirlo un «riad chic», totalmente diverso da tutti gli altri che si trovano nella Medina. Il nome Riad K deriva dal nome Marrakech dove la k è al centro della parola, come il riad è al centro della Medina, che a sua volta è al centro della città.
  • Daniela, la cui grande storia d’amore con suo marito Mustafà ha dato vita al Riad El Arco. Nata ad Orvieto, dopo gli studi Daniela si è trasferita in Spagna per lavoro e lì ha conosciuto Mustafà, un ragazzo che veniva da un piccolo paesino vicino Marrakech: il loro amore li porta presto a sposarsi e, come da tradizione, quando un ragazzo marocchino si sposa acquista un piccolo pezzo di terreno in Marocco. Decidono di comprare le mura di un riad e di ricostruirlo completamente. Da qui nasce El Arco, un tipico riad marocchino di 9 camere con dei tocchi moderni che si trova nella zona centrale della Medina, vicino alla piazza principale Jamal El Fna, e al cui interno si respira grande tranquillità. Il progetto di ricostruzione è stato affidato a lavoratori del posto e artigiani locali di grande esperienza; per le decorazioni sono stati utilizzati i materiali della tradizione, arabeschi e gessi bianchi offrono agli ospiti un’autentica esperienza marocchina.
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