8
maggio

Marco Mengoni: «Mi interessano relativamente i voti dell’Eurovision. Ecco perchè ho scelto di portare Due Vite»

Marco Mengoni

Marco Mengoni alle prove dell'Esc (US)

Dorme col pigiama dei Pink Floyd, esclama Forza Napoli e finalmente riesce a dire frasi di senso compiuto in inglese! Marco Mengoni (che sta per duettare con Elodie) si prepara all’Eurovision Song Contest (anche) con leggerezza, privo di quella pressione che 10 anni fa aveva accompagnato il suo esordio sul palcoscenico d’Europa.

Ad un incontro al quale eravamo presenti confessa di non amare le gare e nemmeno la competizione, eppure sembra di nuovo carico:

A me non piace la parola gara, come non piace la parola competizione perché mi mette pressione. Il fatto che ci sia una classifica, che si possa fare lo sgambetto l’uno con l’altro, non credo sia lo spirito. Punterei l’accento sulla parola ‘Uniti’ (lo slogan è United by Music”)… La gara mi sa sempre di negativo, ognuno porta il suo, spero che ognuno porti dei messaggi giusti e buoni a tutti”.

Il suo sarà anche un messaggio ‘biografico’ perchè Marco ha voluto raccontarsi al pubblico europeo tramite Due Vite (brano che oggi ha conquistato il Platino numero 3, come gli scudetti del Napoli gli fanno notare nel corso dell’incontro):

“Finito Sanremo, caos a parte nella mia mente, mi sono preso del tempo per riascoltare, tornare subito in studio e finire il disco. Ci ho pensato un po’ perché tengo molto al prossimo disco, credo ci siano molti pezzi che saranno importanti nella mia carriera. Quindi mi sono lasciato una porta aperta per ritornare e capire se potevano esserci dei pezzi più nuovi e giusti per l’Eurovision. Poi, alla fine, riflettendo, Due Vite è un bel viaggio che descrive tantissimo gli ultimi anni della mia vita personale, forse era giusto che io condividessi con l’Europa questa parte intima ma molto presente e viva in me in questo momento”.

Al di là del significato della canzone, quello che, se potesse, comunicherebbe all’Europa è un’esortazione a cogliere il tempo che passa:

“[Direi di] non perdere tempo perché ce n’è pochissimo e non lo possiamo decidere noi. Quindi, se sei consapevole di perdere tempo, “ok”, perchè può agevolare il tuo futuro, ma non si deve perdere tempo. Mai”.

Marco ammette che gli piacerebbe lavorare a versioni in altre lingue di Due Vite per abbracciare il pubblico europeo che, dopo l’Eurovision, lo attende in una intensa tournée che va a potenziare una carriera dalle ambizioni internazionali, iniziata proprio grazie alla sua prima partecipazione. Rispetto a quella esperienza, afferma:

“Sono molto soddisfatto anche del mio miglioramento in inglese, fortunatamente posso dire discorsi di senso compiuto quest’anno. L’aspettativa che avevo è già confermata, mi sto divertendo finalmente rispetto a 10 anni fa, quando avevo un po’ più di pressione. Lo sto vivendo come ho vissuto Sanremo di quest’anno. (…) Sono più grande, ho capito cosa volesse dire un palco come quest0, me lo sto vivendo in un modo completamente diverso, Liverpool dà energia, è la casa dei Beatles”.

Si dice contento anche del ‘tappeto turchese’ (ossia come chiamano il red carpet all’Eurovision) dove ha avuto modo di constatare l’interesse della stampa estera per il significato della canzone e di intrattenersi con alcuni colleghi, compresi quelli di San Marino, i Piqued Jacks:

“Sono tutti divertenti, molto simpatici. Eravamo contenti di essere nello stesso posto e anche un po’ di spalleggiarci. Hanno fatto un po’ di battute. ‘Quest’anno forse San Marino voterà l’Italia‘ hanno detto (…) A me del voto interessa relativamente. Mi interessa di stare bene, di divertirmi, le vittorie sono dei televoti o dei voti, etc, ma la cosa più importante è star bene anche con la carriera che stai facendo”.

Forse è anche per questo motivo che non ha chiesto a blasonati colleghi o ad influencer aiuti per il televoto dall’estero. Tradendo un pizzico di imbarazzo, dice:

“Sono completamente inesperto. Qualcuno privatamente mi ha scritto, come Laura Pausini, facendomi l’in bocca al lupo (…) Bè però non è che gli vado a chiedere…”

Marco Mengoni si esibirà sabato 13 maggio nella prima parte della finale dell’Eurovision Song Contest.

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