L’accusa a Blanco per aver danneggiato il palco del Teatro Ariston durante il Festival di Sanremo 2023 potrebbe concludersi con un nulla di fatto. La Procura di Imperia ha infatti chiesto l’archiviazione nei confronti del cantante; la richiesta è stata depositata e l’accusa di danneggiamento aggravato della scenografia dovrebbe quindi venire meno.

“C’è stata una risposta della Rai, Amadeus è stato ascoltato dalla Digos di Milano e sulla base delle giustificazioni fornite, riteniamo che il fatto si possa archiviare“

è quanto comunica – si legge su Ansa – il procuratore di Imperia, Alberto Lari. Il fatto risale all’8 febbraio scorso, quando Blanco, ospite a Sanremo, prese a calci “l’isola delle rose”, allestita per lui sul palco, dopo qualche problema alle cuffie riscontrato durante l’esibizione. Una reazione che scatenò il pubblico presente all’Ariston, che iniziò a fischiare, e soprattutto il Codacons, che presentò un esposto alla Procura di Imperia, chiedendo di procedere legalmente contro Blanco (sulla base dell’art. 635 del codice penale, che prevede la reclusione da uno a cinque anni per il danneggiamento di beni e oggetti in occasione delle manifestazioni pubbliche) e anche contro la Rai (accertando eventuali complicità).

A tre mesi dall’inizio delle indagini, la notizia della richiesta di archiviazione del caso da parte della Procura di Imperia è stata accolta con stupore dall’associazione, che ha già fatto sapere che presenterà opposizione:

“Non condividiamo la richiesta di archiviazione. Anche a seguito di quanto emerso dopo i fatti e delle evidenze secondo cui non si sarebbe trattato di una scena concordata con la Rai, ma di una vera e propria esplosione di rabbia da parte dell’artista. Crediamo ci siano tutti gli estremi per proseguire l’inchiesta e accertare i fatti dinanzi al Tribunale, e per questo presenteremo formale opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dalla procura”.

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