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Cucine da Incubo 9: Cannavacciuolo ricomincia il viaggio dal ristorante ‘L Civel di Casalbeltrame (Novara)

di Roberto Mallò

02/04/2023 - 19:35

Cucine da Incubo 9: Cannavacciuolo ricomincia il viaggio dal ristorante ‘L Civel di Casalbeltrame (Novara)
Cucine Da Incubo 9
Cucine Da Incubo 9

Sette ristoranti sull’orlo del precipizio sono i protagonisti della nona stagione di Cucine da Incubo. Ancora una volta, Antonino Cannavacciuolo andrà quindi in giro per l’Italia per aiutare ristoratori in visibile difficoltà, tra Grottaferrata (Roma), Misilmeri (Palermo), Cologno Monzese (Milano), Colle Val d’Elsa (Siena), Bogliasco (Genova), Porto Cesareo (Lecce) e Casalbeltrame (Novara). Il viaggio dello chef partirà proprio dall’ultima località, ossia dal ristorante ‘L Civel, al centro della scena nella prima puntata, in onda questa sera su Sky Uno alle 21.15.

Cucine da Incubo 9: ‘L Civel

‘L Civel si trova a Casalbeltrame, comune di meno di mille abitanti in provincia di Novara. Si tratta di un ristorante a conduzione familiare, che ha rischiato di chiudere a causa di una diatriba ‘incendiatasi’ tra i fornelli e sconfinata poi tra le mura di casa. A rilevarlo, nel 2007, sono stati Giovanna e Paolo, i quali avevano come principale intento quello di garantire un futuro sereno alle loro tre figlie: Melissa, Stefania e Micaela.

Il ‘sogno’ è stato però frantumato da una serie di eventi: ad esempio Stefania, dopo il diploma all’istituto alberghiero, ha lavorato nel ristorante insieme al compagno chef. Quando quest’ultimo ha deciso di andar via, la ragazza non ha più voluto lavorarci a tempo pieno. Anche Melissa e Micaela hanno cercato un altro lavoro lontano dal locale per staccarsi un po’ dall’ambiente familiare. Il comune denominatore delle decisioni prese dalle tre ragazze è stato l’atteggiamento di Giovanna, convinta di essere l’unica in grado di mandare avanti, come si deve, ‘L Civel.

Tuttavia, nell’ultimo periodo, Giovanna ha incominciato ad avvertire un po’ di stanchezza e, non accettando nessun tipo di consiglio, ha perso le speranze sul futuro del ristorante. Ragion per cui le figlie e la nipote Rossella, impiegata in sala, sono convinte che potrebbero fare svoltare l’attività di ristorazione, se solo avessero più spazio. Una situazione che coinvolge anche Paolo, che però non vuole prendere alcun tipo di posizione.

Per motivazioni diverse, tutti quanti hanno chiesto quindi l’aiuto dello Chef Antonino Cannavacciuolo perché famiglia de ‘L Civel le cose non possono andare avanti così.

‘L Civel: com’è oggi, dopo Cucine da Incubo

Siamo andati a vedere cosa sta succedendo al ristorante dopo l’intervento della trasmissione. I pareri attuali su ‘L Civel, dando un’occhiata alle recensioni su TripAdvisor e Facebook, sono ancora oggi molto discordanti, tra chi ne tesse le lodi e chi, invece, si lamenta per un servizio ritenuto poco adeguato.

“Sempre una conferma, piatti di ottima qualità e proprietari gentili ed accoglienti. Rapporto qualità prezzo adeguato alla qualità delle materie prime. (Marzianonis 73, marzo 2023)”.

Unico tavolo della sala il nostro, da subito si rilevano sottopiatti in paglietta o fac simile quindi difficilmente pulibile, menù ritoccato in aumento a mano. Una stagnante puzza di fritto che è diventata disastrosa dopo un’ora. Erano secoli che non si vedeva una tale cortina di olio esausto! Per mangiare in 8 é accaduto che la cucina non fosse in grado di presentare le portate in modo univoco. Quindi ognuno ha mangiato in solitudine alla spicciolata. L’ultimo ad essere potenzialmente servito dopo 70 minuti dall’ordine ha abbandonato la compagnia per cenare altrove. Pagando comunque la portata non consumata correttamente. Allora il presunto chef/titolare anziché umilmente chiedere scusa per la propria inefficienza ha rincorso l’ospite al di fuori del locale aggredendolo verbalmente. Va da sé che mai più in questo tremendo locale. (Riferimento, gennaio 2023)”.

Cena in 10. Praticamente ognuno ha ordinato qualcosa di diverso. Tutto ottimo, abbiamo dovuto attendere un po’ a causa delle scelte “diversificate” . Ne è certamente valsa la pena. Consigliato. (Marco, gennaio 2023″).

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