28
marzo

I Cacciatori del Cielo: Giuseppe Fiorello protagonista del docu-film di Rai1 per il Centenario della costituzione dell’Aeronautica Militare

Giuseppe Fiorello - I Cacciatori del Cielo

Giuseppe Fiorello - I Cacciatori del Cielo (US Rai)

Il Centenario della costituzione dell’Aeronautica Militare, avvenuta il 28 marzo 1923, raccontato da Giuseppe Fiorello. Domani sera, in prima serata su Rai1, andrà infatti in onda I Cacciatori Del Cielo, docufilm in cui l’attore vestirà i panni del militare Francesco Baracca, l’uomo a comando della 91ª Squadriglia, la Squadriglia degli assi, con il maggior numero di vittorie aeree tra i piloti italiani della Grande Guerra. Una produzione Anele con Luce Cinecittà, in collaborazione con Rai Documentari, diretta da Mario Vitale. La parte fiction è arricchita da una serie di “interviste ricostruite” ai protagonisti della storia interpretati dai rispettivi attori, materiali di repertorio, sia foto che filmati d’epoca, e animazioni originali.

I Cacciatori del Cielo: trama e anticipazioni

La storia prende il via nel 1915, anno in cui Francesco Baracca (Giuseppe Fiorello), Pier Ruggero Piccio (Luciano Scarpa) e Bartolomeo Piovesan (Andrea Bosca) si trovano a dover vivere insieme nel campo di aviazione di Santa Caterina, vicino ad Udine, sede del primo reparto aerei da caccia e del Comando Supremo. Nonostante la loro differente estrazione sociale, i tre diventeranno grandi amici e si daranno supporto a vicenda nel corso dei vari raid aerei austroungarici che riusciranno a fronteggiare con le invenzioni del meccanico Piovesan. Innovazioni grazie alle quali lo stesso Baracca, il 7 aprile 1916, otterrà la prima vittoria italiana nella storia dell’Aereonautica, diventando un’icona (insieme allo stemma del suo aereo, il Cavallino rampante).

Un successo che porterà alla nascita della 91ª Squadriglia, con a capo Baracca e specializzata nelle missioni più delicate ed insidiose. Operazioni militari che subiranno una battuta d’arresto in seguito alla disfatta di Caporetto, che indurrà gli uomini a lasciare il campo di Santa Caterina per trasferirsi sul campo di aviazione di Quinto (Treviso), e che avranno l’epilogo definitivo il 19 giugno 1918 quando, a soli trent’anni (Fiorello che lo interpreta ha 54 anni!), Baracca perderà la vita nel corso di una missione sul Montello, durante la Battaglia del Piave. Un evento in grado di commuovere tutta Italia, dedita all’uomo che aveva ottenuto, insieme a Piccio, la medaglia al valor militare.

Andrea Bosca e Giuseppe Fiorello (US Rai)

Andrea Bosca e Giuseppe Fiorello (US Rai)

Nel cast del docu-film, oltre a Luciano Scarpa e Andrea Bosca, scelti per interpretare Pier Ruggero Piccolo, ossia il futuro primo Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, e il meccanico Bartolomeo Piovesan, che non è mai realmente esistito, c’è anche l’attrice Claudia Vismara: suo è il ruolo di Norina Cristofoli, giovane cantante lirica di Udine, bella, timida, ma determinata, che vivrà un’intensa e breve storia d’amore con Francesco. Inoltre, Ciro Esposito sarà Fulco Ruffo di Calabria, mentre Enzo Garramone il Re Vittorio Emanuele III. Rodolfo Corsato si calerà nelle vesti di un Colonnello dell’Esercito Italiano; infine Patrizia La Fonte e Paolo Rozzi interpreteranno i genitori di Baracca.

Il mio obiettivo principale è stato fin da subito quello di cercare di affrontare questo racconto storico della nascita dell’Aeronautica Militare come arma indipendente, non attraverso una facile celebrazione di avvenimenti storici della Grande Guerra, ma puntando il focus sulle vicende umane e famigliari di un pioniere del volo come Baracca. Attraverso le sue emozioni, i suoi sentimenti, le sue paure, ho cercato di restituire un racconto appassionante, ma allo stesso tempo sincero ed emotivo. In questo senso è stato fondamentale il lavoro svolto insieme agli attori per riuscire a donare tridimensionalità e carattere ai personaggi partendo dalla figura simbolo di Francesco Baracca per arrivare a quelle del Capitano Pier Ruggero Piccio e della cantante lirica Norina Cristofoli

ha fatto sapere il regista Mario Vitale durante la presentazione della fiction. Una figura, quella di Baracca, da ricordare: a suo nome, nel 1926, venne inaugurato a Lugo di Romagna il Museo Francesco Baracca, trasferito poi nel 1993 nella sua casa natale, che ospita anche il Caccia originale su cui ha conseguito la sua 30ª vittoria, lo SPAD VII S2489. Nella sua carriera, seppur breve, in Aeronautica, Baracca ottenne infatti trentaquattro vittorie nei combattimenti aerei, ragion per la quale si è imposto rapidamente nell’immaginario collettivo come un vero e proprio eroe nazionale.

Claudia Vismara e Giuseppe Fiorello (US Rai)

Claudia Vismara e Giuseppe Fiorello (US Rai)

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