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Don Backy ‘spietato’ su Luigi Tenco: «Lui si è tolto la vita, non io. Non ammetto che qualcuno mi impedisca di continuare il mio destino»

Fabio Fabbretti

di Fabio Fabbretti

21/03/2023 - 15:00

Don Backy ‘spietato’ su Luigi Tenco: «Lui si è tolto la vita, non io. Non ammetto che qualcuno mi impedisca di continuare il mio destino»

“Fermare il Festival di Sanremo per la morte di Luigi Tenco? No, ne va della mia carriera”. Pensò questo, nel 1967, Don Backy, in gara nell’edizione della kermesse segnata dal suicidio dell’artista piemontese. Il cantautore de L’immensità, ospite a Oggi è un Altro Giorno, ha ripercorso quei giorni e ribadito con estrema fermezza (e anche freddezza) la sua posizione in merito al tragico evento.

“Per un ragazzo come te, una tragedia simile, come l’ha vissuta?”

domanda Serena Bortone. Tenco, in gara in coppia con Dalida, si tolse la vita dopo la prima serata del Festival. Don Backy racconta che “i sentimenti erano contrastanti perché lì si erano formate due fazioni”, ovvero chi preferiva interrompere Sanremo e chi invece voleva continuare. Alla fine prevalse quest’ultima “corrente”, della quale Don Backy faceva fermamente parte:

Io ero fra quelli che avrebbero voluto continuarlo, c’ho anche la mia motivazione per cui avrei voluto questo. Se lui fosse venuto da me quella sera e mi avesse detto ‘ho questa intenzione (di togliermi la vita, ndDM)’, io l’avrei legato al letto, assolutamente dissuaso… Ma se lui prende una decisione, che è una sua decisione autonoma, senza consultarmi, senza venirmi a dire ‘ho intenzione di fare questo’, io che ho legato a quella canzone (L’immensità, ndDM) il mio futuro non ammetto che qualcuno intervenga per bloccare quella che è la mia decisione di continuare a vivere e andare avanti, con la sua decisione invece di farla finita lì. No, tu puoi farlo quando ti pare ma non cercando di impedire a me di continuare il mio destino.

Della serie: “Lui si è tolto la vita, non io”. Posso dirti che è un ragionamento un po’ spietato?, ribatte un po’ sorpresa la conduttrice.

“E’ un ragionamento semplicemente logico, non è spietato (…) Ripeto: il mio destino è legato a questa canzone, si è dimostrato nel tempo (…) Avrei dovuto rinunciare a una chance

ribadisce Don Backy. “Siamo un Paese libero, io non condivido questo ragionamento, lo trovo un po’ spietato, un po’ forte”, chiosa la Bortone.

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11 commenti su "Don Backy ‘spietato’ su Luigi Tenco: «Lui si è tolto la vita, non io. Non ammetto che qualcuno mi impedisca di continuare il mio destino»"

  1. Don Backy è sempre stato uno che non le ha mai mandate a dire. Ha messo sempre la sua faccia e qualche volta ha anche pagato di tasca sua. Dice bene, non è cinismo è solo oggettività. Di questi tempi invece con l'ossessione della "solidarietà tout-court" sbandierata da una certa parte politica non si possono esprimere le proprie idee sennò si viene tacciati di eresia. Purtroppo.