“Benedetta Primavera è un varietà che mi sta addosso senza costringermi a parlare del passato”. Parola di Loretta Goggi. Eppure il passato rappresenta gran parte di Benedetta Primavera, almeno della prima puntata. Continui richiami e troppe teche Rai, un po’ per omaggiare l’ospite di turno, un po’ per ricordare quello che è stato e non c’è più, fanno dello show un viaggio all’interno del mondo dello spettacolo senza alcun parallelo tra ieri e oggi. La showgirl torna con una trasmissione tutta sua dopo trent’anni e da lì sembra ripartire.
“Non è un programma autocelebrativo” è stata un po’ la premessa che ha accompagnato l’attesa di Benedetta Primavera. La resa, però, dice altro perché la Goggi finisce di fatto per celebrare la sua carriera: con Heather Parisi rievoca i fasti di Fantastico e della loro “pseudo” rivalità, con Marco Giallini rifà uno sketch – esageratamente lungo – de La Freccia Nera che la vide attrice nel 1968, con Chiara Francini accenna le sue canzoni e ricorda il Festival di Sanremo da lei condotto (prima donna nella storia al timone della kermesse canora, nel 1986). Ma questo, se vogliamo, era prevedibile; d’altronde, Benedetta Primavera esiste per quello che Loretta è stata.
Buone ma tradite intenzioni a parte, lo show ha una grande pecca: si parla troppo e ci si esibisce poco. Inoltre, spazia da un ospite e argomento all’altro senza che ci sia un chiaro filo conduttore a definire la serata. E se ad ammazzare i tempi morti ci pensano le imitazioni registrate (poco incisive quelle di Ursula Von Der Leyen e Guillermo Mariotto, più divertente quella della Regina Elisabetta II che dal Paradiso non rimpiange “Fuckingham Palace”), Luca e Paolo non riescono a fare da collante ai vari momenti della puntata, che raggiunge il picco di noia durante il triste quiz che Bizzarri conduce con le concorrenti Goggi e Francini. Il tutto mentre chi è del mestiere, Flavio Insinna, si dimena a fare da scalda-pubblico.
Da segnalare lo spazio Dream Duets, format straniero (di John De Mol) inserito all’interno di Benedetta Primavera, che vede protagoniste di duetti virtuali Mietta con Mia Martini e Anna Tatangelo con Whitney Houston. C’era davvero bisogno di pescare (e pagare) all’estero roba che Paolo Limiti faceva trent’anni fa?
1. Dario ha scritto:
11 marzo 2023 alle 06:24