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Raoul Bova e Maria Chiara Giannetta a DavideMaggio.it: «In Buongiorno Mamma 2 c’è la forza, il coraggio di ritrovarsi e la pazienza… perché Anna torna»

Fabio Fabbretti

di Fabio Fabbretti

14/02/2023 - 14:14

Raoul Bova e Maria Chiara Giannetta a DavideMaggio.it: «In Buongiorno Mamma 2 c’è la forza, il coraggio di ritrovarsi e la pazienza… perché Anna torna»
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Raoul Bova e Maria Chiara Giannetta
Raoul Bova e Maria Chiara Giannetta

Raoul Bova e Maria Chiara Giannetta tornano con Buongiorno Mamma, in prima serata su Canale 5 da domani. Al centro della seconda stagione della serie prodotta da Rti e Lux Vide, sempre la famiglia di Guido Borghi e Anna Della Rosa, in un family drama pieno di sfide e nuovi ostacoli. DavideMaggio.it ha intervistato i due attori per parlare con loro del riscontro ottenuto con la prima stagione, di cosa aspettarsi dalle nuove puntate e non solo.

Dopo due anni, tornate su Canale 5 ad interpretare Guido Borghi e Anna Della Rosa. Buongiorno Mamma ha funzionato molto nella prima stagione, secondo voi perché?

Maria Chiara: “Perché ci sono degli aspetti che appartengono a tutti. La famiglia – noi tutti facciamo parte di una famiglia, siamo nati in una famiglia – è il primo aspetto”.

Raoul: “Ci sono famiglie anche diverse, quella che è stata rappresentata in Buongiorno Mamma è una famiglia piena di storie, di opportunità e i diversi rapporti che si possono avere con i figli. Ci sono storie che vengono raccontate, rapporti difficili che si risolvono, crescita dei figli e soprattutto come potrebbe reagire una famiglia difronte a una disgrazia del genere. Questo è stato molto toccante nella prima serie”.

Il pubblico cosa deve aspettarsi dalla seconda stagione di Buongiorno Mamma?

Raoul: “Nella prima era l’attesa, nella seconda c’è la forza, il coraggio di ritrovarsi“.

Maria Chiara: “La pazienza… perché Anna torna. Non l’avevamo detto (ride, ndDM)!. La pazienza anche di Anna di dover aspettare, di doversi dare dei tempi e non di tornare subito come se niente fosse”.

Maria Chiara, ora sei Anna, una madre in coma; sei stata anche Blanca, una consulente della polizia non vedente. E’ più impegnativo o appagante portare in scena condizioni così delicate?

“Il lavoro di ricerca che si fa per questo tipo di ruoli è molto interessante e amplia un po’ la conoscenza personale, sia a livello di nozioni che a livello emotivo. Quindi è molto interessante la crescita personale che si fa, che poi si cerca di rimandare interpretando questi ruoli. Prima di tutto cresci tu se fai un lavoro di preparazione e di ricerca. E poi, quello che hai imparato, cerchi di dare un giusto punto di vista, cerchi di essere solo un mezzo per far unire questi mondi”.

Raoul, per tutti sei ormai il nuovo Don Matteo. Quanto è importante per te, in tal senso, esserci anche come Guido Borghi?

“Interpretare Don Massimo per me è stato un premio, un piacevole ritorno in una rete con cui non lavoravo da parecchio tempo, ritrovare Maria Chiara (in Don Matteo è il capitano dei Carabinieri Anna Olivieri, ndDM), entrare in quella famiglia m’ha fatto soltanto molto piacere. Però ho lavorato per tanti anni in Mediaset, faccio l’attore, mi piace il cinema, mi piace il teatro, mi piace tutto, quindi credo che una cosa non escluda l’altra. Bisogna tenere aperti gli orizzonti e scegliere i progetti che più ti emozionano”.

Guarderete Buongiorno Mamma 2 o siete tra coloro che non amano rivedersi?

Maria Chiara: “A me non piace, ma non perché non piace, perché è tanto bella l’esperienza che si fa in preparazione, sul set, che poi rivederla è come dire ‘ecco, è finita quell’esperienza’. Però lo vedremo, vedere queste cose è bello soprattutto vederle insieme, in realtà, condividere, perché ti ricordi i momenti del set. Quindi ce lo vedremo insieme. Mando un messaggio sul gruppo (dice indicando la locandina con il cast, ndDM), ufficialmente invito Raoul Bova a vedere la serie insieme”.

Raoul. “Ha deciso (ride, nDM). Io vorrei rivederla perché comunque è bello anche vedere il lavoro che hai fatto e come è uscito. Certo, vederlo insieme è molto più confortante”.

Maria Chiara: “Ti va?”.

Raoul: “Sì, sì!”.

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