13
febbraio

Le Pagelle finali di Sanremo 2023

Mengoni vince Sanremo (Agi per Rai)

Promossi

10 a Marco Mengoni. Era chiamato ad un grande risultato e ha saputo mantenere ogni promessa. Se il brano poteva giocarsela con altri, il mix tra l’interpretazione e il pregresso di carriera gli ha consegnato una vittoria schiacciante. Simply The best.

9 a Lazza. Alla vigilia, il pubblico si divideva in 2: c’era chi non sapeva neanche chi fosse e chi, invece, ascolta incessantemente le sue canzoni. E ora il salto, che non era riuscito dodici mesi fa a Rkomi, è arrivato. Quando nasce un amore

8 a Tananai. E’ stato lungimirante a scegliere di proporsi in una veste completamente diversa rispetto allo scorso anno o al tormentone estivo che l’ha visto protagonista. Il pubblico boccia chi non si evolve. Vado al massimo.

8 a Amadeus. Il conduttore supera se stesso. Ha capito cosa il pubblico cerca e glielo propina senza troppi fronzoli; fondamentale avere puntato tutto sui big in gara. Insuperabile.

7 al Festival di Sanremo 2023. Quando fai quegli ascolti “che je vuoi di’”? Ed obiettivamente c’è da levarsi il cappello. Tuttavia rimaniamo convinti che alcune cose vadano cambiate: il numero dei big, i giovani sacrificati, la serata cover che concorre alla classifica finale, le donne “bellissime e brave” (cit) a rotazione che fanno i monologhi, gli ospiti cheap, il servilismo nei confronti di Fedez… Grande grande grande.

7 a Gianni Morandi. Presenza delicata, positiva, non essenziale ma rassicurante. Uno su mille.

6 1/2 a Rosa Chemical. Trasgressivo ed elegante, provocante e compito, il cantante di Made in Italy si è fatto notare in quel di Sanremo per personalità e per un brano vivace. Scongiurato il rischio clone di Achille Lauro, il cui riscontro mediatico sanremese rimane superiore. Eccessivo e fintamente/inutilmente trasgressivo, lo show con Fedez in finale. Livin la vida loca.

6 ai Cugini di Campagna. Dopo 50 anni di carriera, è arrivato l’esordio sanremese per il gruppo anni 70. E proprio la loro immutabilità rendeva curiosa e rischiosa la loro partecipazione. Sono riusciti, invece, a trovare una cifra coerente. Grazie dei fiori.

6 Ultimo. Diciamocelo: il problema è stata la canzone. Il cantante romano si è dimostrato fortissimo al televoto, il che rimane per lui una buona notizia, ma quando il brano è uno dei tuoi singoli meno forti… Saliró.

Bocciati

5 1/2 a Anna Oxa. Che si trattasse di look, delle canzoni o delle polemiche (un po’ stiracchiate quelle che l’hanno vista protagonista), ci si aspettava di più. Il 25esimo posto sembra comunque immeritato. C’è chi dice è una strega tanto lei se ne frega.

5 a Giorgia. E’ la delusione di questo Festival. Da una campionessa della canzone, che torna dopo 20 anni, ti saresti aspettato i fuochi d’artificio e non una risicata sufficienza che si è tradotta nel sesto posto. Gestita male anche la sua comunicazione festivaliera. Si può fare di più.

4 a Mara Sattei. Nonostante una canzone orecchiabile scritta da Damiano dei Maneskin, su un tema attuale, la sua presenza è passata del tutto inosservata. Colpa di performance non eccezionali e probabilmente di una comunicazione debole. Ma tu chi sei? Che cosa vuoi?

3 a Levante. Quando finisci 23 esima davanti solo ai giovani e Anna Oxa, vuol dire che qualcosa non ha funzionato. Sarà anche perchè sembrava irriconoscibile? Maledetta Primavera.

2 alle letture degli ascolti in conferenza stampa. I dati sono stati super positivi e proprio per questo sfugge il motivo di comunicazioni parziali e confronti che definire azzardati è dir poco. Parole parole parole.

1 a 28 cantanti in gara. Amadeus ha allungato il numero di Big confezionando di conseguenza serate lunghissime. Lo ha fatto in nome della qualità musicale ma proprio in nome di questa qualità non bisognerebbe “sprecarle”. In questo modo, i giovani sono destinati a fare da cuscinetto, trasformandosi in vittime sacrificali per far sì che i big non finiscano ultimi. Ogni scarrafone è bell a mamma soia.



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7 Commenti dei lettori »

1. Marco ha scritto:

13 febbraio 2023 alle 12:57

Per me complessivamente, da 10.
Livello di canzoni alto, con qualcuna che non mi è piaciuta, altre meno ma è il festival e ognuno musicalmente ha i suoi gusti.
Sui 28 cantanti, beh per me possono non essere troppi se si velocizza un po’ di più tutto, nel senso che ogni canzone non dura nemmeno 4 minuti….sono tanti altri tempi che si possono accorciare (certi monologhi, ad esempio…).
Rivedrei il sistema di votazione, perché sinceramente la sala stampa dovrebbe spiegare cosa ha contro Ultimo, vista l’esultanza dell’annuncio al quarto posto e non più in alto…
Infine sulle polemiche, la politica forse deve fare parlare di sè, io non ci ho visto nessun riferimento politico, e ragionando per assurdo, anche se ci fosse stato qualche riferimento, le persone sanno ragionare con la propria testa senza lasciarsi minimamente influenzare.



2. marcov2 ha scritto:

13 febbraio 2023 alle 13:07

Una cosa contro Fedez ci vuole sempre, vedo.
Aggiungo immodestamente i miei voti.
7 Elisa. Si è visto quanto vale nella serata delle cover. Se riesce a farsi dare canzoni migliori di quella dell’anno scorso torna la numero 1.
6 Elodie. Stessa iniziale di Elisa e stessa considerazione, può diventare la numero 1 se la smette di cantare spazzatura.
5 Alla formula di gara. Il televoto pesa troppo bisogna tornare a dare più spazio a giurie tecniche e demoscopiche.
4 Ai parenti. Per evitare accuse di aver favorito il nepotismo argomento sempre più scottante devi invitare gente che spicca, cosa non riuscita ai figli di, sorella di, fidanzata di.
3 Al grosso nome che non ha più niente da dire. I black eyed peas senza energia, i pooh sfiatati, il ramazzotti che si scorda le parole e si arrabbia perché non c’è il gobbo (per canzoni che canti da 30 anni?), il bennato pesce fuor d’acqua, cos’hanno dato?
2 Alla regia e agli autori, mancavano ritmo e originalità.



3. Fed ha scritto:

13 febbraio 2023 alle 13:11

D’accordo su quasi tutto, soprattutto sull’edizione da 7. Uno spettacolo gradevole ma lungi dall’essere una delle migliori edizioni, come vorrebbero far credere gli ascolti. 28 cantanti in gara davvero davvero troppi (diversi nomi evitabili tra giovani e non), canzoni quest’anno più che mai troppo lente e “sanremesi”, ospiti rivedibili.



4. Andrea C. ha scritto:

13 febbraio 2023 alle 14:07

Per me è assurdo che dei politici e loro cortigiani parlino e straparlino del festival volendo imporre le loro ideologie. Credono di essere nostri sovrani quando in teoria sarebbero nostri servitori. Pensassero allo spettacolo che danno loro in parlamento. Almeno il festival crea indotto. Andassero a Sanremo a vedere il clima che si respira quando c’è il festival.

Ho visto circa 40 edizioni, a questa do un 7.
28 canzoni non sono troppe è la durata che è stata eccessiva, soprattutto per la finale (terminate alle 2.40 circa) . Certo, alla fine un paio erano solo zavorra e potevano tranquillamente essere lasciate per strada nel corso delle serate, ma mi sta bene che il festival sia diventano una “rassegna” e non una gara a eliminazione, perciò portiamocele tutte fino alla 5a serata. I giovani hanno avuto molto spazio e il mix con i cantanti “collaudati” ha contribuito a creare un buon clima (vedasi dietrofestival).
Ho trovato alcune canzoni troppo personali e non ricantabili (Grignani, Levante, ecc…) altre mi hanno datto l’impressione di essere state scelte all’ultimo. In particolare per Giorgia e Oxa trattandosi di una rentrée ci voleva qualcosa di più impattante, che lasciasse il segno. Tante canzoni malinconiche (segno dei tempi)
Serata cover, non mi è piaciuta, solo un paio di esibizioni da ricordare (Mengoni, Giorgia/Elisa) e poi da rivedere il regolamento e cambiare il titolo della serata .

I conduttori Amadeus e Morandi sono stati un punto fermo di quest’edizione. Conduzioni sciolta.

p.s. Madame due partecipazioni due ottime esibizioni ! Davvero brava. Non vedo l’ora di rivederla in altri festival di Sanremo.



5. vinny ha scritto:

13 febbraio 2023 alle 20:21

Delusione Giorgia? Con quel pezzo? 10.10 a lei e 10 a Mengoni. Con quelle voci emozionano. E rimangono umili



6. Edoardo Martinelli ha scritto:

15 febbraio 2023 alle 10:50

Mi dispiace per lei ma Anna Oxa é stata l’unica cosa meravigliosa di questo festival di merda.
Mi scusi per la parola ma non ne ho trovate delle altre.
Un festival fatto di voci inutili ed inascoltabili.
Uno spettacolo di parte e sinceramente disgustoso.



7. daniel23 ha scritto:

15 febbraio 2023 alle 18:37

Decisamente troppi 28 cantanti in gara e sicuramente questo eccessivo manipolo di giovani non certo all’altezza che sicuramente tolgono sia spazio allo spettacolo che a qualche nome di sicura caratura.
Ripeto mettere 6 cantanti in gara tra i big mi pare eccessivo visto che gia’ tra i big c’era qualche semisconosciuto!!!
DA RIVEDERE!



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