Per la quinta puntata dell’ottava stagione di Cucine da Incubo, in onda questa sera alle 21.15 su Sky Uno, Antonino Cannavacciuolo si sposta nel sud Italia, precisamente a Roseto Capo Spulico in provincia di Cosenza, dove si trova il “ristorante pizzeria bar” Da Mario, un locale che sembra avere gran bisogno del suo aiuto.
Cucine da Incubo 8: Da Mario
Fondato dal signor Mario, ora è gestito dal figlio Ciro, un cinquantenne che ha sempre vissuto in zona: dopo una gioventù trascorsa in Marina, si è ritrovato costretto a rimboccarsi le maniche e a sostituirsi al padre ormai anziano. In un primo momento si è occupato delle pizze e del forno, poi ha sperimentato tutti i ruoli (a sentire lui – totalmente autodidatta in cucina e geloso dei suoi piatti – il suo luogo ideale è la sala ma, dato che non si fida di nessuno e non ritiene nessuno in grado di essere un buon cuoco, si vede costretto a stare in prima linea in cucina dove, da qualche anno, passa le sue giornate).
Insieme a lui c’è la sorella minore Cinzia, appassionata di ristorazione e tornata da poco a Roseto – carica di progetti e idee – dopo un’esperienza tra studio e lavoro a Napoli. I due fratelli però, pur volendosi molto bene, discutono spesso non trovandosi mai d’accordo né nel quotidiano né negli obiettivi nel lungo periodo e la ragazza, quindi, tende spesso a fare un passo indietro.
Altri membri dello staff sono Rita, la cui ansia di controllo oltre che la sfiducia nelle capacità di chi la circonda prendono spesso il sopravvento; Michele, barese trapiantato in Calabria, che si era offerto come aiuto-cuoco ma è stato presto relegato a preparare panini e insalate; e Domenico, anche lui in sala, che viene sgridato se osa leggere le comande al pass o spostare qualche tavolo per i clienti.
In origine, alla metà degli anni Settanta, il locale era una baracca in cui si offrivano pescato e fritto. Sito su una strada di passaggio, la clientela è spesso stata caratterizzata da gente senza particolari pretese: il ristorante potrebbe riempirsi ma sia la cucina che la gestione passa sotto il controllo di Ciro che non riesce né a tacere né a ridimensionarsi, né evidentemente a tenere tutto sotto controllo. Cannavacciuolo riuscirà a fargli capire come fare?
Da Mario: com’è oggi, dopo Cucine da Incubo
L’unica entusiastica recensione rilasciata su TripAdvisor (dove il locale registra un complessivo 3 su 5) dopo la trasformazione messa in atto dal programma Endemol Shine Italy ci fa pensare di sì e, andando a ritroso, dalle parole deluse dei clienti sembra evidente che i margini di miglioramento erano davvero ampi. Ecco a seguire il commento di oggi, seguito dai “peggiori” del passato.
“Prelibatezze dai gusti semplicemente unici e irresistibili… per i palati dalle pretese “impossibol”… “un “miraggio” non ritornarci !…”(carambaCastrovillari, 6 marzo 2022)
“Se potessi dare punteggio zero, lo darei. Ci siamo fermati in questo posto, perché di passaggio…quale decisione peggiore… Il proprietario poco accogliente, ma tralasciando questo, i cornetti presi per la colazione, erano immangiabili!!!freddi e duri, credo vecchi di più giorni…e nonostante è stato fatto presente e gettati nel cestino dopo il primo morso, il proprietario ha ribadito con indisponenza che fossero della mattina!! Ha poi presentato il conto salatissimo: 2 cornetti andati a male ed un caffè per un totale di € 4,00… Senza parole siamo andati via …perché ad un individuo del genere, cosa vai a dire…poveri turisti!!!! Non vi fermate mai qui!!!” (793graziellab, 6 ottobre 2021)
“Pessimo posto. Poco accogliente… panini imbottiti… di imbottito c’era solo il conto. 7 euro un panino con 3 fette di salame, affettati e formaggi conservati male con evidenti parti scure. Il Panino era duro. 3 panini, 2 caffè, 1 coca 33cl ….25 Euro” (paolomannone, 12 settembre 2021)
“Pranzo pessimo. Mi dispiace veramente ma questa esperienza è stata pessima.! questi non sanno cucinare neanche un piatto di spaghetti al sugo. Io mi vergognerei!” (B580ONleonardoc, 24 agosto 2019)