Agorà fa pagare l’extra. All’interno del programma d’attualità di Rai3, oggi al suo debutto stagionale, è stato inserito uno spazio aggiuntivo di cui, per il momento, non siamo riusciti a cogliere l’utilità. Agorà Extra – questo il titolo del nuovo segmento – non ha infatti fornito elementi inediti tali da differenziarsi dal precedente talk di Luisella Costamagna. Al contrario, è apparso come un riempitivo ancora fuori fuoco.
Il conduttore Senio Bonini, in arrivo da Rainews24, dopo aver ricevuto il testimone dalla padrona di casa ha aperto il suo nuovo spazio con il caso del Gratta e vinci rubato a Napoli. Poi, con un deciso balzo, è passato a raccontare l’ipotetica ripartenza dell’Italia attraverso le notti del liscio in Romagna. “La ripartenza è tale anche dimenandosi su una sedia?“, ha domandato il conduttore, alludendo alle restrizioni che ancora non consentono un pieno ritorno alla normalità. In studio, a discuterne, Maria Latella e Paolo Cirino Pomicino.
Le serate danzerine, dunque, hanno lasciato spazio ad un approfondimento sulla riforma delle pensioni e successivamente ai bonus erogati dal governo. Come contorno al variegato ma insipido menù, un aggiornamento sulle contestazioni dei no vax e un collegamento (ereditato dal precedente talk della Costamagna) con il Salone del Mobile di Milano. Il pot-pourri, a fronte anche di un parterre di ospiti decisamente misero in termini numerici, ha faticato a tenere alta l’attenzione. In ogni caso, buona la prestazione del disinvolto conduttore Bonini, che tuttavia paga lo scotto di essere ancora un volto poco conosciuto al pubblico della generalista (nonostante il suo lavoro al moviolone di Agorà, nella stagione 2017-2018).
All’inizio di quella che si preannuncia una lunghissima e calda stagione, soprattutto per le news legate all’attualità socio-politica, il nuovo segmento necessità di differenziarsi maggiormente dal canonico appuntamento di Agorà, già di per sé piuttosto profilato. Magari con ospiti e collegamenti ad hoc che ne evidenzino maggiormente l’identità. Diversamente rischierebbe di restare un “extra” non richiesto o comunque non necessario.