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luglio

The Handmaid’s Tale: misoginia, fanatismo e integralismo nel futuro distopico della serie cult. La serie completa disponibile su TIMVISION

the handmaid's tale

The Handmaid's Tale

Un futuro che sembra passato ma che racconta il presente, dominato da mostri quali il fanatismo, l’integralismo e la misoginia. E’ questo il mondo distopico di The Handmaid’s Tale, pluripremiata serie nata dall’omonimo libro del 1985 di Margaret Atwood, con 21 nomination agli Emmy Awards 2021, disponibile in streaming su TIMVISION, con la quarta stagione in anteprima esclusiva.

Gli Stati Uniti d’America sono caduti in favore della società di Gilead, uno Stato totalitario, militarizzato e misogino guidato da estremisti religiosi in cui le donne vengono trattate come oggetti di proprietà dello Stato, private di qualsiasi diritto. In particolare, ad essere vessate sono le ancelle, che hanno la colpa di aver peccato e il merito di essere fertili in un mondo ormai distrutto da guerre, terrorismo ed eventi naturali devastanti, dove solo un neonato su cinque nasce sano e in forze. Le ancelle sono considerate utili solo per la procreazione: vivono nella residenza del Comandante, costrette in una schiavitù sessuale giustificata dalla volontà di ripopolare il mondo.

June (una straordinaria Elisabeth Moss), la protagonista, è un’ancella. Una donna un tempo forte e indipendente che si ritrova ora lontana dai suoi affetti (la sua prima figlia le è stata portata via, il suo uomo è in Canada) e costretta a continue umiliazioni. A cominciare dal cambio nome quando conosciamo il personaggio nella prima stagione: Difred, proprietà di Fred, il Comandante a cui è assegnata. Nel corso delle puntate riesce pian piano a rialzare la testa mostrando come talvolta il coraggio e la tenacia possano domare gli eventi avversi. La sua figura è centrale in un racconto in cui non mancano altre donne forti e multisfaccettate come Serena, la moglie del Comandante, personaggio enigmatico che da carnefice inconsapevole è diventata vittima di Gilead. Il tutto è raccontato con uno stile asciutto e precise scelte di regia e fotografia che sottolineano la disciplina e la cupezza di Gilead. Una società che è un grido d’allarme e, allo stesso tempo, un monito per il mondo in cui viviamo che sembra accorgersi di ciò che non va quando è ormai troppo tardi e in cui la paura e il bisogno di speranza offuscano le menti.

The Handmaid’s Tale 4 cambia le prospettive

La quarta stagione, ultima finora prodotta, cambia le prospettive proponendo un vero e proprio capovolgimento di fronte. Ritroviamo Serena e il Comandante trattenuti in Canada mentre June, ferita, è in preda alla fuga insieme ad altre ancelle. La sua sete di libertà sarà finalmente appagata? Nei nove episodi di The Handmaid’s Tale 4 ci sarà più di una svolta nella vita di June mentre uno dei personaggi andrà incontro ad un tragico destino.

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