L’Agcom ha avviato un procedimento sanzionatorio nei confronti della Società Rti in merito al discusso intervento di Vittorio Feltri a Fuori dal Coro. Nella trasmissione di Rete4, giovedì scorso il giornalista aveva sostenuto che i meridionali in molti casi fossero inferiori. E giù polemiche. A far scattare l’azione del Garante, però, non sono state solo le dichiarazioni del direttore – giudicate comunque negativamente – ma anche il comportamento del conduttore Mario Giordano.
“Il Consiglio ha ritenuto che specifici passaggi, nelle modalità di conduzione dell’intervista al Direttore di un quotidiano nazionale, costituiscano una violazione dei principi e degli obblighi del Regolamento di contrasto all’hatespeech“
si legge in un comunicato dell’Autorità, che ha giudicato la violazione “sistematica e particolarmente grave“ ed ha agito nei confronti della società del gruppo Mediaset.
“Nel corso di un’intervista nella quale sono stati espressi giudizi sommari e ingiustificati volti a riproporre stereotipi relativi alla provenienza territoriale dei cittadini italiani, il comportamento del conduttore, ad avviso dell’Autorità, non ha assicurato il rispetto dei principi e delle disposizioni cui devono adeguarsi i fornitori di servizi media audiovisivi e radiofonici soggetti alla giurisdizione italiana nei programmi di informazione e intrattenimento, per assicurare il rispetto della dignità umana e il principio di non discriminazione e contrasto alle espressioni di odio“
ha proseguito l’Agcom in riferimento al colloquio tra Feltri e Giordano. Quest’ultimo, all’indomani della puntata incriminata, aveva precisato di non condividere il pensiero espresso dal direttore sui meridionali. E lo stesso Feltri, sostenendo di essere stato strumentalizzato, aveva puntualizzato (gettando ulteriore benzina sul fuoco) di essersi riferito ad un’inferiorità economica e non antropologica.
Ma nella nota del Garante si legge ancora:
“Le violazioni riscontrate, peraltro oggetto di una comunicazione anche da parte del consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, nel rispetto della separazione di responsabilità e di funzioni, sono state valutate dall’Autorità particolarmente gravi, anche in ragione della circostanza che gli episodi di ripetuta discriminazione e valutazione stereotipata nei confronti di gruppi di cittadini sono avvenuti nell’ambito di un dialogo tra due giornalisti tenuti, per altro verso, al rispetto delle norme e attribuzioni dell’Ordine. In conclusione, in considerazione della circostanza che la trasmissione è già stata oggetto di accertamento della violazione del Regolamento nel mese di marzo per infrazioni contestate già nel luglio 2019, e che in quella sede si è convenuto sulla necessità di continuare a monitorarne l’andamento, l’Autorità ha giudicato la violazione sistematica e particolarmente grave e ha avviato pertanto nei confronti della società Rti un procedimento sanzionatorio ai senti dell’art. 7 comma 2 del regolamento“.
1. Carlo ha scritto:
25 aprile 2020 alle 20:47