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«Pick Up: Storie a 45 giri» nel mattino di Rai 1. Conducono Metis Di Meo e Umberto Broccoli
di Gabriele Pendola
08/06/2017 - 12:00
Novità dall’ammiraglia. A pochi giorni dalla partenza di UnoMattina Estate e del nuovo format Quelle Brave Ragazze, nel mattino di Rai 1 c’è ancora spazio per qualche ‘cambio tattico’, a stretto giro di posta. Da lunedì 12 giugno 2017, tra le 11.05 e le 11.30, a guidare un nuovo segmento intitolato “Pick Up: Storie a 45 giri” ci saranno Umberto Broccoli e Metis Di Meo.
Per sostituire lo spazio lasciato libero da Tempo e Denaro di Elisa Isoardi, inizialmente, insieme al professore era stata scelta Benedetta Rinaldi che con Broccoli aveva già guidato la seconda parte di UnoMattina Estate nella scorsa stagione. Ma la giornalista romana non ci sarà: per lei, in seguito alla mancata conferma di Mia Ceran, dovrebbero aprirsi le porte di Estate in Diretta.
Ad affiancare Broccoli, dunque, troveremo un volto già noto ai fedelissimi della mattina di Rai1, Metis Di Meo, dal 2012 inviata di Storie Vere e fino a un paio di stagioni fa anche di UnoMattina e A Conti Fatti. Oggi sul finire di UnoMattina sono stati proprio il professore e la sua nuova ‘allieva’ ad annunciare il debutto di Pick Up, rubrica che si occuperà di raccontare le storie nascoste dietro ai grandi successi della canzone italiana (e non solo), sulla scia di un detto francese, come ricorda Broccoli, “dalle piccole cose si fa la grande storia“.
Rimanendo in tema musicale, troverà finalmente pace ‘il valzer dei conduttori’ per i contenitori del daytime del primo canale?
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2 commenti su "«Pick Up: Storie a 45 giri» nel mattino di Rai 1. Conducono Metis Di Meo e Umberto Broccoli"
Il punto di
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Il Punto di Davide Maggio
alberta dice:
Trasmissione rai uno PICK UP BROCCOLI : eccellente - Di Meo: scarso
giacomospartano dice:
Per la prima parte del mattino di Raiuno, coppia al debutto insieme, ma non certo nuova alla Tv del mattino. Due giornalisti di lungo corso, molto bravi entrambi. Sul nuovo programma, in onda subito dopo, tutto al femminile Staremo a vedere, certo che sono davvero in tanti a condurre. Questo quasi mai è un bene,soprattutto per un programma nuovo, al quale il pubblico si deve affezionare.