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gennaio

UN PASSO DAL CIELO 3: IL CARISMA DI TERENCE TIENE IN PIEDI IL GIOCO

Un Passo dal Cielo - Terence Hill

Un Passo dal Cielo - Terence Hill

Squadra vince non si cambia (o quasi). Questo il motto per la terza stagione di Un passo dal cielo, che serve la stessa ricetta già messa a punto negli anni precedenti, ma senza stancare. I bei paesaggi e le storie a metà tra il giallo e l’avventura riescono ancora a fare una straordinaria presa sul pubblico, con la complicità indispensabile del carisma di Terence Hill.

Un Passo dal Cielo 3: qualche new entry ma nessun cambiamento

La storia riprende proprio dove era finita la seconda stagione. La guardia forestale Pietro ha appena salvato Natasha dal brutto giro di prostituzione in cui era finita, ma ora a lei hanno rapito il figlioletto. Ecco quindi che si presenta una nuova impresa, legata come sempre anche alle indagini del commissario napoletano Nappi. Rispetto a Don Matteo, sempre più noioso e ripetitivo, Un passo dal cielo offre a Terence Hill la possibilità di essere più in sintonia con i personaggi del suo passato cinematografico: il suo Pietro è un uomo duro che, udite udite, nell’ultima puntata ha addirittura avuto un breve scontro con il cattivo di turno.

Enrico Ianniello (il vicequestore Nappi) è inoltre un ottimo coprotagonista, molto più svelto e pronto alla battuta dei vari comprimari che si sono avvicendati in Don Matteo, capace di reggere la scena anche da solo e interprete di molti duetti divertenti (come quello che apre la puntata, prima ancora della sigla) con il suo sottoposto Gianmarco Pozzoli. Poco importa se la sua storia risente (e risentirà) dell’abbandono di Gaia Bermani Amaral, sostituita dalla bella ma insignificante Rocio Munoz Morales (che ci ‘delizierà’ anche a Sanremo, info qui), perchè in fondo il suo scopo è quello di offrire una piacevole alternativa comedy alla drammatica trama principale.

Apprezzabile anche la continuità con la scorsa stagione: la vicenda di Natasha era da subito sembrata più tesa e appassionante rispetto ai casi di puntata del primo anno, che ricordavano un po’ troppo i gialli da paese su cui indaga Don Matteo, personaggio che comunque Hill non riesce fino in fondo a scrollarsi di dosso, complice anche la sua parlantina sempre lenta e pacata (ma perchè non è stato più doppiato da Michele Gammino ?).

Pur riutilizzando schemi già noti e con novità davvero insignificanti, Un Passo dal Cielo 3 ha tutte le carte in regola per regalare serate di piacevole intrattenimento.



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6 Commenti dei lettori »

1. Filippo ha scritto:

14 gennaio 2015 alle 18:35

Ho visto le puntate di giovedì scorso… e onestamente sono rimasto parecchio deluso.
La presenza inutile della fidanzata di Raul Bova e la sua recitazione sono imbarazzanti…. lei dovrebbe far ridere ma…. no comment
trama prevedibile….
Spero nelle prossime puntate ma ho seri dubbi che ci sia un miglioramento.



2. Fabio ha scritto:

15 gennaio 2015 alle 22:51

Delusione totale!!! Triste inserimento della cretinetta che dovrebbe andare a fare la lavapiatti in qualche trattoria di campagma! Trama assurda, scontata e noiosa. Terence sempre simpatico e capace, rispetto alla sua carriera, ma attorniato da incapaci, ad ecceione di Salvi, ‘Huber’, Ricciarelli.
Fabio



3. sona ha scritto:

16 gennaio 2015 alle 13:49

Sono d’accordo sul fatto che Enrico Ianniello sia un ottimo coprotagonista, probabilmente il più abile a reggere il gioco anche da solo tra quelli affiancati a Terence Hill, ma sinceramente pensate che il suo personaggio possa essere danneggiato dall’uscita di Gaia Bermani Amaral? Davvero pensate che in quanto a recitazione e “delizia” sia meglio di questa qui nuova? Silvia era un personaggio estremamente piatto e tedioso, non aveva assolutamente nulla da dire. Tanto che mancava continuamente dalle puntate, della seconda stagione metà l’ha passata al polo sud (o quello che era) con il palestrato. Senza contare che quello che si dice di lei oggi nelle puntate è tutto vero. Silvia davvero l’ha tradito (offscreen peraltro… vabbè), gli ha preferito l’altro tizio, s’è fatta mettere incinta, ecc…
Il personaggio che funzionava veramente insieme a Vincenzo era Astrid (Miriam Leone). E infatti Eva è la nuova Astrid (e somiglia anche ad Azzurra di Che dio ci aiuti, se vogliamo essere onesti).
Potete pure trovarla “insignificante”, ma almeno il suo personaggio è scritto con un guizzo di vita in più di Silvia.



4. anna ha scritto:

16 gennaio 2015 alle 16:45

fiction banale, scontata e noiosa. Ma davvero gli autori pensano che possa piacere/interessare agli italiani? Pietro è saccente e presentuoso. Huber è ridicolo. L’unico simpatico è Vincenzo



5. anna ha scritto:

16 gennaio 2015 alle 16:46

Ma davvero gli autori pensano che possa piacere/interessare agli italiani? Pietro è saccente e presentuoso. Huber è ridicolo. L’unico simpatico è Vincenzo



6. Fra X ha scritto:

9 febbraio 2015 alle 21:26

Grande Terence! Oltre 50 anni nel mondo dello spettacolo e non sentirli! ^^
Caso curioso che la serie abbia guadagnato spettatori mano a mano con le stagioni! °_O



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