Ora in tendenza
Sandokan, un racconto moderno che vince la sua scommessa
di Stefania Stefanelli
02/12/2025 - 10:32
© Boom PR / Erika Kuenka
4 /5
Un Can Yaman in grande spolvero ha offerto ieri sera su Rai 1 la sua migliore performance registrata finora: l’attore turco si è messo completamente al servizio di Sandokan, un personaggio iconico per il pubblico italiano, che con lui ha trovato una nuova vigorosa identità.
Inutile fare paragoni con la versione originale interpretata da Kabir Bedi, che il pubblico di oggi difficilmente potrebbe apprezzare: risale a quasi cinquant’anni fa, quando gli sceneggiati erano tutta un’altra cosa rispetto alle grandi produzioni internazionali di oggi. A quanti ne sentono struggente la nostalgia consigliamo di recuperarla immantinente su Rai Play, e amen.
La serie Lux Vide è un prodotto del nostro tempo, che ha il merito di far conoscere alle nuove generazioni una storia epica ispirata ai romanzi di Emilio Salgari, presente nelle narrazione nei panni del mozzo della compagnia di Sandokan, che ne trascrive le avventure praticamente live. Un espediente poetico, che aggiunge quel tocco in più.
Il grosso del lavoro, però, sta nelle scene d’azione vivaci e adrenaliniche che coinvolgono il protagonista e la sua ciurma, nonché i loro nemici. Scene ben dirette che mixano pathos e intrattenimento, perchè la serie ha un tono a volte drammatico e altre scanzonato, soprattutto quando in scena ci sono insieme Sandokan e il fratellino Yanez (Alessandro Preziosi).
Lo sforzo produttivo è evidente. Il cast variegato e multietnico funziona, nonostante l’acerba Alanah Bloor con la sua Marianna; la fotografia racconta bene la scenografia naturale – Thailandia, Madagascar e Calabria – e abbraccia la grandezza degli spazi e della storia; l’effetto pecionata da ricostruzioni al computer, poi, è per fortuna sventato.
La scommessa, stando almeno alla prima puntata, è vinta. Ed è promossa anche la storica sequenza del ferimento in volo della tigre, che, al netto di tutti i cambiamenti apportati rispetto al passato, era il marchio di fabbrica da preservare.
Tags