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Il nuovo Matlock è un gioiellino
di Stefania Stefanelli
04/08/2025 - 17:19
© CBS / Sonja Flemming
3.8 /5
Non sarà la psicopatica Annie Wilkes di Misery non deve morire, ma il nuovo personaggio di Kathy Bates una mente contorta e vendicativa ce l’ha eccome. Solo che la nasconde dietro l’aspetto dell’amabile ed innocua vecchietta, riuscendo così ad alleggerire il clima agguerrito che aleggia nella serie Matlock.
Una serie lunga diciannove episodi – Paramount+ ne rilascia due ogni domenica – che è stata già rinnovata per una seconda stagione da CBS, e non poteva che essere così. Il mix di procedural drama e commedia è vincente e quel tocco retrò, dato dai continui e palesi richiami all’omonima serie anni ’80 con Andy Griffith, fa il resto.
Kathy Bates brilla in questa serie ispirata ad un cult anni ’80
Ogni appuntamento ha un caso di puntata da risolvere, nel quale l’apporto dell’ultrasettantenne Madeline Matlock è fondamentale. La donna, presentatasi in un importante studio legale di New York come una vedova indigente che ha bisogno di tornare a lavorare per mantenersi, riesce a convincere i vertici con le sue intuizioni e la sua capacità di empatizzare con i clienti, ma nasconde un grande segreto.
Ricca, ricchissima e dotata di qualunque ritrovato informatico, Matty in realtà vive con il marito e il nipotino in una sontuosa villa e lo scopo della sua vita è scoprire chi, tra gli avvocati senior dello studio, ha contribuito alla morte di sua figlia, tossicodipendente.
La sua indagine, piena di rivelazioni a sorpresa e corredata dall’immancabile lavagna con foto e collegamenti che lei osserva e aggiorna di continuo, intrattiene con la grazia tipica dei prodotti della migliore tradizione della tv generalista.
Ma, lungi dall’essere antiquata, affronta temi validi ed attuali come le molestie sul lavoro, gli errori giudiziari e le class action, con il coinvolgimento di numerosi altri personaggi ovvero Olympia (Skye P. Marshall), Julian (Jason Ritter), Howard (Beau Bridges), Billy (David Del Rio) e Sarah (Leah Lewis).
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