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Stucky 2 ci sarà?
Ancora nessuna conferma dalla Rai sulla seconda stagione, ma c'è di che sperare
di Stefania Stefanelli
04/12/2024 - 21:40
Stucky è stato un esperimento gradevole e ben realizzato. Ha offerto al pubblico italiano un tipo di visione diversa dal solito, con una prima serata più breve e un’indagine stile tenente Colombo, con il colpevole svelato fin dall’inizio. Tuttavia, mentre la prima stagione si conclude su Rai 2, non ci sono conferme sulla realizzazione della seconda, e il pubblico non sa se ritroverà l’ispettore interpretato da Giuseppe Battiston.
Dal momento che l’attore difficilmente si tirerebbe indietro dinanzi alla possibilità di tornare a vestire i panni del protagonista, e considerato che ci sono ancora diversi romanzi di Fulvio Ervas ai quali attingere per le trame, grossi dubbi su un rinnovo non dovrebbero esserci.
Tanto più che gli ascolti si sono rivelati positivi. E’ vero che l’8% raggiunto all’esordio non è stato più replicato, con un andamento dapprima calante e poi in ripresa che ha portato i primi cinque appuntamenti a registrare una media del 7.4%. Ma è proprio questa media a far sperare, perchè ben superiore a quella sulla quale si è andata stabilizzando Rai 2 negli ultimi tempi.
Non resta dunque che sperare nella giusta decisione da parte dell’azienda pubblica. E, nell’attesa, i fan di Stucky potranno consolarsi con il film nel quale Battiston lo ha interpretato per la prima volta: mercoledì prossimo, come se fosse parte della serie, andrà in onda alle 21.20 su Rai 2 Finchè c’è prosecco c’è speranza, diretto nel 2017 da Antonio Padovan. Ecco a voi la trama.
Finchè c’è prosecco c’è speranza: la trama
Il conte Desiderio Ancillotto è un importante proprietario di un vigneto sulle colline di Conegliano: lavora e cura la sua terra senza l’uso di pesticidi. Un giorno l’uomo si toglie la vita, ma ciò non lo sottrae dalle indagini che lo legherebbero a misteriosi omicidi di persone che lavoravano proprio presso quel cementificio che lui riteneva responsabile dell’inquinamento della sua terra. A cercar di far chiarezza giunge Stucky, un placido ispettore di origine persiane: per lui non sarà facile trovare il bandolo della matassa.
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Paolo Rambaldi dice:
Io ho trovato questa serie un po' deludente. Non ho letto i romanzi di Fulvio Elvas, ma homtrovato le puntate troppo brevi. La parte iniziale che mostra il delitto dura solo un paio di minuti, mentre sarebbe interessante conoscere meglio il contesto e le motivazioni. E la parte delle indagini di Stucky è anch'essa troppo breve, l'ispettore arriva alla soluzione a volte quasi per caso, non c'è grande dinamica nell'interazione tra chi indaga e il colpevole tipica del Tenente Colombo, manca quella tela di ragno che si chiude lentamente fino a mettere il colpevole di fronte all'evidenza del suo delitto. Battiston è bravo, i romanzi devono essere molto belli ma la resa televisiva lascia un po' a desiderare. La lunghezza giusta sarebbe 90, 100 minuti, come negli episodi di Montalbano.