Telecom Italia Media



20
giugno

SKY SBARCA SUL DIGITALE TERRESTRE CON 5 CANALI?

Sky

Sky

Sky sbarca anche sul digitale terrestre. Dopo aver invaso i cieli del Belpaese, il colosso pay che fa capo a Rupert Murdoch si appresterebbe ad arrivare in pompa magna sulla Terra, ovviamente con i contenuti che più tirano tra gli spettatori: le partite di calcio Serie A. A rivelarlo – la notizia non è ancora ufficiale – è stata Bloomberg, che ha svelato anche i dettagli di questa operazione, che dovrebbe prendere il via il prossimo ottobre 2014 (entro e non oltre giugno 2015).

Tutto è frutto di un accordo con Telecom Italia Media Broadcasting, possessore dei multiplex sul digitale terrestre, siglato a fine maggio scorso e dalla durata di 5/6 anni, mentre ad aprile le due aziende rivelarono una comunione di intenti per portare la pay tv guidata da Andrea Zappia sulla fibra di Telecom Italia, in questi mesi in fase di forte espansione, grazie ad una nuova piattaforma IP che dovrebbe debuttare a fine anno.

Si amplia dunque l’accordo, che prevederebbe l’arrivo di 5 canali di Sky sul digitale terrestre, in seguito alla probabile vittoria dell’asta per l’acquisto dei diritti di Serie A. In particolare, Sky – stando a Bloomberg – pare riesca ad accaparrarsi un pacchetto con 248 partite di 10 squadre per un totale di 775 milioni di euro, per una sola stagione. D’altro canto Mediaset si prenderebbe 132 partite di 12 squadre per un totale di 300 milioni di euro.




27
agosto

GIOVANNI STELLA SU SANTORO: “E’ FACILE CHIEDERE LIBERTA’ COI SOLDI DEGLI ALTRI. MICHELE HA BISOGNO DI UN NEMICO E SE NON LO TROVA LO CERCA NEL PROPRIO EDITORE”.

Giovanni Stella

Scalzato dal cavallo di viale Mazzini, Michele Santoro sembrava destinato a finire tra le braccia di Giovanni Stella, amministratore delegato del gruppo Telecom Italia Media che controlla -tra le altre reti- anche la “zona franca” dell’informazione chiamata La7. E invece Santoro le stelle le ha viste ma solo metaforicamente quando le trattative per il suo nuovo contratto sono cadute in un nulla di fatto. Colpa del Premier, dice qualcuno: Mister B. contrario ad un nuovo avvento dell’anchorman di Annozero, avrebbe fatto pressioni su La7 affinchè Santoro non trovasse spazio sull’emittente di TI Media.

Il dottor Stella, da quattro anni alla guida del gruppo, respinge le accuse e in un’intervista pubblicata oggi dal Giornale, nega di aver ceduto alle pressioni di Berlusconi e attacca Santoro che ancora oggi, a pochi giorni dal via della nuova stagione, resta un precario senza contratto:

Se mi avessero chiesto una cosa del genere avrei dato le dimissioni. Con Santoro non abbiamo chiuso il contratto solo perchè lui pretendeva libertà assoluta, nessun controllo su scaletta, ospiti e filmati. E’ stato lui a venire da me. Io ho una regola: nulla chiedere, nulla rifiutare, tutto verificare. Eravamo d’accordo su tutto: corrispettivo economico, collaboratori, tipo di prodotto, costo puntate. Ma nessun editore può dare carta bianca perchè ha la responsabilità finale di quello che va in onda“.

E continua:

(In Rai, ndr) gli facevano solo dei buffetti. Con me avrebbe avuto un osso ben più duro. Le regole si applicano a tutti: da Lerner a Piroso. Solo Mentana non deve riferire a me perchè, in quanto direttore, si assume tutte le responsabilità“.

Come a dire che in Rai si è fatto tanto rumore per nulla. Nonostante gli attacchi più o meno velati di Mauro Masi, e gli allarmismi sui contratti che puntualmente non venivano rinnovati, Annozero è sempre tornato in onda, almeno fino a quando l’azienda e Santoro non si sono accordati su un lauto compenso di buona uscita. Insomma per Giovanni Stella La7 non è la Rai, e se Santoro vuole totale libertà, dovrà arraggiarsi da solo:


6
luglio

LA7: SKY INTERESSATA ALL’ACQUISTO?

Rupert e James Murdoch

Rupert e James Murdoch

Sky non ci sta a rimanere alla finestra. Il piatto del digitale terrestre è troppo ghiotto e rinunciarvi sarebbe probabilmente un errore. Così sembra pensarla James Murdoch che, secondo un’indiscrezione de Il Sole 24 Ore, avrebbe espresso la volontà di non aspettare il beauty contest e partire immediatamente all’attacco conquistando il neonato terzo polo targato Telecom Italia Media.

MedioBanca ha infatti il mandato di cercare entro la fine dell’anno un azionista (o partner) interessato al controllo del broadcaster televisivo (mettendo Telecom in minoranza), nonostante La7 sia in perdita. Dopo l’esperienza di Cielo quindi, che si sta rivelando un piccolo successo, Il Presidente di Sky Italia vorrebbe lanciarsi definitivamente sulla televisione generalista free, in tandem con la paytv su satellite.

Un’impresa che, qualora andasse in porto (sempre che gli venga concesso) rischierebbe di dare (finalmente) uno scossone al mercato televisivo e pubblicitario, rompendo definitivamente il duopolio Rai-Mediaset. Ma Murdoch figlio deve prima vedersela con Murdoch padre, che invece sembra nutrire dei seri dubbi sulla complessa operazione.





6
maggio

GIOVANNI STELLA, AD TI MEDIA: LA7D? STESSI RISULTATI DI CIELO CON UN QUARTO DEGLI INVESTIMENTI. POTREMMO ACQUISTARE MTV SE…

Giovanni Stella

Giovanni Stella

Quante gatte da pelare per Giovanni Stella, AD di Telecom Italia Media che nella conference call riportata dall’agenzia TM News sui risultati del primo trimestre 2011 (discretamente positivi) è stato un vero fiume in piena. L’argomento più interessante riguarda la joint-venture con Viacom per Mtv Italia. La divisione italiana dell’apprezzato canale musicale è infatti del 49% di Viacom e del 51% di TI Media.

Secondo alcune passate indiscrezioni, c’era la volontà da parte di Telecom di vendere la sua quota a Viacom e liberarsi definitivamente di Mtv, concentrando gli investimenti esclusivamente sui canali del gruppo (La7 e La7D). Una mossa che darebbe “aria” al terzo polo televisivo, ma le trattative al momento sono in una situazione di stallo e meritano qualche riflessione in più. Stella infatti non ha alcuna intenzione di svendere il suo 51% dichiarando che da “cedente” potrebbe trasformarsi in acquirentequalora il prezzo fosse così vile da non valere la pena di fare questa parte in commedia”.

“Non sto assolutamente pensando di comprare il loro 49% di Mtv Italia. Però se nelle negoziazioni si dovesse prospettare uno scenario in cui qualcuno cerca di strozzarmi prendendomi per il collo io reagirò dando dei calci negli stinchi. Se quello che saranno disponibili a darmi per il mio 51% fosse un prezzo che io non ritengo congruo potrei ritenere congruo compare il loro 49% ad un prezzo correlato”.


20
dicembre

DAHLIA TV IN REGIME DI AUSTERITY: INGRESSO DI NUOVI SOCI O FARA’ LA FINE DI GIOCO CALCIO?

Logo di Dahlia tv

Non è facile fare una pay tv in Italia, in un sistema fagocitato da colossi (Sky e Mediaset Premium) chiunque tenti l’avventura della trasmissione di contenuti a pagamento deve fare i conti le dure leggi di un mercato che non ammette la crescita di nuovi soggetti. E’ successo con Gioco Calcio (piattaforma satellitare nata agli albori del campionato di Serie A 2003/04) che, al fine di rosicchiare abbonamenti a Sky, si era accaparrata i diritti di squadre prestigiose e con un grande seguito di pubblico come Ancona, Chievo, Modena, Empoli e Perugia.

L’esito dell’esperimento fu disastroso: Gioco Calcio non pagò i club con i quali si era accordato e chiuse i battenti dopo un anno di vita e soltanto un paio di mesi di programmazione effettiva. A quel punto intervenne lo squalo Murdoch a “salvare” il campionato e portare tutta la Serie A su Sky. In casa Dahlia, pay tv digitale terrestre – che punta sulla trasmissione di partite di calcio di Serie A e B e di film a luci rosse – di proprietà degli svedesi di Air Plus, si teme di fare la stessa fine: proprio ieri, i giornalisti dell’emittente hanno comunicato che la programmazione e la produzione andrà in onda in forma ridotta fino a data da destinarsi.

Il motivo del contendere è relativo al fatto che FilmMaster, la società che si occupa della gestione della programmazione di Dahlia, pur avendo sino ad oggi garantito la corresponsione degli stipendi, ritiene di non poter più garantire un servizio adeguato, a causa dei mancati pagamenti, che avrebbe dovuto ricevere da Air Plus, per cui opera in outsourcing (in sostanza, effettua un servizio di sub-appalto, per conto degli svedesi).





5
maggio

LE NOVITA’ DELLA V CONFERENZA DGTVi: LA7 ON DEMAND, MTV+, SI SOLO CALCIO, PREMIUM CINEMA HD

V Conferenza Nazionale Digitale Terrestre

Sì è conclusa ieri mattina a Milano la V Conferenza Nazionale dell’associazione DGTVi dedicata al digitale terrestre. Nella due giorni si sono alternati sul palco del Teatro Dal Verme i massimi esponenti della tv digitale italiana che hanno presentato le tante novità che accompagneranno i prossimi switch off. Tralasciando La5 e il restyling Rai, di cui vi abbiamo dato conto nei giorni scorsi, vediamo, quindi, nel dettaglio le proposte per questa nuova stagione digitale.

Iniziamo da Telecom Italia Media. Il gruppo ha presentato alla platea quello che è stato definito come il “network La7“. Grazie alla completa integrazione tra tv e web, la programmazione presente e passata di La7 sarà disponibile, oltre che su sul portale La7.tv e in parte su La7D, anche sulla tv digitale terrestre grazie al servizio La7 On Demand. Il servizio, che verrà lanciato entro fine maggio, sfrutterà i nuovi decoder e le nuove tv ad altissima tecnologia marchiate col “bollino Gold DGTVi” e permetterà la visione on demand dell’intera programmazione del canale con la possibilità di stoppare, mandare indietro o avanti la trasmissione.

Sempre il gruppo Telecom ha presentato il nuovo canale della consociata Mtv Italia. Si tratta di Mtv+ che partirà il prossimo 17 maggio nelle sole aree di switch off. Il canale proporrà al mattino una programmazione dalle sfumature più femminili e al pomeriggio un palinsesto più teen oriented e completerà il palinsesto con show, grandi eventi e intrattenimento. Il canale sarà visibile ai canali 49 e 109.


22
marzo

LA7D AL VIA OGGI SUL DIGITALE TERRESTRE

Annunciato da un treno in continua corsa tra mari, monti e città, partirà oggi, 22 marzo, sul Digitale Terrestre, il nuovo canale La7D.  Il canale, progettato inizialmente per il solo pubblico femminile, alla partenza sarà dedicato, come la sorella maggiore La7, a tutto il pubblico televisivo italiano.

La7D darà la possibilità di rivedere i programmi principali trasmessi su La7, naturalmente in una fascia oraria diversa da quella consueta e accanto ai programmi attualmente in onda, il nuovo canale riproporrà trasmissioni e serie che hanno fatto la storia della rete del Gruppo Telecom.

Molto simile a RaiSat Extra, il canale Rai dedicato alla tv di ieri e di oggi, La7D aprirà la programmazione della prima giornata di trasmissioni con due prime visioni: alle 21.30 andrà in onda “Non pensarci”, tragi-commedia realizzata da Gianni Zanasi e interpretata da Valerio Mastrandrea e Anita Caprioli (presentato alle Giornate degli Autori di Venezia nel 2007), mentre a seguire il lungometraggio drammatico “Haiti Cherie” che ricostruisce la vita delle baraccopoli della Repubblica Dominicana, recentemente colpita dal tragico terremoto.


15
marzo

IL TAR DEL LAZIO BOCCIA LO STOP DEI TALK SHOW POLITICI PER LE TV PRIVATE. IL CDA RAI CONVOCATO D’URGENZA

C’è grande fermento nei corridoi di Viale Mazzini. Non solo per la vicenda che riguarda Santoro,  Minzolini, Berlusconi e l’AgCom ma soprattutto per la decisione del Tar del Lazio sui talk-show politici delle emittenti private, sospesi giorni addietro dall’Autorità per la garanzia delle comunicazioni varando un provvedimento-costola del regolamento predisposto per la Rai dalla Commissione di Vigilanza.

La terza sezione del Tribunale Amministrativo Regionale presieduta da Maria Luisa De Leoni ha accolto il ricorso di Sky e Telecom Italia Media in relazione alla sospensione del regolamento varato dall’AgCom. Ne consegue che tutte le tv private (in primis Mediaset, Sky e Telecom Italia) potranno riprendere le trasmissioni di qualsivoglia talk show politico, purchè conforme alle canoniche norme sulla par condicio.

Grande soddisfazione per Sky Italia e, in particolar modo, per il direttore di SkyTG 24 Emilio Carelli, da sempre estimatore dei “faccia a faccia” politici in periodo elettorale. Anche Mediaset si è dichiarata appagata dalla sentenza e deciderà “responsabilmente” (a causa della ristrettezza degli spazi a disposizione) nei prossimi giorni come posizionare i propri programmi di informazione.

C’è chi, intanto, è nel caos più totale. Parliamo del Consiglio di Amministrazione della Rai, convocato oggi d’urgenza (alle 12) dal Presidente Paolo Garimberti.