30
settembre

DE GRANDE FRATELLO HISTORIA UNIVERSALE/ 7: STATI UNITI (VIDEO)

Big Brother USA

Puntata tutta a stelle strisce per l’appuntamento settimanale della nostra rubrica sulla storia del Grande Fratello.Il Big Brother negli Usa ha infatti ben undici edizioni all’attivo con continui cambiamenti di dinamiche ma sempre la stessa presentatrice, Julie Chen, e più di 130 partecipanti in totale, impegnati nella conquista del premio, fissato in 500 mila dollari in ogni edizione.

Un tratto distintivo del broadcasting di tale format negli Usa è il minor potere attribuito all’audience popolare e la maggiore possibilità per i concorrenti stessi di infuenzare il gioco: è questo il senso di meccanismi, quali il potere di veto, assegnato a uno dei concorrenti, attraverso gare interne, per contrastare la forza assoluta del leader della casa (Head of Houseold), a cui spetta invece di scegliere i due eliminabili dai compagni. Persino la decretazione del vincitore è sottratta al pubblico ed è affidata alla cosiddetta Giuria dei sette, di cui fanno parte proprio gli ultimi sette eliminati dalla casa prima della finale, i quali, segregati in un luogo appartato, le cui vicende quotidiane non sono trasmesse, visionano solo alcune parti della vita della casa che riguardano più che altro le strategie interne e assegnano a maggioranza il megapremio finale.

Anche il live è meno democratico che altrove, essendo sottoposto a rigido controllo: la produzione infatti si riserva di trasmettere agli abbonati al servizio streaming solo alcuni degli avvenimenti nella casa evitando che le questioni più piccanti e controverse siano bruciate, in termini di ascolti, prima dello speciale in prime time dove si concentrano invece i fatti più interessanti. L’avventura nella casa è contraddistinta però da continua competizione: prove di abilità fisica e intellettuale sono richieste per determinare i ruoli di potere, le porzioni di cibo, ma anche i premi luxury (i privilegi che si possono ottenere vanno dalla visione di un film, alla vasca idromassaggio, alla stanza dei comfort, alla possibilità di leggere alcune notizie dai giornali).

Nell’undicesima edizione si è arrivati alla gara per separare ricchi e poveri, concedendo al pubblico solo la possibilità di scegliere quale alimento dovesse essere passato dalla produzione ai perdenti per integrare il budget per la spesa da fame. Da casa si prendono solo decisioni marginali, come quella di scegliere la sorpresa per il più abile della settimana.

Ma non c’è Grande Fratello senza scandali. Se altrove sono i bollori notturni a tenere banco nelle polemiche nazionali, in America, nonostante il ricorrente ammiccamento al nudo e all’orgiastico (basti guardare il video), ci sono stati altri centri focali di attenzione mediatica.

Nella seconda edizione un concorrente è stato allontanato per la violenza con cui giocava a costringere la coinquilina a baciarlo. Il casus belli è stato il suo puntarle, prolungato e ripetuto, il coltello alla gola. Grandi controversie anche in merito a questioni razziali: tra tutte le dichiarazioni antisemite di una concorrente che hanno suscitato la reazione indignata della lega antidiffamazioni che ha invitato la rete emittente a filtrare i contenuti, anche sul web, per non dare eco a opinioni assolutamente personali e sconsiderate che rischiano di ricevere credibilità nei nuovi meccanismi di costruzione dell’opinione pubblica.

Problemi anche per un concorrente reo di aver dato dei ritardati alle persone affette da autismo, con l’aggravante di non rendersi conto della sua superficialità, adducendo come alibi alla sua buonafede il fatto di lavorare quotidianamente con quella tipologia di diversa abilità. E ancora rivendicazioni dalle associazioni a tutela dei  minori infastiditi dall’effetto di normalizzazione linguistica di termini scurrili con chiaro riferimento sessuale (quello che la linguistica chiama pornolalia): in particolare il riferimento è all’abuso di tutte le declinazioni del verbo to fuck.

Immancabili anche le dichiarazioni omofobiche, alla Federica Rosatelli. La CBS si è vista costretta, dopo così tanti polveroni mediatici, ad esprimere la propria distanza dalle varie dichiarazioni personali degli incauti concorrenti, parandosi in buona sostanza da ogni possibile controversia legale. Molti osservatori sono convinti che la rete sia ipocrita nel prendere le distanze senza poi censurare i frame incriminati: c’è il sospetto che questo continuo eccesso sia un toccasana per mantenere costante e alta l’attenzione mediatica sulla casa.

Un po’ la stessa situazione controversa che abbiamo ritrovato anche negli altri paesi (clicca qui per visualizzare la nostra antologia completa del Grande Fratello nel tempo e nello spazio) perché, in fondo, tutto il mondo del Gf è paese… Convinti di questa omogeneità culturale vi diamo appuntamento alle prossime puntate della rubrica, che saranno dedicate ai paesi europei vicini al nostro, in questo periodo fustigatori dei nostri costumi mediatici, per scoprire se ci sia davvero uno scarto culturale nell’adattamento nazionale del format.



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6 Commenti dei lettori »

1. Peppe ha scritto:

30 settembre 2009 alle 14:38

Ma perchè da noi non capitano mai ’ste tipe selvagge? XD



2. Cristian Tracà ha scritto:

30 settembre 2009 alle 14:58

pensi che se fosse rimasta di più nella casa Diana non c avrebbe regalat simili performance?



3. Biagio Chianese ha scritto:

30 settembre 2009 alle 15:30

“Nella seconda edizione un concorrente è stato allontanato per la violenza con cui giocava a costringere la coinquilina a baciarlo”…

Ecco, fortunatamente questo tipo di cose da noi non è ancora accaduta!



4. BIG SISTER ha scritto:

30 settembre 2009 alle 15:58

lo so che sono fissata con le somiglianze ma…. la conduttrice è erika del gf4!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :D



5. sirio ha scritto:

30 settembre 2009 alle 22:27

è ver…miga è davero la erika



6. MAURIZIO ha scritto:

5 gennaio 2010 alle 19:32

Mi piacerebbe partecipare a un reality di un’altro stato ….l’importante chenon sia in italia.



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