“Non c’è due senza tre” vale anche nella riviera più calda del piccolo schermo italiano: Fabio Fazio, dopo ben tredici anni dall’ultima apparizione, torna al Festival di Sanremo per l’edizione del 2013. Il conduttore di Che tempo che fa si rimette in gioco però con una nuova immagine, consacrata da una nuova aurea di validazione culturale da parte dell’intellighentia italiana, dopo i successi radical chic del suo programma del week end e il lavoro in tandem con Roberto Saviano.
Sarà quella sua sobrietà un po’ montiana, saranno i numeri fortunati di Vieni via con me, o forse il suo volto pulito, di certo c’è che la Rai, nella tradizionale presentazione dei palinsesti autunnali, ha messo nero su bianco l’indiscrezione che circolava già da giorni. Con largo anticipo rispetto all’ultima travagliata annata di organizzazione del Morandi bis già a giugno possono cominciare i lavori per il prossimo festival della canzone.
Un motivo in più perché all’Ariston batta la musica del cantautorato, tornato a corteggiare i lidi liguri negli anni della gestione del cantante di Monghidoro? Il primo interrogativo è proprio questo: riuscirà Fazio – che ha rivelato di non sapere ancora se ricoprirà anche la carica di direttore artistico - a farsi coccolare anche su Raiuno dalla folta schiera di amici colti della canzone che non gli fanno mancare mai il proprio appoggio nelle serate evento di Raitre?
Chissà quale linea utilizzerà il buon Fabio: niente Amici in giro per il palco per timore che anche la prossima gara abbia poco senso? E poi…vallette donne: sì o no? E che ruolo dare per non cadere nella querelle della donna oggetto? Premi Nobel e Saviano come spalle o solita cerchia di comici (ha già dichiarato che vorrebbe accanto a sè la Littizzetto) da alternare per alleggerire i ritmi del rito mediatico?
Nonostante i tempi siano larghi per gestire al meglio la macchina organizzativa Fazio dovrà presto mettersi alla prova dei fatti cominciando a delineare i primi aspetti costitutivi della fisionomia del suo Festival del ritorno. Per un personaggio molto diverso dalle figure che si sono alternate nell’ultima decade prima di tutto c’è da calibrare l’identità ricordandosi che si tratta comunque di un evento nazionalpopolare, anche se alla ricerca di espansione di consensi in alto.
La scelta di Fazio può sembrare convincente nell’ottica di rubacchiare un po’ di platea dalle parti degli astenuti, di coloro che di canzonetta non vogliono sentir parlare nemmeno davanti al cocomero in spiaggia. Conterà molto anche la cifra stilistica e il piano di compenetrazione con la politica, nel senso più puro del termine, ormai così contigua alla televisione dell’ex uomo della domenica pallonara della Rai.
1. Giuseppe ha scritto:
19 giugno 2012 alle 02:12