Alla fine ha vinto. La questione che ha infiammato quest’inizio di stagione tra Milly Carlucci, pronta a difendere il suo Ballando con le Stelle dal programma copia Baila, e Mediaset, artefice del nuovo programma di Barbara D’Urso e Roberto Cenci, è arrivata ad un punto: il tribunale ha dato ragione alla padrona di casa dello show ballerino di Rai1 con due sentenze (l’ultima risale a venerdi scorso) che per la prima volta fanno chiarezza sul diritto d’autore in tv e sanciscono alcuni principi che si spera pongano dei paletti alla dilagante diffusione di programmi molto simili tra loro. Milly Carlucci decide finalmente di commentare i risultati della battaglia legale e, per farlo, sceglie DavideMaggio.it in esclusiva per il web.
Allora Milly, Baila è plagio…
Così ha stabilito il tribunale! Sia il giudice di primo grado che il collegio di giudici che ha sentenziato in appello hanno detto che e’ contraffazione.
Come hai valutato la scelta di Mediaset di andare in onda nonostante una pronuncia del giudice in senso opposto?
E’ stata una loro scelta; io al loro posto non l’avrei fatto. Evidentemente avranno fatto valutazioni diverse e sarà stato consigliato loro di andare in onda facendo delle modifiche che in qualche modo portassero in una direzione diversa un progetto che era stato definito contraffattorio.
A quanto pare non sono servite…
La sentenza del collegio ha ribadito che se era contraffazione ciò che era scritto nella presentazione fatta per i pubblicitari (la prima sentenza è arrivata il prima della messa in onda di Baila, ndDM), è contraffazione anche quello che è andato in onda nelle puntate del programma. Non solo, dunque, è stata confermata la sentenza di primo grado, ma ne è stata ampliata la portata visto che anche le modifiche non andavano in una direzione diversa.
Al di là del plagio, che ne pensi del programma dopo averlo visto?
Valutazioni qualitative sui programmi dei colleghi non ne faccio. Ma era evidente che c’erano elementi di Ballando con le Stelle. Mi affido normalmente a ciò che pensa lo spettatore medio e, in questo caso, le persone che ho incontrato parlavano di un programma ‘tale e quale’ al mio. In effetti la scenografia, l’impianto, la suggestione emotiva ricalcavano quelle di Ballando.
Mediaset ha annunciato che proporrà la vera versione di Baila più in là. Secondo te lo faranno anche dopo questa seconda pronuncia?
Non so che tipo di strategia intendano attuare, ma la sentenza mi sembra proprio precisa, mette dei paletti ben chiari. E’ come se avesse detto: “non avete ben capito la prima sentenza, ve la spieghiamo nei dettagli”.
Vista l’importanza del principio sancito con questa sentenza ma anche degli interessi in ballo, come mai si è attivata Milly Carlucci e non la Rai?
Bisognerebbe domandarlo alla Rai. Noi, con Giorgio Assumma, abbiamo inteso difendere il lavoro creativo degli autori di Ballando. E credo che la cosa importante di questa vicenda, al di là del mio programma, è l’aver stabilito che laddove il lavoro degli autori ha una valenza di originalità è tutelabile come qualsiasi altra opera artistica. Ciò vuol dire che tutti i ‘copia e incolla’ che abbiamo visto negli ultimi anni non sono legittimi.
Secondo te questa sentenza darà il là a nuove vicende giudiziare?
Bisogna capire qual e’ la situazione e se ci sono le condizioni. Ogni imitazione ha una valenza diversa.
Qualcuno ha polemicamente sostenuto che la tua reazione fosse dovuta al fatto che Ballando è l’unico tuo programma di successo o quanto meno l’unico che la Rai ti chiede (come dice il Direttore Generale Contenuti di RTI, Alessandro Salem)…
Ognuno difende casetta sua. Ormai siamo in un momento in cui ciascuno lancia comunicati portando acqua al proprio mulino.
Pensi che il ‘caso Baila’ influenzerà gli ascolti della prossima edizione di Ballando?
Servirebbe una palla di cristallo!
Ma quando hai portato la questione in tribunale il timore che un programma simile influenzasse gli ascolti era forte…
Era più di un timore visti gli effetti di Io Canto e Ti Lascio una Canzone. E’ l’effetto mortificazione. Se si continua con i ‘copia e incolla’, il pubblico alla fine dice “Mamma mia, basta”. Ed esce.
A proposito di ascolti, il tuo prossimo concorrente sarà Italia’s Got Talent. Si parla di un anticipo della messa in onda a dicembre…
Non so davvero perchè vogliano farlo partire fuori garanzia.
Pensi che partendo d’anticipo il programma possa consolidarsi e arrivare più forte allo scontro con Ballando?
In genere se un programma parte prima, dovrebbe avere una strada più facile. Ma la storia della televisione ci ha detto che non sempre è stato così.
Magnini ci sarà o no?
Ci siamo incontrati e ne abbiamo parlato con grande affetto e simpatia. E’ una persona strepitosa. Purtroppo non potrà partecipare a causa delle Olimpiadi e della fase preparatoria.
1. Nicola47 ha scritto:
23 ottobre 2011 alle 12:57