13
aprile

NON SMETTERE DI SOGNARE: LA FICTION LOW COST CONQUISTA IL PUBBLICO GIOVANE DI CANALE 5

Katy Saunders

Passione, talento e tanta buona volontà e ogni sogno si potrà avverare. E’ questa in qualche modo la morale di Non smettere di sognare, la favola made in Cologno, in onda tutti i mercoledì sera alle 21,10 su Canale 5. La serie tv con protagonisti Katy Saunders e Roberto Farnesi è giunta questa sera al suo quinto appuntamento, portando a casa una media di circa 4.500.000 di spettatori e del 17% di share. Risultati discreti, dovuti altresì alla scarsa concorrenza di Rai 1, rappresentata sino alla scorsa settimana dall’impolveratissimo show Centocinquanta.

 Un’offerta ben più allettante da parte della Rai, magari la stessa Isola Dei Famosi, fatta traslocare al martedì per lasciare spazio alla strana coppia Baudo-Vespa, avrebbe dato maggior filo da torcere a Non smettere di sognare, andando ad intercettare parte di quel pubblico giovane, vero e proprio zoccolo duro della serie tv. Proprio contando sul pubblico dei giovanissimi, Mediaset, da brava tv commerciale, ha deciso di puntare sul merchandising legato alla serie. E’uscito ieri in edicola a cura della Fivestore, il magazine ufficiale della fiction. La rivista acquistabile alla modica cifra di 7,90 euro, contiene numerose interviste ai protagonisti, una serie di schede dei personaggi, poster e alcuni consigli per imparare le coreografie mostrate in televisione. Il magazine si affianca al Diario di Giorgia, il romanzo edito da Sperling & Kupfer che narra le vicende della protagonista, ed all’album che contiene la colonna sonora della serie.

Un  mercato in grado di stuzzicare la curiosità dei giovani spettatori che sembrano apprezzare le banalotte vicende di Giorgia e compagni. La fiction diretta da Roberto Burchielli appare un trionfo di dejà vu. Si parte da una novella Cenerentola, che al gran ballo al palazzo preferisce i balletti di un talent show, trovando il suo principe azzurro in produttore televisivo, e si prosegue con una Giuliana De Sio, ancora una volta “stronza per fiction”. Completano il cast un campionario di personaggi sin troppo omologati. C’è il bello e dannato, l’antagonista cattiva e disposta a tutto, l’amica fedele, il ragazzo con alle spalle drammi familiari e quello che invece deve fare i conti con problemi di salute che potrebbero seriamente compromettere la carriera di ballerino. Una vera e propria frittata, fatta di omaggi a Flashdance e Saranno Famosi, di ex ragazzi di Amici e concorrenti di reality, in cui trova spazio persino l’immancabile e innominabile Sara Tommasi. Il tutto cucinato e servito negli studi Mediaset, con sin troppa attenzione a  risparmiare fino all’ultimo centesimo.

Un insieme di cliché uniti tra loro da una sceneggiatura che più lineare non si può. Ed è proprio questa la chiave vincente della serie. Un prodotto più articolato e di maggiori pretese, difficilmente sarebbe riuscito ad intercettare i gusti del pubblico giovane di Canale 5, ormai abituato ad un’offerta caratterizzata da programmi come Grande Fratello e Uomini e donne. Mediaset si affida ai consigli della nonna applicandoli alla tv. Se in cucina può capitare di ottenere qualche piatto di successo, riciclando gli “avanzi” della sera prima, a Canale 5, riciclando idee e soggetti, si è riusciti a creare un prodotto in grado di ottenere maggiori consensi di altre produzioni, affidate a società esterne e dai budget ben più consistenti. 



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Non Smettere di Sognare - Locandina
NON SMETTERE DI SOGNARE, FICTION DA DIMENTICARE MA CHAPEAU A MEDIASET

6 Commenti dei lettori »

1. ANTONIO1972 ha scritto:

13 aprile 2011 alle 13:37

dopo una annata di grandi delusioni,finalmente qualche soddisfazione per la fiction mediaset. chissà che anche loro non trovino la propria strada,in questo genere. è necessario,visto che ora le serie usa sono dominio delle pay tv. italia 1 dovrebbe vedere se riesce a fare qualche prodotto di successo,un modo per uscire dalla crisi che l’ha investita da qualche tempo. poi,una buona serie è replicabile e riempirebbe anche i vari canali digitali



2. nanà ha scritto:

13 aprile 2011 alle 14:47

Io la serie non l’ho vista e non la vedrò, penso, quindi mi attengo a quanto scritto nell’articolo. Linciatemi, ma come fiction la difendo e voglio la seconda serie (l’ho detto pure in passato!): Tutti per Bruno a parità di ascolti (pure maggiori), avendo il pregio di una nuova trama ed essendo stata contrapposta al fenomeno televisivo dell’anno Pupo/Principe in una serata difficile come il venerdì l’hanno messa alla gogna e stroncata da chi studia gli ascolti e poi mi volete promuovere questa?! Non è forse una accozzaglia (ben studiata) di volti e una fiction dalla trama debole e scontata, che fa questi ascolti proprio perchè in tv non c’è niente di meglio ed è stata programmata al mercoledì proprio per questo? Per cui TPB si è fatta onore ed alla grande direi!



3. Charlie ha scritto:

13 aprile 2011 alle 15:33

Quello con la Mastronardi era veramente bello…Questa serie è una schifezza! Bacetti e canzoncine ogni 2 minuti,senza una trama affascinante,montata malissimo…veramente deludente. Peccato perchè quello della mastronardi era molto molto bello. Sono convinto che faccia buoni ascolti solo grazie alla scarsa concorrenza…se arrivare il medico contro NSDS calerebbe di molto.
La De Sio,però, è fantastica! Un mito!



4. Charlie ha scritto:

13 aprile 2011 alle 15:35

Tutti per bruno era notevolmente migliore! Era una serie più ironica,con una trama meno scontata,montato bene…veramente carino!
Peccato per NSDS,che,se fatto bene,poteva essere davvero un bel prodotto…



5. valichicca ha scritto:

13 aprile 2011 alle 16:39

tutti per bruno la guardai tt e mi piacque abbastanza…era carina…qst l’ho notata ogni tanto facendo zapping e ancora mi chiedo come la de sio possa esserci finita…imbarazzante per trama, recitazione e musiche!!! davvero terribile..ma chi se la vede??



6. lillina ha scritto:

13 aprile 2011 alle 17:58

Eh no eh non parlatemi bene di questa fiction perché è veramente uno strazio, una noia mortale da non riuscire a seguire, niente di simile a quella con la Mastronardi, forse è stata seguita per concorrenza zero ma sinceramente le altre settimane mi sintonizzavo sui digitali dove qualcosa si trova sempre, neanche la grandissima De Sio riesce a risollevare questo orrore ma comunque è logico che Lei è fuori discussione!



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