Umberto Bossi



5
aprile

BOSSI SI E’ DIMESSO: SPECIALE TG4 – TGCOM24 IN ONDA QUESTA SERA

Umberto Bossi

Ce l’avevano duro, durissimo, ma oggi qualcosa si rotto. Irrimediabilmente. Il cosiddetto cerchio magico si è spezzato e, dopo gli scandali giudiziari che hanno travolto il suo partito, Umberto Bossi si è dimesso da segretario della Lega Nord. Una vera bomba politica, che segna la fine di un’era e l’apertura di nuovi scenari dai contorni incerti.

Dell’argomento si occuperanno stasera Tg4Tgcom24, che trasmetteranno in prime time lo Speciale “L’addio di Bossi, Lega nella bufera”, in  onda su Rete 4 e TgCom24. Per le due redazioni sarà il primo lavoro giornalistico post-Emilio Fede. In contemporanea, le emittenti faranno il punto sulla giornata politica con analisi e commenti sul terremoto che ha travolto il movimento leghista. A partire dalle dimissioni rassegnate oggi dal Senatùr.

La decisione di Bossi è giunta al termine del Consiglio Federale che avrebbe dovuto discutere anche della successione dell’ex tesoriere Francesco Belsito, accusato dai magistrati di aver utilizzato alcuni fondi pubblici per foraggiare interessi privati. A un mese dalle elezioni, la Lega subisce un colpo potenzialmente mortale che avrà conseguenze significative all’interno del partito, ma non solo.

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25
marzo

BARBAROSSA: QUESTA SERA E DOMANI SU RAI1 LA FICTION CALDEGGIATA DALLA LEGA

Kasia Smutniak e Raz Degan in Barbarossa

Definita da molti come una “fiction di regime”, va in onda questa sera e domani in prima serata su Rai1, la miniserie Barbarossa. La pellicola, incentrata sulle gesta della lega di Alberto da Giussano e realizzata in un doppio formato per cinema e tv, fu infatti, fortemente caldeggiata dal Senatore Umberto Bossi (presente in un piccolo cameo). Le intercettazioni audio tra Agostino Saccà, all’epoca alla guida di RaiFiction e il Premier Silvio Berlusconi, scossero non poco le fondamenta di Viale Mazzini, segnando la fine dell’era Saccà, e alimentando, se mai ve ne fosse bisogno, la lunga inchiesta sui presunti legami tra politica e tv pubblica.

Girata nel 2008 e finanziata per 4,5 milioni di euro da Rai Fiction e 2,6 da Rai Cinema, Barbarossa sbarcò nelle sale italiane il 9 ottobre 2009, totalizzando un incasso totale di 830 mila euro a fronte di un costo di ben 12 milioni. La miniserie, diretta da Renzo Martinelli, ha per protagonista Rutger Hauer, nei panni del cattivo Federico Barbarossa, e Raz Degan in quelli del prode condottiero Alberto Da Giussano.

Nel cast internazionale, anche Kasia Smutniak nel ruolo della bella Eleonora, Hristo Shopov (Rainaldo di Dassel), Cecile Cassel (Beatrice), Antonio Cupo (il Console dell’Orto), Angela Molina (Hildegard von Bingen), F. Murray Abraham (il Siniscalco Barozzi) e Federica Martinelli (Tessa).


9
febbraio

DM LIVE24: 9 FEBBRAIO 2012. BOSSI VS STRISCIA, LA CLERICI INVITA AI CASTING DI “E’ STATO SOLO UN FLIRT”, PER LA DANDINI UN FLOP E’ ‘UNA SFIDA IN CORSO’

Diario della Televisione Italiana del 9 febbraio 2012

>>> Dal Diario di ieri…

  • Bossi VS Striscia

pippo ha scritto alle 15:32

Bossi se la prende con i giornalisti e il ”Maroni” di Striscia: avviandosi all’incontro con Mario Monti, il leader leghista scherza ruvidamente con i cronisti (“Gli chiederò di mandarvi fuori dalle balle”) e con Dario Ballantini nei panni di Roberto Maroni. “Hai la faccia come il c…”, sentenzia il Senatùr ridendo. (fonte “La Repubblica”)

  • La Clerici invita ai casting di ‘E’ stato solo un flirt’

Master ha scritto alle 16:32

La Clerici invita ai casting del suo nuovo programma affermando: ‘Avete mai rincontrato il vostro primo amore? Vi ricordate il vostro primo flirt? Vi piacerebbe sapere che fine ha fatto il vostro ragazzo dei sogni?’. Eddy Martens: ‘Certo, ormai proporre qualcosa di assolutamente innovativo in televisione é difficile. Quindi, non abbiamo scoperto l’acqua calda L’argomento, magari, é già stato trattato in altre trasmissioni, ma l’idea é davvero nuova’.

  • La Dandini chiama ’sfida in corso’ un flop!

pippo ha scritto alle 12:44

Per me non è un flop. E non sono delusa, perché la mia sfida è in corso, non è detta l´ultima parola. Illuminare il sabato sera a La7 è come far luce in una caverna: lì finora c´era il nulla, l´uno per cento degli ascolti. Io faccio il 3-4% degli ascolti del sabato sera, gli spettatori sono pochi, ma la rete mi sostiene. Non è la prima serata di RaiUno, non si può avere tutto e subito. Contro il successo di Italia´s got talent possiamo ben poco. Voi dite che abbiamo fatto “flop”, in verità stiamo aprendo una nuova strada. La mia risposta è: non faremo modifiche per inseguire gli show nazionalpopolari del sabato sera. The show must go off ci piace così, è pieno di cose nuove, originali, ci vuole tempo per far arrivare il pubblico. Ma se girate su Youtube vedrete quante cose nostre circolano. Il direttore Ruffini mi ha assicurato che non chiuderemo, per ora non si parla neppure di trasloco in altra fascia oraria. Certo, sono disposta a parlarne con l´azienda, ma per tigna ora restiamo di sabato sera. Noi lottiamo per crescere in ascolti. L´amministratore delegato Stella finora è contento per la pubblicità che portiamo. (Serena Dandini su “La Repubblica”)





31
gennaio

ALBERTO MACCARI (TG1) AL FINTO BOSSI: PUO’ CONTARE SU UN AMICO, SPERIAMO NEL CDA (AUDIO)

Alberto Maccari

Sarà un’autentica prova di forza, uno spareggione all’ultimo voto. Con la seduta di oggi pomeriggio, il Cda di Viale Mazzini dovrà decidere se approvare o meno le nomine proposte da Lorenza Lei per le ambite poltrone del Tg1 e della Tgr. Alla guida del notiziario di Rai1 dovrebbe essere confermato Alberto Maccari, mentre ai Tg Regionali andrebbe Alessandro Casarin.

Le opposizioni si sono già dette contrarie ed il Presidente Garimberti ha espresso le proprie perplessità. Ma Donna Lorenza intende proseguire sino al voto finale. Il DG ha difeso le sue proposte, spiegando di aver raggiunto la decisione su Maccari in totale autonomia e aggiungendo che l’azienda avrà diritto di recesso sul suo incarico senza penali.

Secondo il centrosinistra, però, la nomina sarebbe arrivata a seguito di un patto Pdl-Lega. Sui retroscena del presunto accordo, ieri la trasmissione radiofonica La Zanzara ha teso un tranello allo stesso Maccari. Il programma di Radio24 ha fatto chiamare il direttore del Tg1 da un “finto Bossi” imitato dal giornalista David Parenzo. Tra i due, scambi di cortesie.


14
ottobre

DM LIVE24: 14 OTTOBRE 2011. I BACI DELLA PANICUCCI, IL VAFFA DI SYRIA (A MALGIOGLIO), GLI SBADIGLI DI BOSSI

Diario della Televisione Italiana del 14 Ottobre 2011

>>> Dal Diario di ieri…

  • Dai Fede, basta!

lauretta ha scritto alle 10:11

A Mattino cinque, la Panicucci lanciando un bacio: “Ciao Lorenzo… No perchè ieri ero a cena da Giannino e glielo avevo promesso”.

  • Syria VS Malgioglio

pippo ha scritto alle 14:06

Giorni fa Malgioglio affermò: “C’è un talent meraviglioso americano che si chiama “The Voice”. E lì in giuria ci sono Jennifer Lopez e Christina Aguilera. Mica come da noi, che tra i giudici abbiamo Syria, Mietta”, ovvio il suo riferimento a Star Academy. Adesso c’è la risposta della stessa Syria: “Cristia’ te posso di na’ cosa …. , ma vedi de annattene a ………. : ))))))!!! Ma come ti viene in mente il paragone !! ….HAHHAHAHAHAH … quanto sei piccolo di cervello …”.

  • Manco a Striscia

lauretta ha scritto alle 20:26





2
ottobre

L’ULTIMA PAROLA: MAI PIU’ UN LEGHISTA DA PARAGONE. PAROLA DI UMBERTO BOSSI

Umberto Bossi e la guerra a L'ultima parola

L’ultima parola più che a Gianluigi Paragone stavolta spetta ad Umberto Bossi e per il talk show nato per fare da contraltare a Michele Santoro sono cavoli amari. Dal quartier generale della Lega Nord vento di guerra contro il conduttore de L’ultima parola, nonchè vicedirettore della seconda rete della tv di Stato. Il Senatur è stato chiaro, e un quotidiano amico come Il Giornale gli attribuisce questo monito:

Da Paragone non bisogna andarci, se qualcuno ci va è per farsi vedere, vuol dire che pensa a sé e non alla Lega.

A monte dell’improvviso cambiamento di rotta c’è il dietrofront di Paragone, d’ispirazione maroniana, che ha pubblicamente preso le distanze dalla recente politica della maggioranza, un esecutivo che naviga da mesi in acque sicuramente turbolente. Lui deluso dalla centralizzazione del partito che ha smarrito man mano la propria forza propulsiva contro i guai della politica italiana, loro delusi dalla sua disobbedienza e dal suo riversarsi nell’antipolitica generalizzando il malcontento.


14
settembre

L’ULTIMA PAROLA, GIANLUIGI PARAGONE: RACCONTERO’ LA CRISI DEL CENTRODESTRA. SANTORO? FATTO FUORI DALLA POLITICA

Gianluigi Paragone

Gianluigi Paragone gioca a carte scoperte. All’esordio della terza stagione del suo talk show, L’Ultima Parola, il giornalista di Rai2 mostra l’asso della schiettezza e non le manda a dire. Prima striglia il centrodestra, poi invita la Rai ad avera più coraggio, ed infine tende la mano a Michele Santoro: urca, qualcosa sta davvero cambiando. Quest’anno la sua trasmissione racconterà la crisi del mondo politico minuto per minuto, a cominciare dagli autogol della ‘premiata ditta’ Berlusconi & Bossi. Per farlo, ascolterà la voce degli “indignados” italici, cioè gli imprenditori, i giovani e gli operai, che oggi guardano al Palazzo con estrema delusione.

Rimetterò gli abiti del cronista, questa non è un’Italia da raccontare in giacca e cravatta” ha affermato il conduttore alla conferenza stampa di presentazione del programma. Poi, decrivendo la situazione politica attuale, ha ammesso:

Se devo dirla con una battuta, io ho fallito perchè ho puntato tutte le mie fiches su un progetto politico liberale e riformista che è entrato in crisi. Prima ho tifato perché convinto che le ricette fossero giuste e i direttori d’orchestra i migliori possibili, ora invece non regalo più ai politici di centrodestra una fiducia smisurata. Non divento di sinistra, resto convinto che il Paese vada cambiato con ricette di centro destra, ma poi non è colpa mia se la Lega non vuole tagliare le Province o se Berlusconi non fa una manovra di questo tipo”.

Una presa di posizione netta, espressione di quel “taglio critico” che L’Ultima Parola intende adottare nella sua terza edizione. Il programma, in onda da venerdì 16 settembre, avrà uno studio ed un format nuovi: quest’anno il pubblico in sala sarà composto soprattutto da giovani che interagiranno con gli ospiti politici e daranno voce alle problematiche della vita quotidiana. La puntata d’esordio vedrà protagonisti Roberto Formigoni, Matteo Salvini, Antonio Di Pietro, Maurizio Landini e sarà eccezionalmente trasmessa in prime time. Sul ritorno del talk show alle 23.30 a partire dal secondo appuntamento, Paragone ha espresso la propria delusione.