the o.c.



13
aprile

PALINSESTI MEDIASET ESTATE 2011: I LICEALI A GIUGNO. ITALIA 1 PUNTA SU TAMARREIDE E CSI, RETE 4 SUL CINEMA

Tamarreide

Quest’anno a Cologno Monzese pare proprio si siano decisi a posticipare le vacanze. In tempi di frammentazione degli ascolti una “chiusura per ferie” da giugno a settembre non si può più permettere e così le reti Mediaset annunciano un’estate più viva  (o “meno morta”) del solito, almeno stando ai palinsesti diramati da Publitalia. L’ammiraglia Canale 5, a giugno, schiera, infatti, le due puntate finali di Squadra Antimafia e di Italia’s got talent, la nuova stagione de I Liceali seguita da Fratelli Detective. Ad agosto è fissato il debutto della nuova serie d’importazione La profezia d’Avignone.

Da segnalare, poi, i filmissimi al lunedi (in prima visione: Parlami d’amore, Vicky Cristina Barcelona, Un matrimonio all’inglese, Duplicity, Zodiac), il ritorno dei film dossier al martedi seguiti dal ciclo alta tensione. In seconda serata da sottolineare l’appuntamento del martedì con Storie di donne che parrebbe essere un magazine dedicato alle grandi sportive italiane (Federica Pellegrini in primis). In preserale dal 6 giugno spazio al nuovo game (Isolation con ogni probabilità) che per due settimane potrà avvalersi del traino di Pomeriggio Cinque. In access prime time ritroveremo Paperissima Sprint, in onda tutti i giorni tranne la domenica dove è confermato Bikini. Immancabili altresì le repliche con Ciao Darwin 6 al sabato e L’Onore e il Rispetto al venerdi.

La  rete più accesa è, però, Italia 1. In prima serata, oltre i film il sabato e la domenica (Questo piccolo grande amore, Molto Incinta, High School Musical 3, Ballare per un sogno), ci saranno produzioni, quali Tamarreide con Fiammetta Cicogna, Invincibili, Tabloid (che a primo acchito sembra destinato a essere il “nuovo Lucignolo” e dovrebbe esser curato dalla redazione di Studio Aperto), Focus Uno, e telefilm inediti. La rete giovane del gruppo Mediaset proporrà la nuova stagione di CSI, la miniserie Sherlock Holmes che il 30 giugno cederà lo slot a White Collar. A giugno si rinnova anche l’appuntamento con i Wind Music Awards che dovrebbero segnare il ritorno alla conduzione di Vanessa IncontradaGossip Girl e The OC terranno compagnia, invece, nel pomeriggio.




9
maggio

MEDIASET : MODIFICHE DI PALINSESTO

Rote Rosen @ Davide Maggio .it

Era stato annunciato alcune settimane fa l’arrivo dell’ennesima soap su Canale5.Un arrivo che avrebbe avvicinato sempre più il palinsesto estivo dell’ammiraglia del Biscione a quello delle più noiose e piatte emittenti locali.

Fortunatamente, ci si è salvati in corner.

Rote Rosen, questo il nome della soap, è stata spostata da Canale 5 a Rete 4 dove prenderà il posto di Walker Texas Ranger ed andrà in onda, da lunedi 14 maggio, alle 20.20.

E’ stato modificato anche il titolo inizialmente scelto per la versione italiana di Rote Rosen. Non si chiamerà più Red Roses (Rose Rosse) ma Segreti e Passioni.

Vi chiederete : “che fine farà Walker Texas Ranger?”

Il telefilm verrà spostato su Italia 1 e sostituirà The O.C. che, visti i non proprio esaltanti ascolti, è stato relegato alla seconda serata della stessa rete. Anche queste modifiche saranno operative da lunedi prossimo, 14 maggio, rispettivamente alle 20.10 e alle 23.30.

Non finisce qui, direbbe l’indimenticabile Corrado.

Un’altra domanda dovrebbe nascere spontanea.

Cosa verrà programmato in sostituzione di Uomini e Donne considerando che Segreti e Passioni, approdando a Rete 4, lascerà orfana (per fortuna) Canale 5?

Signore e Signori, si torna a… Vivere!

Da giugno, la prima soap tutta italiana, che vedrà un gradito ritornoseguirà il quotidiano appuntamento con CentoVetrine.

Un pomeriggio tutto al femminile è bello e confezionato!


Per i più curiosi ecco alcuni dettagli della nuova soap Segreti e Passioni :

Titolo Originale : Rote Rosen/Rose Rosse

Sito Ufficiale : http://www.daserste.de/roterosen/

Emittente : Ard (la stessa di Tempesta D’Amore)

Data di partenza in Germania : novembre 2006

Data di partenza in Italia : 14 maggio 2007 alle 20.20 su Rete 4

Location : la serie viene girata tra Luneburg e Adenford, in Sassonia, nel Nord della Germania;

Trama : la protagonista della storia è Petra Jansen (interpretata da Angela Roy), un’affascinante donna di mezz’età che scopre che il marito Thomas, anche lui prossimo al compimento dei cinquant’anni, la tradisce.

Caratteristiche : è una soap con protagonisti piuttosto adulti e si rivolge ad un target analogo. Non mancheranno, però, attori giovani.

Foto degli Interpreti : http://www.daserste.de/roterosen/darsteller.asp

 


20
marzo

THE O.C. : DA LUNEDI AL POSTO DI AZZARDO!

The O.C. @ Davide Maggio .it

Maniaci delle serie tv, buone notizie per Voi.

A conferma di quanto annunciato in questo post, nonostante le assurde pretese avanzate da qualcuno e sebbene lo studio del quiz flop di Italia1 sia ancora “pronto all’uso”, da lunedi prossimo Azzardo sarà sostituito da The O.C.. L’ipotesi iniziale di mandare in onda Love Bugs 3 (del quale erano già partiti i promo) è fortunatamente saltata.  

L’appuntamento è, dunque, su Italia1 alle 20.10, dal lunedi al venerdi, con le repliche della seconda serie.

Qualore foste appassionati della serie di cui parliamo, non dimenticate inoltre che il 12 aprile parte in anteprima esclusiva la 4^ e ultima serie su Mediaset Premium. Qui i dettagli.

The OC Mediaset Premium @ Davide Maggio .it

[Sito Ufficiale di The O.C.]

[Sito Italiano molto interessante e dettagliato su The O.C.]

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16
febbraio

MEDIASET PREMIUM : ULTIMA STAGIONE di THE O.C. e TUTTE LE REPLICHE DI NIP/TUCK

The OC Mediaset Premium @ Davide Maggio .it

A partire da giovedì 22 marzo al via su Mediaset Premium Nip/Tuck, la serie televisiva che negli Stati Uniti ha raccolto grandissimi consensi (Golden Globe nel 2005 come “Miglior Serie Drammatica”).

Protagonisti due chirurgi plastici di Miami, proprietari di una clinica di successo. Di personalità opposta, i dottori Christian Troy (Julian McMahon) e Sean MacNamara (Dylan Walsh) si trovano a combattere quotidianamente con le loro divergenze e i propri clienti. Sullo sfondo la vita privata dei due. Quella di Christian, uomo senza scrupoli, libertino, aperto a ogni nuova esperienza; quella di Sean, decisamente più riflessivo, un matrimonio infelice, due figli.

Trasgressione, mancanza di pudore, situazioni sensazionaliste, a volte irreali, fanno di Nip/Tuck una serie sui generis, assolutamente da non perdere.

Dal 22 marzo Mediaset Premium trasmetterà tutte e quattro le serie del telefilm. Due episodi a serata, ogni giovedì su MP4 e in replica il sabato successivo su MP1. Il costo è di 2 euro a serata, oppure di 9 euro per ogni singola serie.

Ma non finisce qui, perché dal 12 aprile l’offerta di Mediaset Premium si arricchisce con la messa in onda, in anteprima esclusiva, della quarta e ultima stagione di O.C.

Due episodi ogni giovedì alle 21, e in replica la domenica (ore 21) e il giovedì successivo (ore 18.30) per un totale di 16 episodi inediti.

Per chi si fosse perso la serie precedente del telefilm, Mediaset Premium offre poi un’altra opportunità, trasmettendo dal 1° marzo all’11 aprile tutti i 25 episodi della terza serie. Quattro puntate a settimana (2 ogni giovedì alle 21 su MP3 e 2 ogni domenica, sempre alle 21, su MP2).

Il costo di ogni singola serata (sia per la terza che per la quarta inedita serie) è di 2 euro. 12 euro nel caso si acquisti l’intera terza serie. Stesso costo per la quarta stagione. Grande vantaggio infine per chi volesse farsi una “scorpacciata” di O.C.: 19 euro (anziché 24) acquistando entrambe le serie.

[Via Mediaset Premium]

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24
ottobre

O.C.? O. NOOOOO. SI INFIERISCE SUL MERCANTE IN FIERA

The O.C. @ Davide Maggio .it

Quando si è parlato della ripresa del già soppresso The O.C., in pochi si sono chiesti il perchè della nuova collocazione della serie americana.

The O.C., infatti, dovrebbe tornare nuovamente in video il prossimo 27 novembre alle 20.10 con alcune repliche e 14 episodi inediti.

Come ben saprete, però, le 20.10 corrispondono ad una fascia parecchio travagliata di quest’inizio stagione (soprattutto per la rete ammiraglia del Biscione) : il PRESERALE.

Questa fascia, su Italia1, è attualmente occupata dal Mercante in Fiera.

Che fine farà, dunque, il quiz show di Pino Insegno e Ainett Stephens?

Sembra proprio che sia destinato a chiudere i battenti.

Il programma nonostante abbia leggermente innalzato il proprio share, raggiungendo punte dell’8/9%, pare che non raggiunga le aspettative della seconda rete di Mediaset.

Se così fosse, i flop del periodo di garanzia arriverebbero a quota 3 (per la verità oltre a Formula Segreta e a Reality Circus io c’aggiungerei anche Fattore C).

Non solo…

A dirla tutta, c’è un altro programma che è stato soppresso e del quale quasi nessuno ha parlato.

Vediamo se i lettori di questo blog sono degli attenti osservatori!

I commenti sono aperti…





29
settembre

LA SOAP OPERA DEI PALINSESTI IMPAZZITI

Non ho mai scritto un post che si limitasse a riportare pedissequamente gli scritti di qualche altro autore.

Avete presente, però, quando, leggendo un giornale, un blog o qualsiasi altra fonte di notizie condividi un articolo al punto tale da dire a Te stesso : “Ecco. Esattamente ciò che avrei scritto io“?

Aldo Grasso @ Davide Maggio .itUna sensazione grazie alla quale Ti sembra che ciò che stai leggendo sia la materializzazione dei Tuoi pensieri!

Bene! A me è capitato con l’articolo di Aldo Grasso (nella foto) che sto per riportarVi, pubblicato ieri sul Corriere della Sera.

Lungi da me il paragonare i semplici scritti di questo blog ad una penna elegante qual è quella del noto critico televisivo! Ci mancherebbe altro!

Parlo, fondamentalmente, dei contenuti, non della forma e non Vi nascondo che l’aver trovato, nell’articolo di Grasso, delle affinità di interpretazioni e di vedute con quanto ho scritto alcuni giorni fa e con ciò che penso su questa ”scostumata” questione, mi ha inorgoglito un po’! 

Oggetto di analisi è  l’ormai infinita “soap opera dei palinsesti impazziti”.

Buona Lettura 

Un sinistro scricchiolio sta allarmando i custodi del palazzo televisivo. Da dove proviene? Chi l’ha provocato? Lo scricchiolio è causato dalla follia dei palinsesti. Che ormai oscillano come trottole, mappe impazzite. Da tempo, sui giornali, l’inizio della prima serata di Canale 5 e Raiuno è segnalato alle 21. In realtà, non inizia mai prima delle 21.20.
Perché questo inganno? La seconda serata non esiste più, è slittata a mezzanotte. Gli show finiscono all’ una di notte, con buona pace di chi la mattina deve alzarsi. Un telefilm di successo come Dr. House viene brutalmente spostato causando la ribellione dei telespettatori; il programma di Bonolis va in prima serata, poi in seconda, poi viene collocato nella fascia preserale; Reality circus dal lunedì passa alla domenica, dalla domenica al mercoledì: una giostra. Le anomalie non finiscono qui, anzi paiono ben più profonde. Joe Petrosino vince ampiamente la serata di domenica 24 settembre con quasi sei milioni di spettatori, favorito dal clamoroso flop del reality di Canale 5 (3.104.000 spettatori, 16,38% di share, 5/6 punti sotto gli obiettivi della rete). Lunedì 25 Petrosino perde duecentomila spettatori e quasi il 5% di share, andando contro una logica sempre rispettata: ovvero che la seconda puntata di una fiction di successo va meglio della prima, per l’effetto valanga e per l’effetto persistenza, degli spettatori che hanno visto la prima. Ma qui entra in gioco la contro- programmazione de L’Onore e il rispetto, coi suoi 5.656.000 spettatori (22%), già accumulati nelle 4 puntate precedenti. Altri flop da palinsesto. Le quattro serate di Miss Italia, a dimostrazione di come ormai la manifestazione non sia più vissuta come evento. O l’inatteso insuccesso di Luca Barbareschi: Giorni da Leone 2, il seguito di una fiction in onda nel 2002. Allora fece il 20% di share, ma il seguito non funziona. La prima puntata (5 settembre) ha uno share di appena il 12,16 per cento, ridicolo per Raiuno. Tanto che si decide di sfilarla subito per sostituirla con una replica di Bartali.

Ma la situazione più clamorosa riguarda Paolo Bonolis. Fattore C, un format così collaudato e sperimentato da sembrare un plagio, floppa clamorosamente in prima serata: domenica 10 settembre supera il 23% di share ma la domenica successiva crolla al 17,61. Spostato nel preserale non fa di meglio, meno del 18% di share.

Programmi dislocati, orari oltraggiati, soppressioni improvvise, sforamenti abituali. Il palinsesto (dal greco palímpsèstos, «raschiato di nuovo», a significare l’originale programmazione trimestrale fatta di tanti fogli sovrapposti) è ormai inattendibile. Rispetto ai corrispettivi francesi (grille) e inglesi (schedule), il termine italiano sottolinea l’incessante lavoro di perfezionamento, ridefinizione, correzione cui è sottoposta la programmazione. Che può essere infatti continuamente rielaborata in rapporto agli obiettivi della rete (proprio come le antiche pergamene venivano continuamente corrette e riutilizzate). Ma la sensazione è che la nostra programmazione venga raschiata ogni giorno, senza sosta, da una mano insensata. Ciò che vediamo sul piccolo schermo corrisponde raramente a ciò che è riportato dalle guide ufficiali.

«Il palinsesto è matematica», sostiene Alba Parietti. Ha ragione. Ma il suo reality sa contare solo fino al 7 (di share). Gli esempi si sprecano, giusto per fornire una sismografia del terremoto in atto. Per Raiuno e Canale 5, come detto, il ritardo è cronico, e francamente anche un po’ ridicolo.

Non va molto meglio sulle altri reti, la litania dello sforamento si ripete. Il telefilm su Raidue e The Oc su Italia 1 iniziano con cinque minuti di ritardo, il film su Retequattro con quindici. Raitre è in orario, e anche La7 non sgarra. Però il programma di Giuliano Ferrara e Ritanna Armeni sfora volentieri. Nel maggio scorso ha ceduto la linea a Gad Lerner solo alle 21.43. Che non l’ha mollata prima delle 24.00. Per la disperazione di Piero Chiambretti, previsto con Markette alle 23.30. Siccome non è un caso isolato, il conduttore ha pensato di ribattezzare il suo programma Uno mattina Markette.
L’altra sera ha bevuto il calice amaro anche Bruno Vespa battuto da Enrico Mentana che aveva in studio Luciano Moggi (Moggi è la variabile impazzita del palinsesto: una volta era chiamato per rispetto adesso per alzare l’audience). Ma Vespa è stato costretto dal film di Raiuno a partire molto tardi. Da cosa dipende questa debolezza intrinseca della tv generalista, questa assurda partita a scacchi che denota mancanza di rispetto nei confronti dello spettatore? Alcuni impazzimenti sono dovuti alle logiche perverse dei palinsesti.

Il ritardo della prima serata è stato «inventato» da Striscia la notizia per fare il pieno d’ascolto. Da questo «male» ne discende un altro ancora più grosso. Per non avere concorrenza in quell’ ora topica, Mediaset è stata costretta a riportare Bonolis all’ovile, a peso d’oro. Ma Bonolis è tornato con tutto il clan di Lucio Presta (Paola Perego, Amadeus, Panicucci) imponendo alcuni programmi rivelatisi poi dei fallimenti (Amadeus è già sparito dal video).

Visto che parliamo di clan, la disarticolazione dei palinsesti dipende anche dal fatto che in troppi ci mettono le mani. Ormai personaggi come Lucio Presta, Bibi Ballandi, Lele Mora, Beppe Caschetto contano più dei direttori di rete. Non a caso a dirigere Raiuno c’è Fabrizio Del Noce, un giornalista che non si era mai occupato di programmazione. A dirigere Canale 5 ci sarà Massimo Donelli (tanti auguri!), la cui unica esperienza tv consiste nell’ aver diretto Sorrisi e canzoni (dove spesso si è lamentato dell’infedeltà dei palinsesti!). Qualcuno imputa la follia della programmazione alla crisi imprevista dei reality (difficoltà che coinvolge persino un campione d’ascolti come L’isola dei famosi) o all’esplosione del satellite, di Sky (è il caso di Lost, laserie di culto, che in onda il lunedì regala share record a Fox). Qualcun altro, più addentro, la spiega con la difficoltà delle reti ammiraglie (specie Canale 5) a raggiungere gli obbiettivi promessi agli investitori pubblicitari; di qui gli spostamenti, le protezioni, i traslochi, le cancellazioni apparentemente inspiegabili. Tutto questo mina due meccanismi su cui si fonda, o si dovrebbe fondare, il patto comunicativo della tv: l’abitudine e la fedeltà. Il pubblico è consuetudinario e affezionato ai programmi preferiti. Perché svilire così il palinsesto? Gli orari dei treni non sono sufficienti per garantire a un Paese una rete efficiente di trasporti, ma senza orario i treni non si muovono, e se si muovono creano solo caos.