Telerissa



7
novembre

DM LIVE24: 7 NOVEMBRE 2009 [STIAMO COMMENTANDO AMICI]

DM Live24: 7 Novembre 2009

>>> Dal Diario di ieri

  • Elegancia

lauretta ha scritto alle 08:27

Questa mattina il giornalista Stefano Campagna ha presentato l’edizione del Tg1 delle 7 e poi quello delle 7.30 con una felpa da tuta blu! Capisco i tagli ma così mi sembra un tantino esagerato. Non oso immaginare come fosse messo sotto a questo punto!

  • ForumFolies

lauretta ha scritto alle 14:36

Caso di Forum del pomeridiano: donna grassa entra in un bagno stretto e non riesce più ad uscire. Della serie…c’è cascata! Rita dalla Chiesa se la ride… alla faccia della sensibilità!

Raffa ha scritto alle 17:49

La signora è uscita ma nell’impresa si è arrampicata sul water, si è aggrappata al tubo della vaschetta con l’acqua per il water, ha perso l’equilibrio e cadendo ha staccato il tubo e tutto il resto, hanno dovuto smontare la porta perchè cadendo l’aveva bloccata e l’hanno portata fuori di peso. La signora ha chiesto 1000 euro per l’abito rovinato (caspita) che non ha ottenuto, però ha dovuto pagare 1200 euro per i danni provocati al bagno.

  • Uomini e Donne: Tina VS Rosy, atto II




3
novembre

DM LIVE24: 3 NOVEMBRE 2009

DM Live24: 3 Novembre 2009

>>> Dal Diario di ieri…

  • Autoreferenzialità

matteoc4 ha scritto alle 11:10

La Panicucci finalmente cita DM per la rivelazione riguardo il trans al GF.

 

  • Chiarezza è fatta

Nedda ha scritto alle 16:34

Ieri a Quelli che il Calcio, Simona Ventura ha confermato la partenza dell’isola per il 22 febbraio.

  • Telerissa a Uomini e Donne. Extended Version

Vi avevamo dato conto dell’incredibile rissa a Uomini e Donne di ieri tra Tina e Rosy mostrandovi il relativo video. Ma non era completo. Ecco la versione completa. Per leggere l’articolo clicca qui.


3
novembre

UOMINI E DONNE E L’ENNESIMA RISSA: LA VAMP VS LA SIGNORA ROSY, L’APOTEOSI DELLA BEGA DA PIANEROTTOLO

“Burina ripulita”, “cretina”, “deficiente”, “finta signora”. E’ un fiume in piena Tina oggi e ne ha per tutti: dall’aggressione alla corteggiatrice Roberta, che eredita così lo sfortunato ruolo di Eliana Michelazzo, all’eccessiva sfuriata contro la signora Rosy. Proprio come due vicine di pianerottolo che per mesi si fanno i dispetti e poi sbottano all’improvviso lanciandosi fango dalle rispettive case, a Uomini e donne si consuma la resa dei conti tra le ‘finte signore’ che in giro per l’Italia si contendono il ruolo di donna cool della trasmissione.

La vamp però esagera sfoderando un lessico aggressivo da bar di periferia che tira spesso in ballo gli attributi maschili per esprimere tutto l’odio covato per la popolana signora che ama ormai spacciarsi per donna chic della capitale. Si scende sul personale e si arriva a tirare in ballo questioni di infimo livello, tipiche però delle peggiori beghe tra donne in lotta: Tina avrebbe addirittura trasferito d’asilo il figlio per non incrociare la signora del pubblico che andava a prendere il nipote. Le due popolano lo stesso quartiere e si squadrano anche quando vanno a fare la spesa. Un duello ormai storico, almeno da quanto emerge in puntata.

La De Filippi è sbalordita. Mani al volto, piegata in due dalle risate è consapevole di aver toccato l’apice del trash con questo scontro sociale, che serpeggia a lungo tra le signore del pubblico, ma che finora era baluginato solo a piccole dosi. Memorabile un altro dialogo acceso tra la signora Paola ed Amalia che si sminuivano a vicenda con frasi del tipo: “a bella ma se vieni in studio con la Ka, non fare la signora”. La conduttrice è consapevole che con questo lungo sproloquio si è guadagnata giorni di riproposizioni a Blob e Striscia la Notizia, candidature eccellenti a tutti i premi trash per la tv. Nemmeno nelle più estreme parodie della trasmissione fatte da Lucia Ocone e Paola Cortellesi si sarebbe arrivato a tanto.





21
ottobre

BARBARA D’URSO SI SCUSA AL TG5: “E’ DIFFICILE MODERARE QUESTE TELERISSE”

Barbara D'Urso (Domenica Cinque, telerissa)Ci sono telerisse e telerisse. Talune possono sembrare costruite e artefatte al punto tale da strapparti un sorriso (per il nervosismo), talaltre sono fomentate ad arte grazie ad un pool di autori sempre più scaltri ed esperti in “materia”; ma ce ne sono anche alcune che risultano genuine. Queste, però, si contano sulle dita di una mano… monca!

L’ultima, famosa, telerissa di Domenica Cinque, che abbiamo descritto minuziosamente qui, ha superato ampiamente il limite del buon gusto: può essere anche naturale, infatti, che i toni si alzino, complice un argomento particolarmente caldo, ma c’è sempre un confine da non oltrepassare soprattutto per rispetto verso i telespettatori che, a patto che non siano televisivamente masochisti, a certi spettacoli difficilmente vorrebbero assistere.

La lezione sembra averla assimilata anche la stessa Barbara D’Urso, anche lei non esente da colpe per essere venuta meno al ruolo di moderatrice, fondamentale in queste occasioni. Una “redenzione” sfociata nella puntata di ieri di Pomeriggio Cinque, in cui la Bislacca ha deciso di intavolare una discussione fruttuosa (?) proprio sulle telerisse, sperando  che potesse fungere da insegnamento. Come dire, una puntata dal respiro quasi “autoreferenziale”.

Ovviamente un dibattito dai toni pacati anche perchè causare una telerissa parlando di telerisse sarebbe stato il colmo dei colmi.


18
ottobre

UNA DOMENICA (CINQUE) DI ORDINARIA FOLLIA. MICA E’ UNA DOMENICA TRASH!

Domenica Cinque, Telerissa (Alessandro Cecchi Paone, Alba Parietti, Maurizio

In barba alle previsioni, parlare delle telerisse di Domenica Cinque è diventata consuetudine ampiamente consolidata, come comprare il pane o pagare le bollette. Corriamo il rischio di essere pleonastici, ma non possiamo esimerci dal raccontarvi una domenica di ordinaria follia.

Già, perchè anche questo pomeriggio, uno degli argomenti proposti dalla Bislacca si è prestato a far scoppiare una bagarre ai limiti del consetito: la deriva omofobica in Italia. A trattarlo in studio, oltre a Vittorio Sgarbi nelle abitudinarie quanto insignificanti vesti di arbitro, ospiti ”collaudati” come Alessandro Cecchi Paone e Alba Parietti, insieme a Maurizio Ruggiero, presidente dell’Associazione Sacrum Imperium, Renato Farina, editorialista de Il Giornale e deputato PdL e varie coppie omosessuali, pronte a rivendicare i propri diritti.

L’occasione è ”ghiotta” e gli ospiti già cotti a puntino: se la torta della telerissa dev’essere gustosa, è importante dosare bene tutti gli ingredienti e gli autori di Domenica Cinque, da qualche settimana a questa parte, sono diventati degli efficientissimi chef. La ricetta della telerissa perfetta prevede che il fuoco vada alimentato piano piano, senza fretta, ma in questo caso la miccia scoppia così celermente che si rischia di restarne scottati. Basta infatti una sola parola, “sodomiti“, pronunciata dal fondamentalista cattolico Ruggiero a scatenare le ire di Alessandro Cecchi Paone, che dopo il suo “coming out” sente ovviamente il peso dell’argomento.





13
ottobre

UOMINI E DONNE: LE TRONISTE SI BECCANO COME NELLA MIGLIORE TRADIZIONE (VIDEO)

Uomini e Donne (troniste)

Non c’è trono rosa a Uomini e donne senza litigata: è un fatto talmente assodato da essere ormai entrato tra i proverbi della saggezza popolare. Ed è così che anche le nuove troniste non si sottraggono alla tradizione storica del veleno incrociato, rinfacciandosi complessi di inferiorità, scatenandosi in ripicche incrociate a più non posso.

Il motivo della contesa è il solito atteggiamento scemotto di Laura, la tronista bionda oggi accofanata alla Barbara Alberti, con le classiche moine di chi fa la parte della brava ragazza,ma che però nei momenti di meno controllo lascia trasparire una carica molto meno rigida, sciogliendosi da quella costruita voglia di non essere giudicata male.

Monica, nonostante le pratiche yoga per non esprimere tutto il suo fastidio per la collega di avventura, non resiste più e nel suo consueto, coloritissimo modo spiattella a Laura il suo malumore dandole della smorfiosetta finta, talmente vuota da esultare come una ragazza pon-pon ad ogni uomo-pallina che può spostare nel suo pallottoliere.


6
ottobre

LA TELERISSA E’ SEMPRE DIETRO L’ANGOLO: VITTORIO SGARBI CONTRO LE PETTEGOLE DI POMERIGGIO CINQUE!

TELERISSA A POMERIGGIO CINQUE VITTORIO SGARBI

Noi lo avevamo detto domenica scorsa, quando l’ex moglie di Zequila ha attentato all’incolumità del caro mutanda cercando di mollargli uno schiaffone nel salotto della bislacca: cara Barbara, il trash è dietro l’angolo e la tele-rissa è sempre molto difficile da evitare.

Ne è la prova quanto accaduto oggi a Pomeriggio Cinque, durante quello che sembrava essere un tranquillo e drammatico momento di talk dedicato ad un tema quanto mai scottante come quello della violenza sulle donne. Ospite in studio, a raccontare la sua drammatica esperienza, una pacatissima Irene Fargo, alla cui calma farà da contraltare qualche minuto più tardi l’esplosione d’ira del famigerato Vittorio Sgarbi. Questi i due fronti della battaglia mediatica consumatasi pochi minuti fa su Canale 5: da un lato Daniela Santanchè e Giampiero Mughini, laureati ad honorem in opinionologia, con le loro poltrone ormai prenotate per l’intera stagione, presenze fisse dello show della Bislacca di Cologno. Dall’altro, solo ma combattivo come sempre, Vittorio Sgarbi, pronto a schierare le armi dell’urlo inesauribile e della ripetizione dell’insulto ipnotizzante che tanti caduti hanno ormai provocato nei salotti  tv (ne sa qualcosa Cecchi Paone, vittima di un “capra, capra ignorante, capra, capra” ad libitum).

Tesi del giorno dell’inferocito Sgarbi, l’inutilità di parlare di certi temi delicatissimi, sciorinati in televisione soltanto per compiacere le telespettatrici più pettegole e per riempire di gioia la fetta più voyaur del pubblico, evidentemente a secco di reality da spiare e commentare. La scena è raccapricciante e si consuma in una telerissa a distanza (il caro Vittorio è in collegamento) in cui le voci si accavallano come nella migliore delle tradizioni, e il pubblico si ribella come nella più classica delle rivolte popolari; da registrare l’intervento di una signora del pubblico, novella Masaniello, che essendosi scagliata contro il critico d’arte, è poi rimasta vittima dell’insulto ipnotico di cui sopra “ridicola, ridicola, ridicola, mi fa ridere” ripetuto fino alla nausea.


5
ottobre

DOMENICA CINQUE, LEONI PER AGNELLI: FABRIZIO PERDE LA CORONA ED ANCHE LA FACCIA

Fabrizio Corona (Domenica Cinque)

La Bislacca si starà facendo un bagno caldo. Uno di quelli riposanti, in cui non ripensare a quello che ti è successo durante le giornata. Sì, perchè se il Zequila-moment può aver strappato qualche sorriso (qui la Caporetto d’Er Mutanda), il Corona-moment ha avuto, davvero, dell’imbarazzante. Per la conduttrice, in primis.

Con l’oramai televisivamente consueto “metodo dell’arena”, di gilettiana memoria, la D’Urso mette Fabrizio Corona su una poltrona rossa. Ma la seduta inizia presto a scottare, e non già per rivelazioni shock dell’ultima ora (del tutto assenti oggi), quanto per il fuoco incrociato di accuse cui l’intervistato è costretto suo malgrado a sottostare.

Le penne parlanti non sono nè gli Enzo Biagi e nè le Milene Gabanelli, ma la Sora Lella e la Donna Mariuccia di turno. Normale pubblico, insomma, ma parlante e con tanta voglia di esserlo. Si parla di tutto e gli si rinfaccia di tutto: la speculazione su Lapo Elkann in punto di morte, la lite con Simona Ventura ed il suo entourage, il guidare contromano ed il farlo anche senza patente, gli alimenti mancati al figlio, il servizio che lo ritrae nudo assieme a Belen con foto forse concordate,  la rissa in discoteca con minacce al seguito, il circolare con denaro fasullo, il suo arrivo in macchninone a Garlasco dopo il tragico delitto, il film con un suo nudo integrale frontale (qui il nudo integrale). Tutto vecchio (e già risaputo, purtroppo).

La novità, però, sta che, questa volta, Corona sembrava l’agnello sacrificale ed il pubblico i leoni del Colosseo. Imperatore col pollice puntato sempre verso? Platinette, mai così poco democratica come oggi. Fortunatamente, ci sentiamo d’aggiungere. In un crescendo di microfoni ruggenti ed incandescenti, con qualche urla di troppo e relative risposte poco convinte e convincenti, Corona prova a barcamenarsi come meglio può e come meglio sa. Non sa, però, che, questa volta, il pubblico della D’Urso l’hanno caricato al tritolo e che Platinette, struccato, “al naturale” ed abbastanza serioso, modera solo in un verso. Col pollice verso, appunto.