Plagio



20
settembre

BAILA: ANCHE LA BBC FA CAUSA A MEDIASET

Barbara d'Urso

Nuovo capitolo della guerra Ballando vs Baila. Se qualcuno riteneva insussistenti i presupposti per agire nei confronti del nuovo programma della Bislacca di Cologno, adesso a dar manforte a Milly Carlucci e alla Rai arriva nientemeno che la BBC, detentrice del marchio Strictly Come Dancing. Il broadcaster inglese, infatti, dovrebbe unirsi alla causa intentata contro Mediaset ed Endemol. A darne notizie la stampa inglese, per la quale:

Bbc Worldwide tiene molto seriamente alla protezione del suo copyright e sta intraprendendo un’azione legale in Italia per proteggere il suo format Ballando con le stelle.” (The Indipendent)

Non vorremmo essere, dunque, nei panni di Roberto Cenci e Barbara d’Urso che stanno già lavorando al programma da settimane, con tanto di sala prove per i neo ballerini.

La notizia della “discesa in pista” della BBC, peraltro, va ad aggiungersi ad un’altra circostanza che potrebbe essere letale per lo show danzante di Canale 5: si scopre infatti che gli ‘amanti del ballo’ (Jessica Intravaia, Daniele Beraldi, Valentina Tocci, Rossella Canuti e Carlo Valerio Aloia, Giancarlo Salvati), che prenderanno (rectius, dovrebbero prendere) parte al programma, sono iscritti della World Dance Sport Federation, la Federazione Sportiva Danza.




7
settembre

MAMMUCARI CONTRO LA RAI: “MI HA RUBATO L’IDEA DI ATTENTI A QUEI DUE”. DM NE AVEVA PARLATO UN ANNO FA.

Teo Mammucari

Difficile trovare un personaggio più diretto di Teo Mammucari. Una schiettezza spesso eccessiva anche se, a volte, preferibile al buonismo e  alla diplomazia di alcuni colleghi del piccolo schermo. E ben può accadere che, a furia di attaccare e di far nomi e cognomi, qualcuno si inalberi e decida di rispondere per le rime (leggi qui l’ultima replica di Alessandro Greco) ma tutto ciò non frena la lingua biforcuta di un Teo che non risparmia ulteriori frecciatine dalle pagine dell’ultimo numero di Sorrisi.

Nei confronti di Max Giusti, ad esempio, il conduttore di The Cube alterna un po’ di carota “Con lui ho iniziato la carriera. Andavamo nei localini per 50 mila lire a fare cabaret…siamo molto amici, a lui va il mio più grande in bocca al lupo” a qualche colpo di bastone. Proprio l’amico Max era infatti il conduttore di quell’Attenti a quei due (condotto a gennaio 2011 con Fabrizio Frizzi) che Mammucari accusa essergli stato “rubato” da Mamma Rai:

È un format di cui avevo parlato a Pippo Baudo in una puntata di Milano – Roma e che poi è stato realizzato senza che mi sia stata riconosciuta la paternità dell’idea. Non ho fatto problemi ma è giusto che io ne parli, certe cose non si possono rimuovere”.

Noi di DM avevamo sollevato la questione oltre un anno fa (clicca qui per vedere il post con il relativo video della puntata “incriminata” di Milano-Roma), dodici mesi prima del J’accuse di questi giorni.


17
agosto

BAILA: CLONE DI BALLANDO O FORMAT AI LIMITI DEL PORNOGRAFICO?

Bailando por un sueno

Baila non è Ballando con le stelle. A Mediaset ne sono sicuri (o meglio sono sicuri che Endemol abbia fornito loro un format originale!) ed altrettanto convinta sembra la padrona di casa Barbara d’Urso. E a ben guardare alcuni video dell’argentino Bailando por un sueño (format dal quale è tratto Baila), sembra si tratti davvero di un programma decisamente diverso dallo show di Rai1. Roba, per la verità, che farebbe impallidire la rigorosa Milly e i suoi tradizionali spettatori.

Più che un talent sulla danza Bailando por un sueño sembra quasi un talent per aspiranti performer erotici. Prendete le “pornocoreografie” di Garofalo, quadruplicate il voltaggio erotico e avrete alcuni dei balli del programma argentino in cui fanno bella mostra (non senza polemiche) ballerini seminudi, topless, spogliarelli e mimi di atti sessuali (video dopo il salto). Non è forse nemmeno un caso che tra i concorrenti dell’edizione originale sia spuntata anche Cicciolina.

Tant’è che, secondo il popolare sito britannico Digital Spy, la BBC avrebbe tuonato: “Bailando por un sueno è un programma ai limiti del pornografico“. Il famoso broadcaster, però, sebbene inorridito dal format che avrebbe leso l’immagine di ’Strictly Come Dancing’, sarebbe rimasto inerme in quanto Bailando por un sueño  nasce come un format originale di Televisa. Ed è proprio su questo che si fonda la strategia difensiva di Mediaset. Intendiamoci, il fatto che Televisa lo produca da anni – o che la BBC non sia intervenuta sin da subito per far valere  i propri diritti – non significa che non possa essere la copia di Ballando. Quel che è certo è che se nella prossima udienza (per maggiori info clicca qui) Mediaset si presentasse con un Baila ”pornografico” sul modello di quello argentino si allontanerebbe lo spettro del plagio. Ma a quel punto ne sarebbe valsa la pena? E poi ve la immaginate Marisa Laurito in tanga?





9
agosto

BALLANDO VS BAILA: IL GIUDICE RIMANDA LA DECISIONE A SETTEMBRE. SODDISFAZIONE PER LA CARLUCCI

Roberto Cenci, direttore artistico di Baila

(Adnkronos) Milly Carlucci versus Mediaset. Si e’ concluso con un rinvio il primo round leagale tra la conduttrice di ”Ballando con le stelle” ed Endemol-Rti. Il giudice della IX sezione del Tribunale Civile di Roma, Gabriella Muscolo, si e’ infatti riservata di decidere sulla richiesta di stop ”preventivo e cautelativo” del programma ‘Baila‘ ,messo in programmazione da Rti su Canale 5 con la conduzione di Barbara D’Urso, per i primi di settembre. Richiesta che era stata avanzata dal legale di Milly Carlucci, Giorgio Assumma, per verificare la ”confondibilita”’ dell’opera preannunciata da Mediaset con la trasmissione ”Ballando con le stelle”, successo d’ascolti su Raiuno da ben sette edizioni.

Il giudice, che si pronuncera’ una settimana prima della prevista messa in onda di ‘Baila’, ha chiesto ai realizzatori del programma di Mediaset di fornire tutti gli elementi realativi al contenuto della trasmissione e di fornire l’elenco di tutti gli autori. Soddisfatti la Carlucci e l’avvocato Assumma, che ha spiegato all’Adnkronos:

”Si tratta di una causa unica nel suo genere perche’ di fatto ci sono due opere una delle quali non ancora ‘creata’. L’azione della Carlucci e del suo staff si e’ configurata dunque come un’azione preventiva, basata sull’art. 156 della Legge sul Diritto d’autore che dice testualmente: Chi ha ragione di temere la violazione di un diritto di utilizzazione economica a lui spettante puo’ agire in giudizio per ottenere che il suo diritto sia accertato e sia vietato il proseguimento della violazione”.


9
agosto

MILLY CARLUCCI VS BAILA: OGGI LA PRIMA UDIENZA IN TRIBUNALE. CHI HA RAGIONE?

Milly Carlucci

>>> UPDATE: Qui la decisione del giudice <<<

Milly Carlucci ha mantenuto le sue promesse (o per meglio dire “minacce”). Baila, il Ballando con le Stelle in salsa Mediaset, non s’ha da fare  e così il volto di punta di Rai1, dopo le lamentele a mezzo stampa, è passata alle vie legali (per maggiori info clicca qui). Oggi scatta la prima udienza, davanti alla IX Sezione del Tribunale Civile di Roma, della causa civile intentata da Milly Carlucci e dal suo staff nei confronti di Rti, Endemol e del direttore artistico del programma Roberto Cenci.

La richiesta di Milly, che oggi sarà in aula con il suo avvocato Giorgio Assumma, è uno stop cautelativo e preventivo di Baila (il debutto è fissato per martedi 27 settembre in prima serata su Canale 5). Lo show di Canale 5, come più volte ribadito dalla conduttrice, andrebbe direttamente a danneggiare Ballando con le stelle, proprio com’è accaduto a Ti Lascio Una Canzone che si è indebolito dopo la nascita del clone Io Canto.

Dal canto suo Mediaset risponde tirando in ballo il fatto che il varietà danzante con Barbara d’Urso sia un format sudamericano regolarmente acquisito e che la somiglianza tra i due programmi, se c’è, viene dall’appartenenza ad uno stesso genere (il ballo) che in quanto tale non può essere soggetto ad un’esclusività (per leggere la “difesa” di Cenci clicca qui). Argomentazioni valide che, pur non allontanando lo spettro del plagio, potrebbero mettere in serie difficoltà Milly e il suo staff. Anche se, comunque vada, la cattiva pubblicità o un rinvio per Baila potrebbero essere già delle (mezze) vittorie  per Ballando con le stelle.





3
agosto

MILLY CARLUCCI PUNGE PIERSILVIO E ‘SALVA’ LA D’URSO: “IO E BARBARA SIAMO AMICHE”. IL 9 AGOSTO L’UDIENZA

Milly Carlucci

Tornerà in tv nella primavera del nuovo anno con l’ottava edizione di Ballando con le Stelle, il fortunato show del sabato sera di Rai 1, ma l’estate di Milly Carlucci tutto si può considerare tranne che tranquilla. La querelle con Mediaset per il presunto plagio messo in atto (anzi, portato in pista) con Baila!, il nuovo show previsto in autunno su Canale 5 (dal 27 settembre), tra pochi giorni vivrà una tappa forse decisiva:

Il 9 agosto si incontrano le parti – dichiara la conduttrice in un’intervista ad Oggi – il mio avvocato, Giorgio Assumma, quello della Rai, Pierluigi Lax, e il legale di Mediaset. Ognuno spiegherà le proprie ragioni e se il giudice del Tribunale di Roma riterrà sufficiente la documentazione potrà già prendere una decisione, altrimenti saranno fissati altri incontri”.

La Carlucci ci tiene a sottolineare come tra lei e Barbara D’Urso, conduttrice dello show ballerino del Biscione, non ci sia alcun tipo di astio per la situazione che si è venuta a creare: “Io e Barbara non ci siamo sentite. Ci conosciamo da tempo e siamo anche amiche, come lo si può essere vivendo in città diverse e quando si è presi da mille impegni”. L’intento, che l’ha spinta ad avviare un’azione legale, è che venga semplicemente stabilito un principio e che soprattutto vengano rispettate determinate regole industriali.


9
luglio

BAILA!, ROBERTO CENCI SI DIFENDE: “HO FATTO CAMPIONI DI BALLO MA NON ACCUSO LA CARLUCCI DI AVERMI IMITATO. NON C’E’ ALCUN PLAGIO”

Roberto Cenci

Plagio? Imitazione? Programma fotocopia? Nemmeno per idea! Ad intervenire in difesa della causa di Baila! ci pensa Roberto Cenci, regista e direttore artistico del nuovo talent di Canale5, che in alcune dichiarazioni riportate da Libero e Il Giornale afferma di non voler sentire parlare di cloni ricordando di essere stato il primo ad aver portato il ballo popolare in tv:” Nel 1994-95 ho fatto Campioni di ballo con la Cuccarini dove si sono sfidate coppie di professionisti, ma non mi sono mai sognato di dire che la Carlucci mi ha imitato“.

Insomma, chi è senza peccato scagli la prima pietra sembra dire il regista della trasmissione, al centro di una simile querelle due anni fa in occasione della partenza di Io Canto sull’ammiraglia Mediaset. Una posizione condivisa anche da Piersilvio Berlusconi che in occasione della presentazione dei palinsesti, dopo essersi soffermato sull’argomentazione della diversità dei due format (inglese quello di Viale Mazzini, sudamericano quello della D’Urso) ha dichiarato: “Il talent di ballo funziona nelle tv commerciali di tutto il mondo. Non ci sogniamo certo di affermare che l’unico reality sia il GF e o che l’unico talent di canto sia Amici

E’ lo stesso Cenci a far notare un ulteriore tratto distintivo di Baila! rispetto al successo targato Rai1: “C’è una differenza fondamentale. Loro usano ballerini professionisti e campioni di danza, noi vip ma anche gente comune, macellai salumieri che ballano in modo magnifico. Non vedo il plagio, rilassiamoci!“. Smentite anche le voci di un presunto esodo dei ballerini di Ballando (Samuel Peron, già ospite di Pomeriggio Cinque in primis) verso la nuova creatura: “Non è assolutamente vero. I personaggi di Baila! saranno diversi, non ci sarà alcun furto“.


8
luglio

BAILA!: MILLY CARLUCCI FA CAUSA A MEDIASET

Milly Carlucci incrocia le dita: vincerà la "guerra" contro Baila?

Milly Carlucci non ci sta e affila le armi. Baila! (ex Io Ballo- leggi qui), previsto per la quasi imminente stagione autunnale su Canale 5, proprio non le va giù. La conduttrice sente odore di plagio del suo Ballando con le Stelle e, dopo il già discusso caso Ti lascio una Canzone – Io Canto, chiede alla nuova dirigenza di non ripetere il precedente errore e prendere subito le giuste contromisure. 

Milly è praticamente sbottata come forse mai le era capitato in tanti anni di carriera (leggi qui il suo sfogo), ed è così che dalla sfuriata è passata ora ai fatti. Come rivela il Corriere della Sera,  il popolare volto della tv di Stato ha dato mandato al suo avvocato, Giorgio Assumma, di avviare un’azione legale contro il competitor Canale 5 per prevenire la messa in onda del programma. Con lei tutta la squadra di autori pronta a difendere Ballando con le stelle contro il programma clone che andrebbe inevitabilmente a danneggiare l’originale show di Rai 1. Anche la Rai non potrà certo far finta di niente: lo show ballerino è infatti, da anni, una garanzia di successo per la tv di Stato. 

Per il momento si è fatto sentire il consigliere d’amministrazione Rodolfo De Laurentis, che ha invitato l’azienda a porre attenzione sulla vicenda (leggi qui), ma è chiaro che le vie legali, che vedono Carlucci & Co in prima fila, faranno presto intervenire la stessa Rai, al fine di tutelare il programma. Senza dimenticare che lo show di Barbara D’Urso avrebbe contattato altresì i ballerini professionisti di Ballando (Samuel Peron sembra già passato alla concorrenza), mandando su tutte le furie la già infastidita Milly Carlucci.