Michele Santoro



18
dicembre

BERLUSCONI SHOW A PORTA A PORTA. E MICHELE SANTORO CONFERMA: SILVIO CI HA CONTATTATI

Silvio Berlusconi, Porta a Porta

Silvio lo fa per noi. “Avete bisogno di me e quindi non mi astengo quando sento il dovere di portare il soccorso a chi ha bisogno” ha detto Berlusconi durante la  puntata di  Porta a Porta in onda stasera alle 23.30. Ospite di Bruno Vespa, l’ex premier ha ribadito il suo impegno alla guida del centrodestra, dichiarandosi però pronto a cedere la leadership dei moderati a Mario Monti candidato. Altro giro, altra corsa: così, su Rai1, il Cavaliere ha proseguito la sua campagna mediatica iniziata nel weekend sulle reti Mediaset.

Una mossa, quella di ‘occupare’ gli spazi televisivi, che secondo lo stesso Berlusconi gli avrebbe fruttato già quattro punti. “Ho molto da recuperare” ha ammesso l’ex premier, dichiarandosi sicuro che gli italiani non siano affatto stanchi di lui: “lo dimostreranno con il voto adesso“. A Porta a Porta il Cavaliere ha parlato anche di alleanze e si è detto certo che la Lega prenderà parte alla coalizione dei moderati. Poi un riferimento alla crisi economica: “io sono assolutamente convinto di non essere il responsabile” ha affermato.

Parole destinate a rincuorare lo storico elettorato berlusconiano: una tattica, questa, che da sola non basta. Dopo le ospitate a Domenica Live, Quinta Colonna e Porta a Porta, Berlusconi starebbe così pensando di giocarsi il tutto per tutto, di sfoderare un colpo di teatro. Il Cav avrebbe cioè intenzione di rilasciare un’intervista a Servizio Pubblico di Michele Santoro, il quale oggi ha confermato di essere stato contattato dallo staff dell’ex premier.




18
dicembre

SILVIO BERLUSCONI DA SANTORO? IL CAV PRONTO A GIOCARSI IL COLPO DI SCENA A SERVIZIO PUBBLICO

Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi al cospetto di Michele Santoro: non succede, ma se succede… In vista delle prossime elezioni, pare che il Cavaliere sia disposto a giocarsi il tutto per tutto, che sia addirittura pronto ad infilarsi nella tana del lupo. Roba da non credere. O è impazzito o ha in serbo un colpaccio dei suoi. Con l’avvicinarsi delle consultazioni, l’ex premier ha iniziato una massiccia campagna mediatica che lo sta portando nei principali salotti tv, con l’obiettivo di acchiappare consensi. Ebbene, tenetevi forte perché tra le sue prossime apparizioni potrebbe esserci un’intervista concessa a Servizio Pubblico.

A riportare l’indiscrezione è La Stampa, secondo cui Berlusconi ed il giornalista di La7 sarebbero già in trattativa per combinare il vis à vis. Nella giornata di ieri, in particolare, sarebbero avvenuti i primi contatti tra i due per fissare una data: calendario alla mano, la prima disponibile dovrebbe essere il prossimo giovedì 10 gennaio alle 21.10. Qualora le concertazioni andassero a buon fine, quella sera potremmo vedere su La7 un confronto tra l’agguerrito Cavaliere di Arcore ed il paladino della libera informazione.

Attenzione, però. L’ex premier avrebbe ancora parecchie titubanze sull’intervista, originate dal fatto che Santoro potrebbe rifilargli qualche colpo basso a tradimento. Magari un ospite poco gradito, un’inchiesta delle sue, o qualcosa di simile. Il conduttore di Servizio Pubblico, da parte sua, avrebbe già garantito di non avere in serbo trappole. Ma davvero potremo mai vedere il Berlusca nell’arena santoriana? Cosa potrebbe spingerlo ad una mossa così rischiosa?


10
dicembre

SERVIZIO PUBBLICO, LA ‘VENDETTA’ DEI GRILLINI: GIANROBERTO CASALEGGIO QUERELA PAOLO RUFFINI

Gianroberto Casaleggio

La ‘vendetta’ dei grillini è come una rata dell’Imu: quando arriva, sai che è una stangata. Alla faccia della libertà d’informazione. Stavolta la reazione muscolare del Movimento Cinque Stelle si è abbattuta (di nuovo) su La7, rea di aver trasmesso un’intervista poco gradita – e ritenuta offensiva – durante l’ultima puntata di Servizio Pubblico. Stamane Gianroberto Casaleggio, spin doctor e braccio destro di Beppe Grillo, ha fatto partire la “fatwa” nei confronti dell’emittente terzopolista dalle pagine del blog di riferimento.

“In un’intervista trasmessa da Servizio Pubblico la scorsa settimana, Ivano Mazzacurati ha affermato che Casaleggio prenderà i soldi destinati ai gruppi parlamentari del MoVimento 5 Stelle. La notizia è falsa ed offensiva. Ho dato disposizioni ai miei legali per querelare Ivano Mazzacurati e il direttore di rete de La 7“.

si legge sul blog di Beppe Grillo. Il Mazzacurati in questione è un militante grillino intervistato su La7 da Giulia Innocenzi, che intendeva portare ai vertici del Movimento “le venti domande del web“. Le parole dell’attivista (“i soldi dei gruppi li gestiranno Grillo e Casaleggio“) sono state ritenute lesive, così la scure a cinque stelle si è abbattuta su di lui e, soprattutto, sul direttore di La7 Paolo Ruffini.





1
dicembre

PIAZZAPULITA FA CRACK: IL ‘PARRICIDIO’ DI CORRADO FORMIGLI NEI CONFRONTI DI PAPÀ MICHELE (SANTORO)

Corrado Formigli

Se non stessimo parlando solo di un programma tv, potremmo benissimo fare ricorso al parricidio. Ma, siccome qui si tratta soltanto della terza puntata degli speciali di Piazzapulita Crack su La7, non vogliamo correre il rischio di apparire avventati, e parleremo di duello tra padre e figlio. Con la puntata di ieri sera, infatti, Corrado Formigli si affranca definitivamente dalla sua figura paterna (televisiva) Michele Santoro.

Nello speciale Crack-Si vota, dedicato al ballottaggio delle primarie del centrosinistra che si svolgerà domani, Formigli e la sua squadra hanno dimostrato come si possa raccontare la politica attraverso il reportage. Attenzione, però, a non celebrare quel funerale dei talk show che sta andando in scena troppo spesso sui quotidiani di questi giorni, grazie a editorialisti che fanno allegramente a meno dei numeri di Servizio Pubblico su La7 (2,5 milioni e 11% di share di media).

Quello di Piazzapulita, invece, è solo un modello alternativo di racconto della politica “di strada”, fatta di convegni, manifestazioni, seggi, militanti e leader a contatto con quest’ultimi. Insomma, se il talk show non è morto, Piazzapulita Crack ha dimostrato come applicare con successo il metodo-Report alle vicende politiche, attraverso una puntata scritta benissimo, incisiva come un buon numero di editoriali messi assieme. Ieri sera tutto si snodava perfettamente, e la presenza di Marco Damilano, notista de L’Espresso e unico ospite in studio, sembrava quasi “necessaria”.


29
ottobre

SERVIZIO PUBBLICO COME ANNOZERO. L’INNOVAZIONE HA FATTO IL SUO TEMPO?

Michele Santoro - Servizio Pubblico, La7

Michele Santoro - Servizio Pubblico, La7

Solo un anno fa le sirene dell’antipolitica, vera o presunta, lo avevano ammaliato: no a ospiti politici in studio, si a reportage e servizi. Inutile dire che fu un gran bel vedere, e non fu così difficile fare a meno del cicaleccio in studio tra parti che, spesso, si fronteggiavano solo per il gusto di avere l’ultima parola. Ma, a un anno di distanza, il vento sembra cambiato. E adesso, anche Michele Santoro pare tornato sui suoi passi.

Sebbene il successo di pubblico ottenuto nell’esordio di Servizio Pubblico su La7 lo metta al riparo da critiche e appunti vari, non si può fare a meno di notare come il formato dell’anno scorso sia già invecchiato. A parte gli opinabili inseguimenti -qui apprezzati- a politici inquisiti (Bertazzoni) e ministri sfuggenti (Innocenzi), i politici in studio (Matteo Renzi e Gianfranco Fini) hanno recitato la parte del leone, come invece non succedeva affatto l’anno scorso. Solo l’irruenza delle domande di Santoro, e la verve dell’intervento di Marco Travaglio -più conciso che in passato- hanno spezzato i trascurabili battibecchi in studio.

A fare la differenza, invece, sono state le testimonianze “da fuori”, come quella raccolta da Claudio Pappaianni, che ha intervistato i genitori di Lino Romano, innocente bersaglio della camorra. Anche l’intervista a Ruby, al netto delle evidenti contraddizioni di cui la ragazza è sempre rimasta vittima, ha fatto emergere la sincera innocenza con cui Ruby negherebbe alla futura figlia di partecipare ad una delle feste cui lei, invece, ha preso parte.

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25
ottobre

SERVIZIO PUBBLICO: MICHELE SANTORO AMARCORD, PARTE DA FORZA ITALIA

Michele Santoro, Servizio Pubblico

Michele Santoro riparte dal suo incubo preferito, la discesa in campo di Silvio Berlusconi. A vent’anni dall’evento che rivoluzionò il panorama politico italiano, oggi il paladino della libera informazione è ancora lì davanti alle telecamere, a raccontare l’ascesa e il tramonto del Cavaliere con toni da amarcord. In apertura della prima puntata di Servizio Pubblico, in onda su La7, il conduttore ha fatto risuonare le note dell’inno di Forza Italia e ha raccontato di quel giorno in cui l’imprenditore televisivo di Arcore gli fece intendere di voler entrare in politica…

“Che figura da coglione che avevo fatto: cercavo di dissuaderlo, e oggi che egli ha ritirato la propria candidatura per fare il Grillo delle libertà, posso dire che avevo ragione io. Ma in questo Paese la ragione è dei fessi

ha detto Michele in un editoriale dal sapore autoreferenziale. Poi, via ad un lungo servizio spolverato di demagogia e contenente alcune dichiarazioni di politici noti alle cronache per le loro vicende giudiziarie (e non). “Io sono un corruttore, non un corrotto. È una cosa ben diversa” ha detto, tra gli altri, il Senatore Sciascia. E qui capisci che l’indignazione può anche essere legittima, un moto spontaneo.


25
ottobre

SERVIZIO PUBBLICO – PARLA RUBY: AD ARCORE OGNUNA FACEVA QUELLO CHE RITENEVA GIUSTO

Ruby, Servizio Pubblico

Servizio Pubblico torna stasera con un grande classico: il bunga bunga. Il programma di Michele Santoro debutterà su La7 lanciandosi nuovamente tra le paillettes e le lenzuola delle notti di Arcore. La trasmissione proporrà infatti un’intervista a Ruby, la ragazza al centro del processo che vede imputato, tra gli altri, l’ex premier Silvio Berlusconi.

La ragazza, che in questi giorni è tornata a parlare della sua vicenda, ha raccontato ai microfoni di Servizio Pubblico la sua ricostruzione dei fatti. Dunque, vai con l’originalissima (ma inevitabile) domanda: cosa succedeva a casa del Cavaliere?

Si ballava. Ognuna faceva quello che riteneva giusto fare. C’era la ragazza più spigliata e quello meno, c’era quella che lo voleva fare, quella che no. Se lo volevi fare lo facevi, se no stavi seduta sul divano… Le ragazze sono sempre libere, maggiorenni e vaccinate


25
ottobre

SERVIZIO PUBBLICO: MICHELE SANTORO DEBUTTA SU LA7 COI LADRI DI STATO. QUALI SARANNO GLI ASCOLTI?

Servizio Pubblico

Michele Santoro è già immerso nel clima di Halloween. Stasera, all’esordio di una nuova stagione di Servizio Pubblico, il giornalista parlerà di zombie e vampiri: nello studio del suo popolare talk show – in onda su La7 – risuoneranno infatti i nomi di Berlusconi, Bersani, Casini, Vendola, Di Pietro. Il nuovo che avanza. L’obiettivo dichiarato è quello di trovare un leader a questo Paese malversato e (tar)tassato, con la consapevolezza che l’attuale panorama politico ispiri poca fiducia a chiunque. Non a caso, la prima puntata del programma si intitolerà Ladri di Stato, per ricordare le tante furberie commesse da chi comanda. Perché “loro rubano“, tanto per citare i discussi promo della trasmissione.

Michele Santoro ospiterà il non-giovane esponente del Pd Matteo Renzi, il leader di Fli Gianfranco Fini e l’imprenditore Diego Della Valle. Il racconto di Servizio Pubblico ripartirà da loro, arricchito dagli interventi di Marco Travaglio (rispetto al ruolo del quale si attendono novità), dai reportage di Sandro Ruotolo e dalle vignette di Vauro. Lo studio della trasmissione sarà praticamente identico a quello della passata edizione con gru, impalcature e tubi. L’arena santoriana punterà nuovamente molto sull’interazione, proponendo una diretta streaming e dando voce ai telespettatori da casa.

Questo aspetto, in particolare, sarà curato da Giulia Innocenzi, che promuoverà una nuova iniziativa multimediale intitolata Il Leader, e finalizzata ad individuare una possibile guida per il Paese. Chi vorreste come Premier? A partire da questo interrogativo, la giornalista di Servizio Pubblico ha lanciato un sondaggio online, che stasera dovrebbe essere integrato dal televoto. I politici, di nuova e vecchia data, verranno misurati in base al gradimento popolare e i meno votati entreranno in sfida a due a due. Dunque, ci saranno degli eliminati, un po’ come nei reality.

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