Manca solo una settimana, e nel dirlo tiriamo un enorme sospiro di sollievo, ma il destino di questo Grande Fratello sembra già essere scritto e non ci sarebbe bisogno di far trascorrere una barbosissima settimana per capire come sarà archiviata quest’edizione, brillante solo per aver scovato delle maschere eclatanti dell’italianità. La puntata consegna un bel messaggio: il coraggio del papà di Maicol nell’affrontare a viso aperto la condizione del figlio. La barriera d’imbarazzo che dominava il loro vecchio rapporto sembra essere crollata e l’abbraccio apre alla rinascita.
E’ ancora una volta Brooke Ciardi a tenere banco con la sua delicatezza d’altri tempi e col suo garbo nel negare di aver piluccato l’orecchio a Marco Mosca (ebbene è esistito anche lui in questo fiume umano di volti capaci di non arrivare nemmeno a essere definibili come meteore, ma al massimo, e con generosità, puntini bianchi in sospensione) per fargli una proposta very hot. Stranamente il pubblico l’ha accolta con gioia e frizzantezza: se alla La Rosa per qualche occhiolino si diede della poco di buono in pubblica piazza, per Veronica profumo d’intesa applausi a scena aperta.
Lo studio è ormai diventato come il Regno dei cieli: si fa più festa per un peccatore tornato all’ovile che per un onesto, che ha dato pure il fastidio di respirare e chiedere una sedia per evitare di seguire la puntata nello sgabuzzino delle scope. L’occhio di bue è costretto di nuovo ad accendersi sulle mascelle minacciose di Pitbull che continua ancora a fare la parte dello zerbino calpestato, quando in realtà qualche occhio indiscreto lo ha colto a vendicarsi della scelta di Limonica di barattarlo con Pasquale, alias Sarah Nile.