Domenica 30 settembre e lunedì 1° ottobre andrà in onda in prima serata su Rai1 l’attesa fiction Il Caso Enzo Tortora – Dove eravamo rimasti?. La miniserie in due puntate, diretta ed interpretata da Ricky Tognazzi, ripercorrerà la vita pubblica e privata del popolare presentatore televisivo, ponendo naturalmente l’attenzione sulla triste vicenda giudiziaria che lo vide protagonista. Tortora venne arrestato il 17 giugno del 1983 in seguito alle dichiarazioni di alcuni pentiti che lo accusarono di far parte di un’associazione a delinquere (la Nuova Camorra Organizzata capitanata da Raffaele Cutolo). Seguì una lunga battaglia politica e mediatica che vide il presentatore, uno dei padri fondatori della nostra tv, condannato in primo grado, e in seguito, nel settembre del 1986, assolto con formula piena.
La fiction prodotta da Fulvio e Paola Lucisano non ha trovato però l’appoggio della famiglia di Tortora, che già in fase di realizzazione dichiarò di non essere d’accordo sull’impronta data alla miniserie. Dubbi e perplessità che Gaia Tortora, figlia di Enzo e volto noto del TgLa7, ha ribadito alle agenzie di stampa in occasione dell’imminente messa in onda.
“Ho manifestato in più occasioni i miei dubbi a Ricky Tognazzi e ai produttori, sull’opportunità di realizzare una fiction su mio padre Enzo Tortora. Certe storie vanno raccontate con attenzione senza scivolare nel romanzetto d’appendice. Io ho il dovere di tutelare i sentimenti dei miei familiari. Nessuno ci ha fatto vedere il girato. Il rischio è quello di svilire la figura di mio padre in una fiction romanzata.”
La secondogenita del presentatore prosegue dichiarando che la seconda stesura della sceneggiatura le è arrivata subito dopo l’anticipazione fatta lo scorso febbraio dal Corriere della sera.