Due giovani aitanti prima, due belle ragazze poi; il Grande Fratello dimostra di mantenere le promesse, e sfrutta quella lunga panchina di concorrenti tanto chiacchierata ancor prima che questa decima edizione iniziasse. Peccato, però, che la settima puntata, forse la migliore di questa nuova tornata per ritmo e godibilità, abbia inflitto al format più conosciuto al mondo un grave colpo. Se, infatti, nel rispetto di uno schema ben definito, può starci anche una prova settimanale con due All Stars, Floriana Secondi e Roberto Mercandalli, così come è concepibile che, per salvare e tenere viva l’attenzione, si ricorra ai confessionali gossippari di Mara e Carmela, o alle ormai solite urla di Maicol in tugurio, quello che proprio non riusciamo a capire è perchè il Big Brother Made in Italy, pur di risultare sensazionalistico, abbia dovuto contravvenire rovinosamente all’assenza del reality stesso, mettendo due suoi concorrenti (Maicol e George) su un volo per Parigi, e facendoli sfuggire di fatto alla componente voyuer che sta alla base del format.
Così, se durante la scorsa edizione un interessante Erasmus catodico era riuscito a creare un ponte fra il Grande Fratello e il suo cugino spagnolo Gran Hermano, collegando in pratica due diverse declinazioni dello stesso programma, anche questa volta si è scritta inevitabilmente una pagina importante nella storia del reality, senza che però si tenesse conto dello scheletro sul quale esso si regge. Consuetudine italiana questa, lo avranno notato in molti, della quale avremmo volentieri fatto a meno, in questo caso ancor più che in altri.
Ma tant’è, il GF assomiglia sempre più ad un porto di mare dove vanno e vengono le riserve in attesa di un posto al sole, con la speranza di buttarsi alle spalle l’apatia che ha caratterizzato il primo mese di gioco. Ed infatti, a compensare l’uscita della bella Diletta, punita dal televoto che ha deciso di dare una seconda possibilità al piccolo Marco, i telespettatori hanno trovato due nuovi ingressi tutti al femminile. Il primo asso nella manica della produzione si chiama Dominique La Rosa, cognome celebre già durante la prima edizione del GF, e un carattere all’apparenza molto forte, o comunque più definito e televisivo di quello di alcuni fantasmi ancora in gioco, si veda la piangente Cristina.