Cacciatori di fantasmi



16
agosto

CACCIATORI DI FANTASMI: I NUOVI MOSTRI DI DMAX

Cacciatori di fantasmi

Luci che si accendono e si spengono, soffitte scricchiolanti e logore, porte che si aprono e si chiudono, impronte umane che compaiono dal nulla e piccole mani che spingono sulla schiena. Sono solo alcune delle stranezze e dei fenomeni paranormali indagati dai novelli ghostbusters di Cacciatori di fantasmi, il programma in onda ogni notte (tranne il sabato) alle 23.50 su DMAX. Proprio quando il cocchio di Cenerentola si trasforma in zucca, le squadre di acchiappafantasmi, dotate dell’incredibile “sesto senso” di Haley Joel Osment, sono pronte ad accogliere le richieste d’aiuto di proprietari d’albergo, curatori di musei o semplici inquilini per dialogare e provocare le presenze infestanti che li turbano.

Ammettiamolo: chi di noi affronterebbe mai manieri abbandonati e corridoi bui senza una Beretta 9000 o la fida tavola ouija? Tutte quelle situazioni alla base dei film horror e accuratamente evitate dalle persone normali, vengono prontamente affrontate dai cercatori di fantasmi, non senza qualche remora e contraddizione di fondo. Punto primo: va bene trasmettere sicurezza e la classica spavalderia della serie “a Casper gli faccio un baffo”, ma perché insistere nel provocare spettri e spiriti che, evidentemente, non vogliono essere disturbati? Punto due: è risaputo che le presenze paranormali vogliano il silenzio e la pace più estrema, allora perché rispondere alle provocazioni dei ghostbusters, farsi riprendere da telecamere termiche e a infrarossi facendo sì che la propria casa sia ora frequentata da una masnada di curiosi e ficcanaso? Punto tre: è mai possibile che i capelli di Kris Williams siano talmente morbidi e lucenti da essere accarezzati dagli spettri una volta si e l’altra anche? Punto quattro: Ci sarà qualcosa di reale?

Certe volte, poi, i racconti sfiorano il ridicolo come l’indagine all’interno di un museo sul Titanic nel New Hampshire. Dopo frasi del tipo “puoi toccarci, se vuoi” o “batti due colpi se vuoi che ce ne andiamo”, ci mancava solo che Jack Dawson resuscitasse dal regno dei morti e ci svelasse finalmente l’esatta posizione del diamante Cuore dell’Oceano. E che dire dei soldati confederati che 150 anni fa trovavano rifugio all’interno di una mansarda abbandonata e che, oggi, si divertono a punzecchiare gli abitanti della casa con scricchiolii sospetti e impronte polverose? Non era meglio trovare rifugio nella villa di Rossella O’Hara a Tara?

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