Boxe



3
maggio

MAYWEATHER vs PACQUIAO: IL MATCH DEL SECOLO STANOTTE SU DEEJAY TV

Mayweather vs Pacquiao

Mayweather vs Pacquiao: il programma su Deejay Tv

La “grande notte” per gli appassionati di boxe inizia alle 00.35 su Deejay Tv con ”Mayweather vs Pacquiao At Last”, il documentario che descrive i retroscena, la trattativa e tutte le ultime notizie su questo attesissimo incontro. A seguire “Inside Mayweather vs Pacquiao”, curiosità sulla vita del grande campione e della sua rotta di collisione vs Pacquiao.

Alle 03.00 inizio della diretta, dalla MGM Grand Garden Arena di  Las Vegas, con gli incontri di Vasyl Lomachenko vs Gamalier Rodriguez e Leo Santa Cruz vs Josè Cayetano.

Alle 05.00 la diretta dell’incontro del secolo Floyd Mayweather – Manny Pacquaio, per il titolo mondiale dei pesi welter. Il commento sarà affidato al giornalista sportivo Fabio Panchetti, affiancato per la parte tecnica da Alessandro Duran (due volte campione mondiale WBU, tre volte campione europeo e cinque volte campione italiano).

Domenica 3 maggio alle 09.00 sarà possibile rivedere la replica degli incontri di Las Vegas dedicata alla grande boxe, mentre alle 14.00 e alle 21.15 la replica dell’incontro Maywether – Pacquiao.




28
settembre

LA RAI SMENTISCE (O CORRE AI RIPARI?): NESSUNA DISPOSIZIONE VIETA BOXE, JUDO E KARATE IN FASCIA PROTETTA

Clemente Russo

Andiamo con ordine. Prima la scelta della commissione che coordina i palinsesti Rai di vietare la trasmissione di incontri di boxe, judo, karate e taekwondo in fascia protetta perché ritenuti sport violenti, tali da danneggiare i piccoli telespettatori. E l’imposizione ha sortito i primi effetti: la messa in onda dei Campionati di pugilato femminili, in programma ieri sera su Rai Sport alle 20.45, è stata posticipata a domenica in seconda serata.

Poi è arrivata la protesta del presidente del Coni Giovanni Petrucci, che si è rivolto direttamente ai vertici Rai chiedendo un immediato cambio di strategia per una decisione che ha definito come un atto gravissimo e inaudito, un vero e proprio affronto allo sport italiano. Non è mancata, inoltre, nemmeno la soddisfazione dell’Aiart, che si è invece complimentata con la tv di Stato per il giusto compromesso di trasmettere gli sport “incriminati” dopo le 22.30. Ed ora? Ecco arrivare la smentita della stessa Rai, che si mostra quasi incredula difronte alla bagarre scatenatasi:

“Non c’è alcuna disposizione che vieti la trasmissione sui canali Rai Sport 1 e Rai Sport 2 di discipline sportive, tra l’altro anche olimpioniche, come la boxe, il judo, il karate - si legge nel comunicato - Lo spostamento della messa in onda Campionato Italiano di Pugilato in seconda serata, invece che in prima, tra l’altro un evento registrato, è stata una scelta che nulla ha a che vedere con questioni legate a fascia protetta o presunta violenza dello sport in questione.

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27
settembre

RAI: IL CONI ACCUSA LA CENSURA DEGLI SPORT RITENUTI VIOLENTI. MA C’E’ CHI GIOISCE

Giovanni Petrucci, presidente del Coni

Si sta scatenando un vero e proprio polverone di polemiche in seguito alla decisione della commissione di coordinamento dei palinsesti Rai di vietare in prima serata sulla tv di Stato, per salvaguardare la crescita dei minori, sport ritenuti violenti come il pugilato, il judo, la lotta e il taekwondo (per maggiori inflo clicca qui). Una scelta che ha lasciato incredulo Giovanni Petrucci, presidente del Coni, che – come si legge su Repubblica – accusa:

Si tratta di un atto gravissimo e inaudito, per il quale chiedo al Presidente Tarantola, al Direttore Generale Gubitosi e al Direttore di Rai Sport De Paoli un immediato cambio di strategia perché tale decisione rappresenta un affronto alla storia dell’olimpismo e dello sport italiano, nonché l’esatto contrario di quello che viene normalmente definito ’servizio pubblico’. Inoltre, vietando ai minori la visione di tali sport, si offende anche il senso comune e l’intelligenza di quei genitori che, sull’onda dell’entusiasmo dei recenti Giochi Olimpici di Londra, dove queste quattro discipline hanno contribuito al medagliere azzurro con sei podi (pari al 21,4%), hanno portato in massa i loro figli ad iscriverli nelle palestre di tutt’Italia di pugilato, judo, lotta e taekwondo”.

Petrucci non si risparmia e parla di “assurdità di certe scelte di ottusa burocrazia che lo sport italiano respinge con fermezza e di cui avremmo fatto volentieri a meno”. Deluso e amareggiato anche il pugile Roberto Cammarelle, argento nei supermassimi alle recenti Olimpiadi (medaglia, va precisato, ottenuta nella finale trasmessa dalla Rai alle 16.00):





27
settembre

LA RAI METTE IL BOLLINO ROSSO ALLA BOXE/PUGILATO: TROPPO VIOLENTI PER I MINORI. MA DURANTE LE OLIMPIADI HANNO FATTO COMODO

Clemente Russo, argento a Londra 2012

Atleti come Roberto Cammarelle, Clemente Russo o Carlo Molfetta potrebbero turbare il sonno dei minori; motivo per il quale determinati sport (boxe/pugilato, judo, etc…), considerati troppo crudi e violenti, necessitano del bollino rosso e la messa in onda in una fascia oraria “sicura”.

Lo stop – come riporta il Corriere della Sera – arriva dalla commissione di coordinamento dei palinsesti Rai che, su direttiva della commissione di vigilanza per il rispetto delle fasce protette, ha già imposto un cambio di programmazione: la trasmissione dei Campionati di pugilato femminile, prevista stasera alle 20.45 su Rai Sport, è stata rimandata a domenica, non prima delle 22.30.

Ma c’è di più. Discipline come il judo, la lotta, il karate e il taekwondo sono considerate ancor più pericolose per il bambino che guarda la tv e, dunque, “passabili” dall’emittente di Stato soltanto dalle 23.00 in poi. Questa, dunque, è la realtà di oggi. E pensare che appena due mesi fa, nel corso dei XXX Giochi Olimpici di Londra 2012, incontri di judo, boxe/pugilato e via dicendo (dai quali sono arrivate sei medaglie per l’Italia) venivano regolarmente trasmessi dai canali Rai a qualsiasi ora del giorno. E con ottimi ascolti.

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13
agosto

CANALI FOX: IN ANTEPRIMA LE NOVITA’ DELLA PROSSIMA STAGIONE. HAPPY DAYS, LO SPIN OFF DEI GRIFFIN E UNA DOCUFICTION SULLA BOXE

Prossimamente su FOX RETRO' - Il Tenente Colombo

Chi vive di solo satellite, non può non conoscerli e non può non apprezzarli o quanto meno seguirli. Sono i canali FOX, vere e proprie roccaforti per il gruppo del tycoon Murdoch e appuntamenti irrinunciabili per gli appassionati di telefilm e non solo. Poco meno di un mese e anche sulle reti di Fabrizio Salini si darà il via ad una nuova stagione, caratterizzata da alcune novità. Ve ne presentiamo alcune in anteprima.

Cominciamo con Fox Retro‘, che ha da poco compiuto un anno di trasmissioni, e che da settembre regalerà ai suoi fan nuovi classici della serialità a stelle e strisce. Dal lunedi al venerdi alle 18.30 rivedremo, infatti, Il Tenente Colombo, pronto altresì a sbarcare in prima serata con i tv movie; nello slot di punta spazio anche a Star Trek e Charlie’s Angels con episodi back to back. Atteso ritorno sarà anche quello di Arthur Fonzarelli, alias Fonzie, in Happy Days in onda con le prime serie in daytime.

Su Fox si segnalano, invece, la serie americana Happy Town (dal 5 settembre), i nuovi episodi del telefilm rivelazione Glee (dal 15 settembre) ma soprattutto Cleveland Show, spin off dei celebri Griffin, in onda da martedi 7 settembre alle 21.  In prima visione assoluta debuttano anche gli zoombie di The Walking Dead, miniserie in 6 episodi da 60 minuti tratta da un celebre fumetto.

Ma la rete su cui si preannunciano le maggiori novità è FX. Reduce da un restyling che ha aumentato la qualità dei contenuti e ha alzato il profilo del pubblico, ma non gli ascolti (si registra un brusco calo se rapportiamo gli ultimi due mesi all’anno precedente), il canale 119 di Sky si prepara all’autunno con le nuove stagioni di “24” (ultimo giorno per Jack Bauer), Big Love, The Unit e Brotherhood.





15
dicembre

CARNERA, UN PUGILE DIVENUTO LEGGENDA

Carnera @ Davide Maggio .it

Debutta questa sera, in prima serata, su Canale 5, “Carnera, il campione più grande”, “film evento” volto a ricostruire la straordinaria parabola esistenziale di un uomo che ha indelebilmente segnato la storia sportiva, e non solo, del nostro Paese. Un uomo esemplare, Primo Carnera, campione nello sport così come nella vita, un uomo che non si è mai arreso di fronte agli ostacoli, numerosi e insidiosi, che la vita ha seminato sul suo cammino. Chiunque, al suo posto, sarebbe uscito irrimediabilmente provato e privo di forze da un’infanzia segnata da stenti e privazioni, non lui, però, che, al contrario, seppe trasformare quella sofferenza in ostinata caparbietà e insopprimibile desiderio di ottenere, presto o tardi, l’agognato riscatto.

Il film, diretto dall’ottimo Renzo Martinelli, mette in luce oltre che le indubbie qualità atletiche di un colosso alto due metri (che meritò, proprio in virtù della sua monumentale fisicità, l’appellativo di “la montagna che cammina”), anche e soprattutto l’elevata statura morale di un combattente, profondamente legato ai suoi affetti, di un gigante che, animato da uno spirito di sacrificio fuori dal comune, si fece fiero sostenitore di antichi e nobili valori. Non a caso, infatti, la sua gloriosa figura fu, astutamente, sfruttata da Mussolini, che ne fece un vero e proprio modello antropologico, un potente strumento di propaganda, un motivo di vanto per il suo regime.

Un film intenso, questo, in cui Martinelli non nasconde di aver riposto importanti finalità etiche (così come nelle sue precedenti opere “Piazza delle cinque lune” e “Vajont”) che spera possano toccare soprattutto le corde dei cuori dei giovani di oggi affinché essi, dal racconto della vita di un uomo divenuto leggenda, comprendano la vacuità di una morale, quella moderna, sempre più, egoisticamente, improntata all’hic et nunc.