Antonio Di Bella



20
marzo

ROBINSON: CORRETTIVI, MA NON SI CHIUDE (PER ORA). PAROLA DI ANTONIO DI BELLA

Robinson- Luisella Costamagna

Allegria di naufragi più che ricordare la raccolta poetica di Giuseppe Ungaretti è diventata la condizione di Luisella Costamagna. La giornalista, prendendo come titolo del suo nuovo programma il nome di un superstite in un’isola deserta, sembra essersi proprio tirata la zappa sui piedi: Robinson non decolla e rimane nelle cronache essenzialmente per il gran sberleffo firmato Mara Carfagna.

Il direttore di rete Antonio Di Bella ammette in qualche modo che ci si aspettava di più dalla giornalista e dal suo team. Forse non c’è quell’innovazione nella struttura del talk che tanto era stata sbandierata dalla Costamagna, sicuramente è il periodo stanco in cui un governo tecnico non scalda quella contrapposizione che tanto ha fatto bene ai programmi in qualche modo politico nei mesi di fine impero. Di buono sicuramente il programma ha la scenografia, ma non può bastare da sola a sbarcare il lunario.

La cura Di Bella in sintesi sembra essere quella dell’attesa, non senza qualche tentativo di raddrizzamento:

“E’ un buon gruppo di lavoro che non ha ancora incontrato il gusto del pubblico. Si dimostra una collocazione troppo faticosa, ci stiamo lavorando per cercare di apportare i correttivi necessari. Per ora non si parla di chiusura. [...] Ci sono elementi studiati per uscire dal vecchio faccia a faccia puramente politico, proveremo a comunicare meglio questa innovazione”, ha dichiarato il direttore in occasione della conferenza stampa di presentazione di Volo in Diretta.




10
marzo

PIPPO BAUDO TORNA A RAI 3 CON ‘VIAGGIO IN ITALIA’

Pippo Baudo

Dopo la simpatica partecipazione a Le Iene e l’ennesima dimostrazione di amore-odio per la Rai, Pippo Baudo torna a Viale Mazzini, lì dove ci sono le sabbie mobili. A partire da ottobre, in prima serata su Rai 3, condurrà l’appuntamento con Viaggio in Italia. Il direttore di rete, Antonio Di Bella, precisa che non ci sarà nessuna puntata pilota, ma si partirà subito con la “serie”, mentre sono ancora da stabilire la serata di messa in onda e il numero di puntate:

“Abbiamo discusso in dettaglio la struttura del suo ‘Viaggio in Italia’ – dichiara Di Bella all’Adnkronos – e devo dire che mi sono entusiasmato per la passione con la quale mi ha illustrato il suo programma di lavoro. Siamo già in pre-produzione [...] Raitre è il luogo dove Baudo, del quale sono amico da anni, ha già condotto l’esperimento fortunatissimo di ‘Novecento’, prima ancora della mia direzione. Quello di ‘Viaggio in Italia’ sarà un Baudo diverso dal solito che, si potrebbe dire affettuosamente, ripone per un attimo lo smoking per mettersi i blue jeans e raccontare l’Italia per Raitre”.

Il direttore è sicuro che Viaggio in Italia sarà l’inizio di una lunga collaborazione tra Pippo Baudo e la terza rete Rai. E, in un periodo dove molte produzioni “inciampano” sulla questione risparmi ed ingaggi, Antonio Di Bella conferma che i costi del programma non raggiungono nemmeno la soglia consentita. Dunque, grazie proprio al Pippo Nazionale, niente “CdA straordinari” per l’approvazione del progetto:


12
novembre

ANTONIO DI BELLA RILANCIA RAI3: LA ANNUNZIATA IN ONDA TUTTI I GIORNI ALLE 20, FAZIO IN PRIMA SERATA

Antonio Di Bella

Lavori in corso a Rai3, dove è pronto a scattare il cosiddetto piano B. Anzi DB. L’acronimo, ovviamente, corrisponde ad Antonio Di Bella, il direttore tutto fare della terza rete. A pochi mesi dal suo insediamento, il responsabile dell’emittente ha messo a punto un progetto per arricchire il palinsesto di informazione e spazi d’approfondimento. Tra le novità più significative poste ieri sulla scrivania del DG Lorenza Lei, una prima serata da affidare a Fabio Fazio e una finestra sull’attualità politica curata da Lucia Annunziata in access prime time.

La giornalista, in particolare, per due settimane condurrà con una versione staordinaria del suo In mezz’ora, che andrà in onda tutti i giorni dalle 20 alle 20.30 al posto di Blob, a partire da lunedi prossimo, 14 novembre. Per l’occasione avrà una postazione in piazza Montecitorio, all’Hotel Colonna Palace. Si tratterà di una sperimentazione introdotta a cavallo della crisi politica per soddisfare un crescente bisogno d’informazione, come ha spiegato Di Bella al Corriere della Sera. L’idea sarebbe piaciuta anche a Lorenza Lei, la quale ieri pomeriggio avrebbe dato il via libera al programma che farà concorrenza al Tg La7 di Mentana (ma attenzione: anche al Tg1 del Minzo…).

Il DG Rai avrebbe invece mostrato qualche perplessità sul progetto di affidare una nuova prima serata a Fabio Fazio. Di che si tratta esattamente? A riguardo, il direttore della terza rete accenna qualcosa al Corriere:

Da febbraio nascerà un nuovo appuntamento in prima serata, il lunedì, sperimenteremo un orario inedito, la fascia 21.10 – 22.30. Stiamo ancora discutendo col conduttore e i suoi autori il tipo di format, ma non ci discosteremo molto dalla formula che è congeniale a Fazio“.





28
settembre

RAI, NUOVE NOMINE: ANTONIO DI BELLA DIRETTORE DI RAI 3, MARCELLO MASI AL TG2

Antonio Di Bella

Lo stallo che durava ormai da mesi è stato sbloccato: con il voto odierno, infatti,  il Consiglio d’Amminitrazione della Rai ha finalmente approvato il pacchetto di nuove nomine. Su proposta del direttore generale Lorenza Lei sono state decretate a maggioranza le direzioni di Rai3, Tg2, Rai e Gr Parlamento e Rai Gold. Per la serie ‘a volte ritornano’, in particolare, l’ex direttore del Tg3 Antonio Di Bella è stato designato responsabile della terza rete. Marcello Masi sarà invece il nuovo direttore del Tg2.

Di Bella succederà al dimissionario Paolo Ruffini (il quale da ottobre sarà direttore di rete a La7), siedendo su una poltrona che già aveva occupato da ottobre 2009 a giugno 201o. La sua nomina era nell’aria, almeno da queste parti. Infatti, già lo scorso 8 settembre annunciammo che il ritorno dell’ex direttore ’spodestato’ sembrava cosa ormai fatta (leggi l’antemprima di DM, qui). Stamane, col voto del Cda, ne abbiamo avuto la conferma ufficiale.

Anche la nomina di Marcello Masi (nessuna parentela con l’ex DG Rai…) a responsabile del Tg2 è una conferma: il giornalista, infatti, negli ultimi tre mesi ha occupato tale ruolo come direttore ad interim della testata. Nella seduta odierna del Cda sono state decretate a maggioranza altre nomine che da tempo attendevano di essere sbloccate. Così, Giovanni Miele occuperà la poltrona del Gr ParlamentoGianni Scipione Rossi quella di Rai Parlamento e Roberto Nepote assumerà la direzione di Rai Gold. Decise anche tre condirezioni: Gianfranco D’Anna al Gr3, Giorgio Giovannetti a Gr Parlamento e Simonetta Faverio a Rai Parlamento.


8
settembre

BOOM! ANTONIO DI BELLA DIRETTORE DI RAI3

Antonio Di Bella

Sembra sia fatta. L’ex Direttore di Rai3, ’spodestato’ giudizialmente dall’attuale Direttore di La7 Paolo Ruffini, torna a riprendere la poltrona che aveva lasciato l’8 giugno 2010.

Salvo colpi di scena last minute, Antonio Di Bella è pronto a riprendersi la poltrona più importante della terza rete della tv di Stato.

[...] Nominato direttore di Rai 3 dal cda della Rai il 25 novembre 2009, succedendo a Paolo Ruffini, con otto voti a favore e un voto contrario (quello del consigliere del PD Nino Rizzo Nervo). Sotto la sua direzione c’è stata la chiusura di Per un pugno di libri, della Tv dei ragazzi di Rai 3 (atto avvenuto tramite la decisione presa dal Consiglio d’Ammistrazione della Rai), dello storico programma Mi manda Raitre e di Cominciamo bene. La nomina di Di Bella scatenò numerose polemiche da parte dell’area cattolica del Partito Democratico. Questa era ritenuta un atto di discriminazione politica nei confronti del suo predecessore Paolo Ruffini, in quanto i programmi ideati durante la direzione Ruffini potevano risultare scomodi al premier Berlusconi. Appena Di Bella venne nominato dichiarò di difendere i programmi ideati sotto la direzione di Ruffini (Che tempo che fa, Parla con me, Ballarò e Glob).





30
agosto

MAURO MASI A VALANGA DA CORTINA: SANTORO CI SARA’ MA NON SO CON CHE PROGRAMMA, MINZOLINI E’ UN INNOVATORE, VESPA A SANREMO? VALUTIAMO

Mauro Masi

Forse perché i detrattori lo dipingono come lo ‘Yeti’ della tv pubblica, l’abominevole uomo dei palinsesti. Sarà per questo che Mauro Masi ha deciso di ritornare all’attacco proprio dalle alte cime delle Dolomiti. Ospite della rassegna culturale “Cortina Incontra”, ieri il Direttore Generale della Rai si è raccontato in un’intervista di Giovanni Minoli, nella quale ha parlato a tutto campo della prossima stagione televisiva. Il rompicapo Santoro, la mina vagante Dandini, l’accoppiata Fazio-Saviano, l’obiettività di Minzolini e altro ancora: l’aria di montagna ha ispirato Mauro Masi, l’ha reso più loquace del solito. Da Cortina il DG è tornato a ruggire.

Il primo macigno nella scarpa, quello che riguarda Michele Santoro, se l’è tolto subito. Sul futuro in video del giornalista, Masi ha dichiarato:”La sentenza dice che Santoro deve fare un programma, non quale programma”. Non è detto che ritorni l’Annozero che tutti conosciamo, in poche parole. E ancora:”Il suo è un caso peculiare, regolato da una doppia sentenza. Ho già firmato le carte che servono per avere un incontro costruttivo con lui, la stima per la persona e per il professionista è fuori discussione”. Solo allora potremo sapere con esattezza quale collocazione avrà Santoro all’interno del palinsesto.  In attesa del vis-à-vis con l’arcangelo Michele, Masi ha ricevuto Serena Dandini. “Ero molto perplesso, ma mi ha convinto che farà un programma con caratteristiche un po’ diverse, sempre quattro sere a settimana” ha raccontato il DG Rai.

Sulla messa in onda della coppia Fabio Fazio e Roberto Saviano, che nei mesi scorsi già aveva fatto discutere di sè con dichiarazioni tanto risentite quanto prevenute, Masi ha ammesso: “Possono essere un punto importante del palinsesto autunnale. E’ una scelta prestigiosa che condivido”.  E sulle solite critiche a Minzolini, “Non è vero che il Tg1 sia di parte, Minzolini è un giornalista di punta, un innovatore con i pregi e i difetti degli innovatori”.  Ma il Masi a valanga, da Cortina fino a Viale Mazzini, non si è fermato qui.


23
giugno

IL DIRETTORE TROMBATO LE CANTA AL DIRETTORE REINTEGRATO: IN RADIO DI BELLA FA UNA SERENATA A RUFFINI.

 

E meno male che erano tanto amici… Che in Rai spesso se la cantino e se la suonino da soli è cosa nota, ma quando si arriva addirittura alle serenate rimaniamo tutti spiazzati. Viene quasi da commuoversi. E’ successo così che l’ormai ex direttore di Raitre Antonio Di Bella si è improvvisato chansonnier e, imbracciata una chitarra, ha dedicato uno stornello all’amico Paolo Ruffini, da poco reintegrato alla guida della terza rete a seguito di una sentenza della magistratura (maggiori dettagli sul caso Ruffini qui). La serenata col dente avvelenato è avvenuta in diretta su Radio2, ai microfoni del programma ‘Un giorno da pecora’ condotto da Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro.

Le parole di Caro direttore reintegrato’, questo il titolo della canzoncina intonata da Di Bella, contengono una certa ironia, beffarda al punto giusto, che i più maliziosi hanno interpretato come una frecciatina all’indirizzo di Ruffini. Non a caso lo stesso Di Bella ha spiegato sibillino: “ho immaginato un dialogo tra me e Ruffini, tra il direttore reinsediato e quello trombato“. Poi si è schiarito la voce, ha strimpellato due accordi, e via con la ‘serenata’. Eccone il testo:

“Ciao caro direttore reintegrato/ non son triste io, che son trombato/ per quello che sarà./ Ciao caro direttore reinsediato/ tu sei allegro ma un po’ preoccupato/ per quello che accadrà./ Ti lascio questo ufficio bellissimo/ rimpiango tutti i colleghi qua./ Prendo il tuo ufficio bruttissimo/ la tua tranquillità./ Da te certo l’atmosfera è più eccitante/ In coda c’é già un sacco di gente,/ quanta elettricità./ Quaggiù ormai il mio telefono sai tace/ Sono solo ma l’animo è più in pace/ Quanta serenità. / Quanta serenità”.


9
giugno

DA SANTORO AL REINTEGRO DI RUFFINI, QUANTI GRATTACAPI IN RAI. E IL PREMIER SI SFOGA: SI CAMBI O NON FIRMO IL CONTRATTO DI SERVIZIO

O la Rai cambia o non firmo il contratto di servizioBerlusconi spara il siluro, lancia l’aut aut che tanto fa discutere, e il primo ad incassare il colpo è Mauro Masi. Le parole pronunciate ieri dal premier, in perfetta sincronia con l’inizio del Cda di Viale Mazzini, pare abbiano fatto fischiare le orecchie al Direttore Generale. Infatti, secondo alcuni, lo sfogo di Silvio sarebbe da leggersi come come un avvertimento al dirigente, un messaggio in codice che lo esorta a prendere il mano la situazione. O, addirittura, un avviso di sfratto.

Si tratta di semplici interpretazioni, certo è che in questi ultimi tempi l’azienda pubblica è stata protagonista di scossoni, dibattiti interni e colpi di scena che si sarebbero evitati volentieri, almeno per quieto vivere. In tutto questo Masi avrebbe perso il controllo della situazione, spazientendo non poco il premier. Il caso-Santoro, il reintegro di Ruffini, lo show di Fazio e Saviano pronto a partire tra qualche polemica: sembrerà una visione semplicistica, ma il destino degli organigrammi della tv pubblica si deciderà anche a partire dall’esito di questa serie di eventi.

Il primo grattacapo di Masi si chiama Michele Santoro. Da qualche mese il conduttore di Annozero ha trascinato la Rai nella bufera, denunciando un clima ostile al suo lavoro, tra diffide e ostacoli vari. Settimane fa il Dg sembrava convinto di poter mettere fuori gioco il giornalista grazie ad un accordo firmato dal Cda e raggiunto tramite la mediazione dell’agente Lucio Presta. Peccato che su quell’intesa mancasse la firma definitiva, un piccolo dettaglio che ha permesso alla vipera Michele di spiazzare tutti, ribaltando la situazione nel giro di pochi giorni. Così, alla conferenza di fine Annozero dell’altro ieri, Santoro non ha ufficializzato l’accordo -come alcuni si aspettavano- ma anzi ha rimesso tutto nelle mani dei dirigenti Rai.