Narcotizzato dalla sobrietà montiana, Bruno Vespa ha sentito il bisogno di riportare in tv la politica politicante, quella che fino a pochi mesi fa infuocava il dibattito pubblico trasformandolo in un inferno, con una doppietta di appuntamenti in prima serata con Porta a Porta dedicati rispettivamente a Silvio Berlusconi e a Pierluigi Bersani. Ci ha pensato il Pdl a guastare la festa, però.
Il Cavaliere, infatti, non sarà ospite di Vespa perché a giudizio di alcuni maggiorenti del suo partito avrebbe significato una delegittimazione del segretario Angelino Alfano in quanto nelle prossime settimane, nello stesso salotto, verrà ospitato il segretario del Pd Luigi Bersani. Il forfait è arrivato qualche minuto prima che iniziasse la registrazione e dopo una serie di telefonate notturne per spingere Berlusconi a non partecipare alla trasmissione.
A spiegare meglio la situazione ci pensa lo stesso Bruno Vespa in una nota:
“Silvio Berlusconi è rimasto vittima della par condicio. Com’è noto la legge impone l’equilibrio delle presenze tra rappresentanti di forze politiche di peso equivalente. Sappiamo bene che il segretario del Pdl è Angelino Alfano, che era stato nostro ospite di altre due prime serate insieme con politici di segno diverso, ma Berlusconi non aveva mai parlato in televisione dopo le sue dimissioni da palazzo Chigi del 12 novembre e certamente le spiegazioni che solo lui potrebbe dare sarebbero state interessanti. L’ex presidente del Consiglio mi ha tuttavia spiegato che – dopo le polemiche dei giorni scorsi sul ruolo di Alfano – una sua presenza in parallelo con il segretario del Pd avrebbe creato sgradevoli equivoci sulla leadership operativa del Pdl che è di Alfano al quale Berlusconi intendeva confermare ancora una volta tutta la sua fiducia. Ho obiettato che seguendo questo criterio Berlusconi non potrà più comparire in televisione e fatto fermamente presenti le difficoltà in cui ci metteva questa decisione dell’ultima ora [...]“